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Lazio, restyling di Formello e stadio di proprietà
La Lazio si appresta ad un profondo restyling del centro sportivo di Formello. I campi di allenamento sono stati ampliati, ne sono stati aggiunti due per rendere più all’avanguardia il centro sportivo. Il presidente Lotito sotto questo aspetto non sta badando a spese. Sono stati ri-pavimentati tutti gli alloggi e digitalizzate tutte le strutture, mentre la Club House è stata completamente modernizzata. Un nuovo volto per la casa biancoceleste per essere sempre al passo con i tempi e per tentare di arrivare a livello dei migliori club europei almeno sotto questo aspetto.
Terreni “ Green Club “
Arrivano novità importanti per quanto riguarda il settore giovanile biancoceleste. Il club capitolino è pronto ad acquistare i terreni del centro sportivo “ Green Club Prato Lauro “ posizionato in zona bufalotta a circa 25 km dal centro sportivo di Formello.
A partire da novembre diventerà la casa delle giovanili biancocelesti, dall under 15 in giù. Per il momento si procederà a sottoscrivere un contratto d’ affitto della durata di cinque anni e poi all’ acquisizione. Il Green Club sorge in un’ area di 14 ettari completamente immersi nel verde, dove il club biancoceleste creerà due campi da calcio a 11, una foresteria con almeno 40 stanze, dodici spogliatoi, degli uffici e un centro di fisioterapia. Una scelta ottimale ma allo stesso tempo sembra definitivamente accantonata l’ idea dell’ academy biancoceleste intitolata ad un mostro sacro come Bob Lovati, che a questo punto non vedrà mai luce.
Questione stadio
Viste le problematiche sorte negli ultimi tempi per quanto riguarda lo stadio della Roma, Lotito prova ad inserirsi e ad anticipare i giallorossi nel derby degli stadi di proprietà. Le aree che il presidente biancoceleste ha ipotizzato sono tre, la prima soge sui terreni di sua proprietà sulla Tiberina, sui quali peró ci sono dei vincoli difficilmente accantonabili. Lotito quindi sta riflettendo su altre località, tra le quali Fiumicino e Guidonia. Già nel 2005 quando c’ è stato il lancio del plastico dello “ Stadio delle Aquile “ , cosi ribattezzato da Lotito, la giunta Veltroni aveva bocciato i terreni sulla Tiberina per motivi idrogeologici.

Il sindaco di Guidonia, in carica sino al 2009 e tifosissimo biancoceleste, diede la disponibilità a costruire sui terreni di sua proprietà a Guidonia, già giudicati idonei ed edificabili. Ora sta al presidente biancoceleste tornare a cavalcare le idee e creare una nuova casa per i tifosi della Lazio, una casa sui 43- 50 mila persone che potrebbero vivere la Lazio tutti i giorni e sentirsi veramente a “ casa “ , senza parlare degli introiti che porterebbe uno stadio di proprietà vissuto 24 ore su 24. Si vedrà chi a Roma riuscirà a vincere questo derby sulle infrastrutture.

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Napoli-Milan, strascichi fuori dal campo: il comunicato ufficiale contro Allegri
Napoli-Milan, una gara che ha avuto diversi strascichi anche fuori dal campo. Leggiamo qui di seguito il comunicato del club partenopeo contro mister Massimiliano Allegri.
Tensione nel post partita contro il Napoli. Il tecnico Massimiliano Allegri viene aspramente condannato da un comunicato dell’SSC Napoli per un comportamento non professionale in campo.
Qui di seguito il comunicato:” La SSC Napoli condanna con fermezza l’atteggiamento dell’allenatore del Milan Massimiliano Allegri che, durante la semifinale di Supercoppa Italiana, alla presenza di decine di persone a bordocampo e in diretta televisiva, ha pesantemente insultato Gabriele Oriali con termini offensivi e reiterati. Auspichiamo che tale aggressione, totalmente fuori controllo, non passi inosservata, a maggior ragione perché, con 33 telecamere impegnate nella riproduzione dell’evento, è impossibile non riscontrare quanto avvenuto”.
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Juve, Gatti: “Notizie costruite dal nulla. Conta solo la partita, il resto è rumore”
Gatti chiarisce sui social le voci circolate nello spogliatoio della Juventus: nessuna tensione con Jonathan David, il gruppo resta compatto.
Federico Gatti, difensore centrale della Juventus, ha pubblicato un post su Instagram per prendere posizione contro alcune voci circolate negli ultimi giorni nell’ambiente bianconero. Il riferimento, con ogni probabilità, è alle indiscrezioni su un presunto rapporto non idilliaco con il compagno Jonathan David, ricostruzioni rivelatesi prive di fondamento e già smentite anche da altri giocatori della Juventus attraverso i social.
Il post di Gatti su Instagram
Voglio spendere due minuti per chiarire una situazione.
Trovo inconcepibile che possano circolare notizie totalmente prive di fondamento, costruite dal nulla, per di più alla vigilia di una partita così importante come quella di sabato.
Ancora più sorprendente è vedere quanta gente creda a notizie che non hanno il minimo di verità.
L’unica cosa che conta ora è la partita.
Il resto è solo rumore.
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Tendenze di Sponsorizzazione che Plasmano il Futuro del Calcio Serie A
Ormai si fa fatica a stare dietro ai cambiamenti della Serie A; queste sponsorizzazioni, stagione dopo stagione, la stanno rimodellando da cima a fondo.
Si sente spesso parlare di numeri da capogiro sulle maglie, e nel 2025 almeno stando a quanto riporta Primaonline la soglia dei 250 milioni di euro sembra destinata a essere superata.
