Serie A
Milan, Maignan chiamato a stringere i denti: la situazione
Milan, la mente torna alla scorsa stagione ed alle difficoltà per il tecnico Pioli a mettere un undici titolare in campo. Solite questioni, contro la Juventus si dovrà nuovamente fare di necessità virtù. Andiamo qui di seguito a valutare le condizioni dell’estremo difensore rossonero.
Milan, i problemi sembravano superati, anzi la speranza era quella. Sfortuna si diceva, ma i dubbi che qualcosa non vada nel verso giusto ormai da anni nella preparazione sono legittimi. Troppi gli infortuni muscolari dopo sole 4 giornate di campionato ed un turno di Champions. Diamo la colpa ai carichi di lavoro, sacrosanto, ma probabilmente c’è di mezzo qualcos’altro se da alcuni anni il Milan perde i colpi e l’undici titolare si vede 5-6 partite sulla totalità di 38.
Ma bando agli allarmismi, dovranno essere affrontati in settimana, e attenzione massima rivolta alla Juventus che avrà giustamente fame di vittorie e di punti per non ritrovarsi a distanze abissali dalle prime posizioni. La squadra di Allegri ha un solo obiettivo, i tre punti, per iniziare a scalare una classifica che si sta facendo complicata dopo un pareggio e due sconfitte ad opera di Empoli e Napoli.
I bianconeri si troveranno un Diavolo ferito, ma altrettanto voglioso di mantenere ben saldo quel primato 8n classifica frutto di tre vittorie contro Sampdoria, Cagliari e Lazio. Un Milan decimato, senza terminali offensivi se non Rebic reinventato prima punta a causa delle defezioni di Ibrahimovic e Giroud.
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Milan, convocato Maignan
Destano preoccupazioni tra i tifosi rossoneri le condizioni di Mike Maignan. Il portierone rossonero si è infatti procurato un infortunio ad un dito della mano durante la strepitosa parata sul calcio di rigore del Liverpool in Champions League. Da quella sera infatti il dolore si è acuito e per Maignan c’è stato bisogno di una vistosa fasciatura.
Il dolore purtroppo persiste, probabile utilizzo di antidolorifici per lenire il male, fatto sta che Maignan è stato regolarmente convocato e proverà a difendere i pali della porta rossonera.
Serie A
Serie A, Capello: “Allenatori? L’usato sicuro piace di meno”
Serie A, in un’intervista alla Gazzetta, Fabio Capello ha parlato degli allenatori presenti e futuri impegnati nella massima serie del campionato italiano.
Di squadre lui ne ha allenate tante, e con profitto: Milan, Roma, Real Madrid, Juventus e altre. Fabio Capello è un osservatore privilegiato e competente riguardo i continui valzer sulle panchine dei club italiani. E ha un punto di vista ben preciso in merito all’argomento, che ha esposto in un’intervista pubblicata su La Gazzetta dello Sport.
Panchine di Serie A, il punto di vista di Fabio Capello
Nell’intervista, Capello parte da una velata critica ai dirigenti dei club, che tendono ad ignorare i tecnici italiani titolati: “É così: gli allenatori italiani vincenti sono poco ricercati. Oggi si parla molto di stranieri e giovani in rampa di lancio, da De Rossi a Gilardino e Palladino.
Probabilmente l’idea dei dirigenti è quella di andare alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso, ma anche a buon mercato. L’usato sicuro piace di meno“.
Per quanto riguarda la scelta di un allenatore italiano oppure straniero: “Dipende da quello che cerca una società, da che idea ha e che tipo di calcio vuole vedere in campo.
Abbiamo parlato di esperienza ma è anche vero che ci vuole coraggio. Se Berlusconi non lo avesse avuto non sarebbe esistito il Milan di Sacchi, di Capello, dello stesso Ancelotti. Giovani che stanno facendo bene ci sono”.
Poi Capello commenta le voci che vorrebbero De Zerbi di ritorno in Italia: “De Zerbi? Ha in Guardiola un grande sponsor. Ha fatto bene al Sassuolo, ora è un po’ in difficoltà. Ha vinto una Supercoppa in Ucraina, si può dire che sia un italiano con esperienza internazionale. E oggi per allenare Milan o Juve c’è bisogno di conoscere tante cose”.
Serie A
Napoli, primato in Serie A per Meret
Il Napoli ha il primo portiere per media di rigori parati
Alex Meret è l’estremo difensore che è riuscito a neutralizzare il 50% dei calci dagli 11 metri tirati, rimanendo stabilmente al primo posto. Poco dietro si trovano Marco Carnesecchi e Michele Di Gregorio con il 33%. Mile Svilar della Roma ha la stessa percentuale del numero uno dei partenopei ma ha parato 1 rigore su 2 contro i 2 su 4 capitate tra i guantoni del calciatore del Napoli. Fanno notizia due portieri del calibro di Maignan e Ochoa con uno 0 % nonostante i 7 penalty subiti.
Serie A
Lazio, cammino virtuoso con Tudor in panchina
La Lazio ha un primato in queste ultime giornate di campionato
Nonostante le critiche piovute addosso ad Igor Tudor per il pareggio esterno sul campo del Monza, i biancocelesti nelle ultime 5 giornate sono la squadra con il miglior rendimento. Dieci punti su quindici, al pari di Atalanta ed Inter ma i capitolini hanno una migliore differenza reti. Cambio di andamento, dunque, dalla sconfitta contro la Roma nel derby di campionato; dopo di allora tre vittorie ed un pari.
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