Calciomercato
Milan: la Juve propone Bernardeschi
Clamorose voci in queste ultime ore, la Juve propone Bernardeschi al Milan in cambio di Hakan Calhanoglu, lo riporta l’edizione odierna di Tuttosport secondo il quale Paratici avrebbe provato a sondare il terreno con la dirigenza rossonera mettendo sul piatto un giocatore che in bianconero non sta affatto trovando fortuna.
Ma riorganizziamo le idee e cerchiamo di capire se l’operazione potrebbe essere fattibile. Iniziamo con il rapporto Bernardeschi-Juventus, un matrimonio al momento infelice con il classe 1994 nato a Carrara che troppo spesso si è trovato ai margini del progetto senza potere dimostrare le sue capacità. Il contratto scadrà al 30 giugno 2022, ma difficilmente il giocatore proseguirà il suo rapporto con la Juventus.
Non sarebbe la prima volta che la Juventus offre Bernardeschi ai rossoneri, lo scorso gennaio infatti si era andati vicinissimi per concludere lo scambio con Paquetá, ma la chiusura imminente del mercato ha fatto sì che non vi fossero i tempi necessari per il trasferimento.
Situazione Calhanoglu
Hakan Calhanoglu potrebbe partire a parametro zero, al momento le parti non si starebbero affatto trovando, l’agente Gordon Stipic chiede 7 milioni di euro, la dirigenza rossonera è ferma all’offerta di partenza, ossia 3,5 milioni eventualmente innalzabili a 4 più bonus. Allo stato attuale viene difficile ipotizzare ad un’intesa, se una delle due parti non accetterà di fare un passo indietro.
La nostra opinione
Riteniamo al momento l’ipotesi di scambio Calhanoglu e Bernardeschi piuttosto remota e sicuramente complessa. Se consideriamo che il turco è in scadenza di contratto, il Milan non può di certo avanzare troppe pretese, mentre come detto, il contratto di Bernardeschi scadrà nel 2022 pertanto per averlo difficilmente la Juventus rinuncerebbe al cartellino fissato intorno ai 25 milioni. Verrebbe da pensare ad un diverso accordo, a qualche altra opzione, ma al momento è prematuro per abbozzare strade differenti allo scambio. Staremo a vedere l’evolversi della situazione molto da vicino.
Calciomercato
Manchester City, Guardiola non vuole responsabilità sulla scelta del nuovo allenatore: “Il club farà la scelta migliore”
Pep Guardiola annuncia che non lui non sarà influente nella scelta del prossimo allenatore del Manchester City, ma sarà il club a deciderlo in autonomia.
Il futuro della panchina del Manchester City
Pep Guardiola, attuale allenatore del Manchester City, ha dichiarato che non avrà voce in capitolo sulla scelta del suo successore. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, Guardiola ha sottolineato che “alla fine, saranno i risultati a decidere la fine del capitolo. Il club farà la scelta migliore”. Queste parole lasciano intendere che un addio dello spagnolo non è così lontano e che la scelta del sostituto sarà affidata completamente alla società, che sceglierà il candidato migliore per guidare il club in futuro.

Pep Guardiola the Manchester City manager ahead of the Premier League match Manchester City vs Wolverhampton Wanderers at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 22nd January 2023
(Photo by Conor Molloy/News Images)
Guardiola e il suo impatto sul club
Sotto la guida di Guardiola, il Manchester City ha raggiunto numerosi successi, diventando una delle squadre più competitive a livello internazionale. La sua filosofia di gioco e la capacità di gestire lo spogliatoio hanno portato il club a vincere diversi titoli. Nonostante ciò, il tecnico catalano sembra volersi distaccare dalla decisione su chi prenderà il suo posto, lasciando alla dirigenza il compito di individuare il profilo più adatto per continuare il percorso vincente intrapreso.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🔵 Pep Guardiola says he will not decide new Man City manager.
