Il Var è lo strumento di valutazione più controverso di sempre: lo dimostra anche la clamorosa svista di ieri sera a Juventus-Salernitana.
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Quella del Var, altrimenti detto Video Assistant Referee, è una storia recente: fu introdotto solo nel 2016, in occasione della Coppa del Mondo. Ufficialmente approvato il 6 marzo di quell’anno.
Il suo esordio ufficiale in Serie A risale al Campionato di Serie A: il Var è stato utilizzato in occasione del match Juventus-Cagliari, quando è stato assegnato un rigore in favore del Cagliari (poi parato da Gigi Buffon, ndr).
Visti i risultati incoraggianti, nel 2018 è stato adottato per monitorare anche le partite della Serie B ed è presto diventato uno strumento di arbitraggio di routine.
Il Var ha una quadruplice funzione: aiutare nell’assegnare correttamente gol ed eventuali calci di rigore, nel decidere le espulsioni dirette e nell’ovviare a possibili errori di identità circa i giocatori coinvolti in azioni critiche.
Uno strumento prezioso per il team arbitrale, tuttavia non infallibile. Uno strumento la cui efficacia dipende anche dall’occhio di chi guarda e riesamina le azioni.
Già all’epoca del suo lancio, ci furono detrattori del Var come valido strumento per aiutare l’arbitro.
A pronunciarsi in tal senso, in occasione della finale della Coppa del Mondo 2016, furono Zinédine Zidane, allora allenatore del Real Madrid, e Luka Modrić, allora centrocampista del club spagnolo.
Il Var non piace anche ad altri allenatori, come Gasperini dell’Atalanta. Che in passato ha detto: “A mio parere ha totalmente fallito. Il suo obiettivo, cioè fornire giustizia in episodi eclatanti, si è risolto nel contrario.
La Var ha finito col creare dubbi anche più grandi. Di fronte a certe immagini evidenti sbagliare valutazioni così nette diventa un boomerang, molto pericoloso”.
Insomma, il sogno di uno strumento infallibile e imparziale si è infranto contro la realtà dei fatti. Ché la tecnologia non può essere infallibile, come pure l’uomo.
Prendiamo il caso della partita Juventus-Salernitana di ieri sera, le cui discutibilissime scelte arbitrali e di Var sono diventate oggetto di pubblico ludibrio, anche sui social.
Alludiamo, naturalmente all’annullamento del gol di Milik
, una svista talmente eclatante da essere diventata virale e da essere cavalcato da grandi aziende come Ryanair, che sul suo account ha scritto: “I nostri aerei sono comunque più affidabili del VAR”.Impossibile dare loro torto.
Aggiornato al 12/09/2022 15:44
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