Udinese-Milan, un pareggio che probabilmente risulta giusto dopo un tempo per parte. Al gol di Beto risponde nel finale Zlatan Ibrahimovic. Rossoneri in deciso calo con evidenti responsabilità del tecnico Stefano Pioli nel primo tempo. Andiamo a vedere qui di seguito le pagelle dei rossoneri.
Maignan 6: subìsce un gol sul quale nulla può fare. Non viene chiamato ad altri interventi, se non ordinaria amministrazione.
Florenzi 5,5: soffre la velocità dell’Udinese nel primo tempo e non riesce a ritagliarsi spazi importanti lontani dalla sua mattonella.
Tomori 5,5: un errore in comunione durante il gol di Beto e la sensazione che non sia in perfetta forma anche in alcune altre circostanze.
Romagnoli 5,5: una gara in cui sbaglia poco, ma è carente in personalità, quella tipica che dovrebbe avere un capitano esperto. Gli manca comunque pochissimo alla sufficienza.
Theo Hernandez 4,5: proprio non ci siamo, da ormai diverse settimane. Nel secondo tempo ci pensa Tonali a coprire la sua zona.
Bennacer 5: sbaglia spesso nell’impostazione del gioco e non ha un valido supporto a centrocampo. Pioli lo sostituisce, a ragione. (Dal 46’ Tonali 6,5: in questo momento è il migliore dei suoi, non lo vede solo l’allenatore)
Bakayoko 4,5: il centrocampo nel primo tempo fa acqua da tutte le parti e grande merito, o meglio demerito, è il suo. Regala il gol a Beto e dimostra di non meritare il campo. ( dal 46’ Kessie 5: poco meglio rispetto al francese, conferma il momento no).
Saelemaekers 5: è probabilmente uno dei giocatori che corre più in Europa, ma troppo spesso a vuoto. (Dal 68’ Castillejo 5: tanta volontà, come il belga. Nulla di più, ma con l’attenuante del lungo stop)
Brahim Diaz 4,5: non incide, non è mai pericolo, ha tra i piedi una palla che sbaglia in maniera clamorosa. Standing ovation, quando esce.
Krunic 5: contro il Liverpool era risultato il meno peggio, stasera ampi passi indietro per il numero 33 che al posto di Leao sembra un pesce fuor d’acqua. ( dal 46’ Messias 6,5: entra con la gamba frizzante e trova due dribbling interessanti, vivace)
Ibrahimovic 6,5: canta e porta la croce. Gioca ormai ogni tre giorni perché in attacco c’è più dolo lui, ha 40 anni ed è l’unico che ci mette impegno senza mollare. Di testa le becca tutte. Ora non chiediamogli anche di correre.
Pioli 4,5: regala un tempo agli avversari, purtroppo per il Milan sta diventando una consuetudine. Nel secondo tempo, con l’inserimento di un centrocampo all’altezza, la partita è cambiata. Troppo tardi però. Tonali proprio non lo vede.
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