Serie A
Roma, pari con il Sassuolo: ora l’Europa è un miraggio
La Roma non riesce ad andare oltre il pari contro un Sassuolo privato dei propri calciatori cardine. A onor del vero anche i giallorossi sono stati costretti a schierare le rispettive seconde linee, specie in difesa, ma l’attenuante delle assenze ormai sembra non reggere più.
L’ennesimo approccio sbagliato della stagione non può, di certo, lasciare indifferenti: nei primi 20 minuti i ragazzi di Fonseca sono stati surclassati dai neroverdi, impressione certificata dall’esiguo possesso palla gestito dai capitolini, 24%, e le tre clamorose occasioni da gol non sfruttate dai padroni di casa in quel lasso di tempo.
Il mister portoghese, accortosi delle evidenti difficoltà, decide di optare, poco dopo, per un cambio di modulo in fase di non possesso, passando dal 3-4-1-2 iniziale al 4-4-2, e la squadra sembra giovarne, tant’è che la prima frazione si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti grazie al rigore guadagnato abilmente da Carles Perez e trasformato da capitan Pellegrini.
La Roma, però, sembra non imparare mai dai propri errori: l’atteggiamento del primo quarto d’ora di ripresa è il medesimo di quello mostrato ad inizio gara e questa volta il gol, inevitabilmente, arriva con Traorè sugli sviluppi di un corner successivo ad un vero e proprio miracolo di Pau Lopez.
Una volta trovato il pari gli emiliani abbassano il ritmo e la gara scivola via sui binari dell’equilibrio fino al 69′, minuto in cui l’uomo probabilmente meno atteso, Bruno Peres, decide di scaraventare in porta l’ennesimo cross dalla fascia opposta da parte di Spinazzola: è 2-1 a venti dal termine.
Come spesso capita i giallorossi non reggono l’urto e a cinque minuti dal novantesimo subiscono il gol del definitivo 2-2 da Raspadori, incuneatosi perfettamente in area alle spalle di Cristante e Karsdorp.
Il Sassuolo dei giovanissimi Oddei, Raspadori, Traorè, Haraslin e Maxime Lopez riesce, dunque, a strappare un pareggio senza i propri leader tecnici e carismatici ad una Roma che continua a latitare in personalità ed identità, i cui due attaccanti non vanno a segno in campionato da gennaio e la batteria di trequartisti da metà febbraio, e che, consequenzialmente, con questo risultato vede sfumare in via definitiva le residue speranze di una qualificazione alla prossima Champions League.
Serie A
Rassegna stampa: i quotidiani del 7 maggio
Serie A
Roma, Cristante rischia di saltare l’Atalanta: il motivo
Il centrocampista della Roma Bryan Cristante potrebbe dover saltare la trasferta di Bergamo. Rischia una squalifica per un episodio durante Roma-Juve.
Roma, Cristante rischia la squalifica: ecco perché
Sicuramente nella giornata di domani tutto sarà più chiaro con il comunicato del Giudice Sportivo. Tuttavia, al momento i tifosi giallorossi sono in apprensione per Cristante. Il centrocampista potrebbe saltare la trasferta di Bergamo per squalifica.
Il motivo sarebbe riconducibile a una bestemmia proferita dall’ex Atalanta durante Roma-Juventus. I tecnici della Lega Serie A sono al lavoro per determinare, attraverso la famosa prova TV, la colpevolezza o meno del giocatore. L’immagine c’è ma a quanto pare manca la componente audio.
In caso fosse tutto confermato per Cristante la squalifica significherebbe saltare Atalanta-Roma in programma domenica 12 maggio alle 18. Come detto però, bisognerà attendere il comunicato con le squalifiche ufficiali.
Serie A
Fiorentina, Commisso: “Il Franchi? Un problema”
Era atteso in questi giorni l’arrivo in Italia di Rocco Commisso. Il patron viola ha approfittato per rilasciare alcune dichiarazioni sullo stadio e non solo.
Indice
Fiorentina, Commisso: “Non devo chiedere nulla ai giocatori, sanno già tutto”
Non si è fatto attendere l’arrivo di Rocco Commisso in Italia, che era previsto proprio in questi giorni.
Il patron viola ha colto l’occasione anche per fare chiarezza su alcuni punti e focalizzare le attenzioni della squadra sull’obiettivo stagionale: la finale di Conference League ad Atene.
Durante le sue dichiarazioni sui canali ufficiali della Fiorentina, Commisso ha iniziato subito col mettere nel mirino un appuntamento fondamentale, “vogliamo centrare la finale di Conference League, la squadra andrà a Bruges per avvicinarsi al traguardo di Atene dopo aver vinto l’andata all’ultimo minuto”, ha detto.
“Alla squadra non devo chiedere nulla, sanno già tutto. Credo che tutti saranno stimolati a dare il meglio.”
L’andamento dello staff dopo il riassetto tecnico:
“Tutto come mi aspettavo, Pradè e Ferrari hanno più responsabilità, uno bada al lato sportivo e l’altro a tutto il resto per un’azienda grande come la Fiorentina. Ad oggi tutto bene, se non per i problemi legati allo stadio.”
Sul restyling del Franchi:
“Il Franchi è un problema. Ci siamo incontrati con Abodi e Nardella e ha prevalso, ancora una volta, la preoccupazione per il futuro dello stadio Franchi, per il quale servono almeno altri 100 milioni da dedicare al restyling. Oltre a questo, per la prossima stagione, sappiamo che la capienza non supererà i 22.000 posti e che comunque si potrà continuare a disputarci le partite.”
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