“When the club, myself, or results – at the end always results decide the end of the chapter – the club will choose the best one”.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Dec 20, 2025
Calciomercato
Al-Hilal, Theo Hernandez: “Cifre esorbitanti per il rinnovo? Tutto falso. La mia priorità era restare al Milan”
Il terzino dell’Al-Hilal Theo Hernandez ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato del suo addio al Milan e del rapporto con Inzaghi.
Il francese torna a parlare dopo un lungo periodo e racconta della sua nuova esperienza all’Al-Hilal, ma soprattutto del suo addio al Milan in estate. Theo ha lasciato queste dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, rivelando qualche retroscena e svelando qualche curiosità.
Al-Hilal, le parole di Theo Hernandez
Theo, come si vive a Riad?
“Da dio. È stata la scelta migliore. L’unico neo è il traffico: tremendo”
Come l’ha convinta Inzaghi?
“Mi ha detto: ‘Andiamo a vincere insieme?’. So che all’Inter lo chiamavano ‘demone’. In campo una persona, fuori un’altra: un gentleman. Ogni tanto mi ha fatto qualche battuta sul fatto che l’anno scorso gli ho fatto perdere la Supercoppa qui a Riad, ma anche lo staff mi ricorda i derby o i duelli con Dumfries”. Lui e lo staff mi sfottono per le sei vittorie di fila con l’Inter, ma l’anno scorso abbiamo vinto noi…”.

SIMONE INZAGHI LANCIA IL PALLONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ha incontrato il Milan?
“Sì, prima della partita con il Napoli. Quando andai via non riuscii ad abbracciarli tutti come avrei voluto. Mi dispiace che abbiano perso. Ho detto ‘bravo’ a Bartesaghi, che si merita tutto, e abbracciato Modric, con cui ho giocato a Madrid. Un genio: è di un altro livello”.
Ha visto anche i dirigenti?
“Allegri, Tare e Ibra. Furlani non si è fatto vedere”.
Non sarebbe mai andato via?
“Mai. La mia priorità era restare”. Non ho mai chiesto cifre esorbitanti per il rinnovo né spinto per la cessione, tutto falso. Avrei meritato un trattamento migliore, alcuni compagni spingevano perché restassi”
Lo scorso gennaio rifiutò il Como?
“Il mio agente non me ne ha mai parlato. Dicevano che avessi chiesto cifre esorbitanti per il rinnovo, che spingessi per la cessione… tutto falso”.
Il suo post d’addio fu polemico: “La direzione che ha preso il club e alcune decisioni non rispecchiano i valori e l’ambizione che mi hanno portato qui.
È la verità. Quando sono arrivato c’erano Massara, Boban e Maldini, il mio idolo. Ibra è un top, ma dopo Paolo è cambiato tutto in peggio”.
Le critiche dei tifosi le hanno fatto male?
“Molto. So che ho commesso degli errori, come le espulsioni con la Fiorentina o col Feyenoord, ma siamo umani. Non ero sereno mentalmente e avrei potuto fare meglio, ma i tifosi sanno chi è stato Theo al Milan”.
Si è parlato anche di presunte aggressioni.
“Finalmente ho l’occasione di parlarne: c’è chi vuole rovinarti la vita e la carriera. Sono stato male nel leggere certe cose, ma la mia famiglia sa che non è vero”
Torniamo al campo: disertare il famoso cooling break di Fonseca fu un errore?
“È stato ingigantito. Io e Leao eravamo entrati da poco e siamo rimasti lì. Dicevano che non avessimo un bel rapporto con gli allenatori, ma non era vero. Io andavo d’accordo anche con Conceiçao. Lui era autoritario, ma la gente parlava a vanvera”.
Si è sentito abbandonato dal Milan?
“Avrei meritato un trattamento migliore. Non me l’aspettavo. Alcuni compagni mi spingevano a restare, ma quando un dirigente ti chiama e ti dice ‘se resti qui ti mettiamo fuori rosa’ io che cosa posso fare? Cerco altro”.
Quante volte è stato vicino a lasciare i rossoneri?
“Onestamente non lo so. Al mio agente ho sempre detto di non dirmi nulla, in Italia avrei giocato solo nel Milan”.
Era stato scelto grazie a Maldini.