Non è più soltanto questione di pubblicità classica o dei soliti diritti TV; da un po’ di tempo a questa parte, sono le partnership multiformi, che spaziano dall’infotainment alle tecnologie digitali e arrivano persino a settori come quello dell’intrattenimento online e delle slot machine, a guidare l’evoluzione e a insinuarsi in molti aspetti della vita del tifoso. Quando si osservano i dati, sorprende forse non più di tanto come il settore sponsorizzazioni sportive in Italia ora superi il miliardo di euro.
Investimenti record e nuovo scenario commerciale
Guardando alla stagione 2025/26, sembra quasi inevitabile; il valore delle sponsorizzazioni di maglia sulla carta supera i 250 milioni di euro, almeno secondo quanto riportato da Il Denaro. Un salto evidente rispetto alla stagione 2023/24, dove la cifra si fermava a 213 milioni. È come se le partnership diventassero ormai il centro gravitazionale per l’evoluzione del calcio italiano. Se si guarda nello specifico, c’è un lato meno democratico; Milan, Inter, Juventus, Fiorentina e Sassuolo si portano via circa i tre quarti degli investimenti complessivi.
Non una sorpresa, forse, ma nemmeno troppo rassicurante per le altre società, che devono o dovranno inventarsi nuove strade per collaborare con gli sponsor. Ora vale circa 3,89 milioni a sponsor, oltre il dato della stagione precedente che si fermava a 3,17 milioni. Aumenta il valore, cresce anche il fascino internazionale delle maglie italiane, perlomeno secondo queste cifre ma il contesto rimane in continuo movimento e non sempre chi sta ai margini trova spazio per emergere.
L’ascesa dell’infotainment e l’integrazione digitale
Negli ultimi anni si è visto un cambiamento forse prevedibile; non sono più solo marchi alimentari, automotive, o finanziari a comparire sulle maglie dei club. L’infotainment si è guadagnato una posizione di rilievo nelle strategie di diverse società. Attualmente, sette squadre collaborano con sponsor legati a piattaforme digitali dedicate a informazione e intrattenimento sportivo; il loro valore totale si aggira intorno ai 38,5 milioni di euro, cifra fornita da Sigma World.
Questi nuovi partner non si limitano al logo, ma portano in dote servizi che vanno dalla copertura statistica in tempo reale a sistemi per coinvolgere le community dei tifosi, incastrando esperienze digitali e fisiche quasi senza confini. Sempre più spesso, tra i contenuti interattivi proposti ai tifosi, si incontrano riferimenti a giochi online come la slot machine, divenuta parte integrante del panorama infotainment destinato agli appassionati.Società che abbracciano il digitale sfruttano tutto; app, social, streaming qualunque cosa consenta di rafforzare il filo diretto con la tifoseria, sia locale che globale.
Multipli sponsor e nuove alleanze internazionali
Curioso come oggi sia possibile vedere fino a quattro diversi brand sulle divise di Serie A; una scelta regolamentare che ammette sponsor principale, retro, manica e secondo logo ufficiale. Squadre storiche come Juventus non si sono fatte pregare, adottando senza molte esitazioni questa strategia che, a dire il vero, amplia parecchio la portata commerciale delle maglie. Più loghi, più opportunità; soprattutto per aziende internazionali tech crypto che da qualche anno sono le nuove protagoniste come sponsor secondari o di manica.
Questa espansione oltre i confini italiani è forse una conseguenza diretta della fame di visibilità da parte dei marchi esteri.Sulla base dei dati Chainon, si direbbe che siano soprattutto investitori stranieri e accordi innovativi a spingere dentro il campionato nuovi attori; start-up digitali, imprese del digitale e piattaforme social, spesso con proposte capaci di lasciare il segno.
Sostenibilità, attivismo sociale e partnership etiche
Negli ultimi tempi, la questione della sostenibilità è salita molto nella gerarchia d’interesse degli sponsor di Serie A. È difficile ignorare il crescente coinvolgimento su temi ambientali, iniziative culturali e supporto sportivo a livello sociale. I club stanno valutando collaborazioni dove la CSR, o responsabilità sociale d’impresa, si unisce a progetti green o a sostegno delle giovanili, talvolta a strutture dell’intero territorio.
Un andamento che ricorda, almeno a grandi linee, quello delle principali leghe estere, dove l’associazione fra visibilità e impatto sociale può contribuire a rafforzare la reputazione di squadre e sponsor con il beneficio aggiuntivo di coinvolgere nuovi segmenti di pubblico. Sembra che anche campagne a favore dell’ambiente, o dedicate all’inclusione, abbiano tra gli obiettivi quello di smantellare l’immagine di un calcio solo orientato al profitto provando piuttosto ad aderire a standard più attuali di sostenibilità.
Promozione del gioco responsabile e nuove regole per il settore
Man mano che le tematiche legate all’infotainment e ovviamente alla slot machine nel calcio diventano più presenti, si fa strada anche una certa preoccupazione sulle responsabilità in gioco. Serie A e istituzioni di riferimento sembrano muoversi verso una comunicazione più trasparente e limiti più netti, promuovendo messaggi che invitano a un approccio attento e consapevole al gioco. Ormai molta dell’offerta rilevante ruota intorno a piattaforme regolate e progettate con meccanismi di tutela per prevenire rischi e informare in modo chiaro il pubblico. C’è, nel complesso, uno sforzo crescente per costruire un ambiente d’intrattenimento che sia, nei limiti del possibile, sicuro anche nel futuro sempre più digitale in cui si muove il calcio italiano.
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