Champions League
Lazio, in Champions per la prima volta quasi al completo
Si avvicina una sfida importantissima per le sorti della Lazio in Champions League, che dopo lo scetticismo generale provocato da una rosa, per molti, corta e non all’altezza della massima competizione europea, ha dimostrato di poter dire la sua. In vista della sfida contro lo Zenit San Pietroburgo, Inzaghi avrà a disposizione quasi tutti i giocatori presenti in lista, tra le assenze figura però quella ormai nota di Milinkovic-Savic, oltre quella di Escalante che molto probabilmente non sarà della partita.
La squadra biancoceleste può contare sui recuperi di Strakosha e Luiz Felipe, entrambi guariti dal Covid-19. Il portiere albanese lascerà ancora spazio al più esperto Pepe Reina, mentre per il difensore brasiliano, il mister piacentino dovrà valutare se gettarlo nella mischia dal primo minuto, o farlo sedere inizialmente in panchina, vista l’assenza di 10 giorni dai campi di Formello. Dunque dopo le ultime sfide europee in grave emergenza, la Lazio avrà più scelte e potrà giocarsi quasi tutte le sue carte migliori.
L’allenatore e i giocatori sanno che affronteranno una gara fondamentale per lo sviluppo del girone e tutti i convocati dovranno farsi trovare pronti. Inzaghi in conferenza: ” Sappiamo l’importanza della sfida di domani, riuscire a passare il girone era uno dei nostri obiettivi, però mancano tre partite. Abbiamo fatto le prime tre partite nel migliore dei modi, ma domani affrontiamo una squadra forte, di qualità che recupera giocatori importanti, e quindi dovremo fare una grande gara di carattere, di continue scelte durante la partita. Dobbiamo recuperare energie perché sabato contro il Crotone è stata una sfida molto dispendiosa a livello fisico”.
Rispetto la sfida in Russia lo Zenit ha recuperato uno dei suoi migliori giocatori Malcom, il brasiliano probabilmente è più ricordato dall’altra sponda di Roma per la controversa trattativa di calciomercato, che lo ha visto protagonista circa 2 stagioni fa.
Champions League
Champions, scelto l’arbitro della finale: prima col Real
Anche per questa stagione la Champions League è arrivata all’atto finale. Designato l’arbitro che dirigerà la finale di Wembley tra Real Madrid e Borussia Dortmund.
Champions League, designato l’arbitro della finale: non ha mai diretto il Real
Sabato 1 giugnon 2024 andrà in scena a Wembley la finale di Coppa dei Campioni n° 70 della storia della competizione. Lo spettacolo è assicurato con da una parte i vincitori di 14 edizioni mentre dall’altra una squadra alla sua terza finale europea di sempre.
A Londra sono attesi tantissimi dalle due città ma non solo, l’evento richiamerà l’attenzione di milioni di appassionati che sono ansiosi di conoscere la nuova Regina d’Europa.
In vista del grande match, è stato designato l’arbitro che dirigerà l’incontro. Si tratta di Slavko Vinčić, arbitro sloveno con parecchia esperienza internazionale. Il suo storico recita 30 direzioni in Champions League dal 2016 al 2024, prevalenza per le gare della fase a gironi ma da segnalare il quarto di finale di questa stagione tra Borussia Dortmund e Atletico Madrid.
Quest’ultimo è l’unico precedente di Vinčić con una delle due finaliste. Infatti, il Real Madrid non è mai stato arbitrato dallo sloveno.
Inoltre, vanta anche la finale di Europa League tra Eintracht Francoforte e Glasgow Rangers.
Champions League
Se l’Atalanta arriva quarta niente sesta squadra in Champions: con o senza Dublino
L’Atalanta di Gasperini ha quasi conquistato la qualificazione alla prossima Champions, ed ha in mano anche l’accesso per la sesta in classifica.
L’Atalanta di Gasperini ha in mano la qualificazione in Champions League… e non solo la sua. La formazione orobica, che ha vinto lo scontro diretto contro la Roma, ha conquistato quasi matematicamente l’accesso alla prossima massima competizione continentale e avrà anche nelle mani la possibile qualificazione di una sesta squadra italiana.
L’Italia, grazie al Ranking UEFA annuale, ha conquistato il diritto di avere ben cinque formazioni presenti alla prossima edizione della Champions. Inter, Milan, Juventus e Bologna hanno già staccato il pass e l’Atalanta, a meno di scivoloni nelle ultime due, dovrebbe prendersi l’ultimo posto. Gli orobici, d’altro canto, hanno anche la possibilità di qualificarsi alla Coppa delle grandi orecchie grazie alla finale di Europa League.
Dovesse Gasperini alzare la coppa e concludere il campionato al quinto posto regalerebbe la qualificazione anche alla sesta classificata, una tra Roma e Lazio. In caso però dovesse arrivare sopra in classifica, la situazione cambierebbe.
Dovesse chiudere in terza o quarta posizione, anche in caso di vittoria a Dublino, il sesto posto non porterebbe più in Champions.
L’Atalanta ha perciò in mano sia la sua qualificazione sia quella della sesta in classifica.
Champions League
Champions League, le partite più preziose di sempre
La Champions League ha un record incredibile
La massima competizione europea è stata il palcoscenico di tre delle cinque partite più preziose di sempre. Le altre due, inutile dirlo, appartengono alla Premier League. I valori sono stati estrapolati dal portale Transfertmarkt e si riferiscono ai soli giocatori scesi in campo durante i match. Al quinto posto si trova l’ottavo di andata del 2020 tra l’Atletico Madrid (825 milioni) ed il Liverpool (960 milioni) dove la compagine iberica vinse di misura grazie alla rete di Saul Niguez. La partita valeva 1.47 miliardi di euro. A ridosso del podio Liverpool (825 milioni) contro Manchester City (705.5 milioni) del 2019 valida per la Premier League. In quell’occasione i Reds hanno vinto per 3 a 1 ai danni dei citizens.
Terzo posto per un’altra gara del campionato inglese: il pareggio a reti bianche tra il Manchester City e l’Arsenal di marzo 2024 per un valore complessivo di 1.58 miliardi, lo stesso valore di Manchester City – Real Madrid di quest’anno dove i Blancos si imposero ai calci di rigore. La gara più preziosa di sempre è l’andata dei quarti di finale, sempre dell’anno corrente, con 1.63 miliardi di valore economico. Numeri impressionanti che certificano il buon lavoro svolto dalla UEFA e dalla federazione inglese. Per fare un paragone con la Serie A, la partita più preziosa di sempre è il derby d’Italia tra Juventus e Inter del 2021 con un valore complessivo di 924.50 milioni di euro; i bianconeri vinsero per 3 a 2.
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