“Il giorno in cui mi ha chiamato per incontrarci è stato il più bello della mia vita sportiva. Mi raggiunse a Ibiza e parlammo di fronte a un’aranciata. Non volevo crederci. Se sono diventato ciò che sono, e anche il difensore del Milan con più gol, è grazie a lui. Tuttora siamo sempre in contatto. La sua maglia con dedica mi emoziona: ‘Theo, il mio degno erede'”.
Il suo addio l’ha spiazzata?
“Mi sono sentito spaesato. L’anno scorso io e Calabria ci presentammo a Milanello con la maglia di Paolo, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra, la mancanza di milanismo di sente”.
Com’era Zlatan come compagno?
“In allenamento ci massacrava. Per il nostro bene”.
Il segreto di Pioli, invece?
“Dopo quel ko a Bergamo per 5-0 ci rivoltò come un calzino. Ricordo i suoi discorsi e la sua calma. Lo scudetto del 2022 è nato lì, con quella sconfitta. Eravamo una famiglia, sono stati anni magici, irripetibili, da batticuore. E pensare che con Giampaolo all’inizio non giocavo quasi mai… ma vabbé, ero appena arrivato”.
Il suo gol più bello?
“Quello in Milan-Atalanta 2-0, l’anno dello scudetto. Un coast to coast di 90 metri. I tifosi me ne parlano ancora: istinto puro”.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez a GdS: “Dicevano che io e #Leao avessimo problemi con gli allenatori: non è vero! Rafa fortissimo, ma ogni tanto ha la testa non si sa dove: non lo vedo punta. Ho commesso errori (espulsioni con Fiorentina e Feyenoord), ma siamo umani e non ero sereno mentalmente”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
Calciomercato
Fiorentina, addio a Dodò: ecco il possibile sostituto
Il mercato di gennaio potrebbe portare un vera rivoluzione in casa Fiorentina: possibile addio anche per Dodò.
Non vi è dubbio che una delusioni maggiori di questa stagione è quella relativa al rendimento del terzino brasiliano. Un tira e molla anche relativo al possibile rinnovo del contratto, che alla fine ha lasciato sicuramente tracce sulle prestazioni in campo di Dodò.
Il suo cartellino potrebbe essere uno di quelli sacrificati per fare mercato a gennaio: la Fiorentina ha bisogno sia di un rinnovo generale nell’undici da mandare in campo sia di entrate economiche per trovare gli elementi in grado di poter sperare in una salvezza dalla retrocessione, che ad ora, sarebbe un miracolo…
Su Dodò da qualche giorno si rilancia un interesse dell’Inter, potrebbe essere l’alternativa a Dumfries che ha subito un intervento chirurgico alla caviglia e dovrà stare fuori almeno un paio di mesi. La società viola davanti ad un’offerta da 15 milioni si sederebbe al tavolo delle trattative…
Per sostituirlo la Fiorentina, come riporta tuttomercatoweb.com, penserebbe ad un ritorno in Italia di Davide Calabria.

DORTMUND, GERMANY – 04.10.23: Davide Calabria, The match of match UEFA Champion League Borussia Dortmund vs AC Milan at SIGNAL IDUNA PARK
L’ex capitano del Milan, passato in estate a parametro zero al Panathinaikos in estate dal Bologna, ha trovato in Grecia una maglia da titolare, che lo ha visto sin qui protagonista con la propria squadra sia in campionato che in Europa League, raccogliendo 15 presenze totali e 2 reti.
Su Calabria c’è da registrare anche un interesse della Lazio.
-
Notizie4 giorni faMilan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
-
Calciomercato5 giorni faMilan, summit di mercato Tare-Allegri: cosa è emerso | Max ne chiede tre
-
Calciomercato6 giorni faRoma, Bailey già ai saluti? L’accordo con l’Aston Villa
-
Calciomercato22 ore faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Serie A19 ore faSpunta una “cordata viola” per salvare la Fiorentina
-
Serie A5 giorni faMilan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
-
Serie A3 giorni faDaniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
-
Notizie4 giorni faMilan, Fullkrug segna poco? No…il problema è un altro!
