Serie A, Juventus e Napoli nel mirino del Covisoc: i dettagli

La serie A in questi giorni sta svolgendo il penultimo turno infrasettimanale valido per la 10° giornata di campionato.

Oltre alle questioni di campo, nel nostro campionato italiano non si fermano le polemiche per gli avvenimenti accaduti in campo come il rigore assegnato alla Juventus contro l’Inter, oppure le quattro espulsioni di allenatori top nell’ultima giornata che hanno fatto capire come il rapporto fra arbitri e allenatori sia davvero ai minimi storici. Ma nelle ultime ore è scoppiato un nuovo caso in serie A, stiamo parlando della richiesta del Covisoc alla FIGC di indagare su 62 trasferimenti delle scorse stagioni dove ci sono state plusvalenze fittizie per aggiustare i bilanci, nel mirino ci sono soprattutto due top club italiani: la Juventus e il Napoli.

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Serie A, Juventus e Napoli nel mirino del Covisoc: i dettagli

Secondo SportMediaset, i due top club italiani hanno ricevuto questa denuncia dal Covisoc per colpa di alcune “operazioni strane”, soprattutto la Juventus con ben 42 operazioni di mercato sotto esame, quelle sotto la lente d’ingrandimento

sono la trattativa di Rovella arrivato alla Juventus per 18 milioni a bilancio, ma che cedendo due giovani al Genoa non è stato praticamente pagato. Altra operazione è quella dello scambio fra Tongya e Ake con il Marsiglia, calciatori scambiati per 8 milioni di euro ma che attualmente giocano in quarta serie francese e uno nella nostra serie C.

Per il Napoli l’operazione sotto osservazione è quella di Osimhen, acquistato a bilancio per 71 milioni di euro, ma inserendo nella trattativa Karnezis (5 milioni) e altri tre giovani della primavera(15 milioni) alla fine a bilancio il nigeriano è costato solamente 50 milioni di euro. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane ma già nel 2018 Inter e Milan hanno ricevuto questa richiesta dal Covisoc per alcune operazioni simili ma la FIGC non intervenne, vedremo se si comporterà ugualmente con Juve

e Napoli, ma sicuramente in futuro ci sarà un controllo maggiore su chi vuole aggiustare il bilancio vendendo i calciatori con prezzi esagerati per il valore del calciatore.