Categorie: Serie A

Napoli-Roma, De Rossi: “N’Dicka sta bene. A Udine…”

L’allenatore giallorosso ha parlato sui canali della Roma alla vigilia della trasferta di Napoli e dell’ultima vittoria nel recupero contro l’Udinese.

Dopo la fondamentale vittoria all’ultimo respiro nel recupero della 32esima giornata di Serie A contro l’Udinese, la Roma si prepara per la trasferta di Napoli.

Un altro banco di prova per la squadra giallorossa, che vuole tenere a distanza l’Atalanta e non perdere ulteriore terreno dal Bologna. Proprio di questa gara ha parlato Daniele De Rossi ai canali ufficiali della Roma.

Quali saranno le difficoltà per questa partita? “Le difficoltà maggiori sono quelle di preparare tantissime partite ravvicinate avendo pochi giorni per prepararle, ed avere avversari forti come il Napoli o come il Bologna e l’Udinese. Servirebbero forze fresche, ma non ci piangiamo addosso. Sarà una partita difficile, a livello di qualità dei giocatori sono vicini all’Inter. L’anno scorso erano ingiocabili, quest’anno hanno avuto delle difficoltà, ma rimangono una squadra tosta.”

Che partita ti aspetti? “C’è sempre una forte rivalità. Quando ho dato l’addio al calcio feci una battuta sui tifosi della Roma che mi sarebbero mancati come quelli avversari che mi facevano sentire importante. Napoli era uno stadio che, per l’odio sportivo che mi riservava, mi faceva sentire importante. Domani ci sarà un ambiente ostile, ma siamo pronti perchè lo abbiamo fatto anche in Europa.”

Quanto aiuta la vittoria con l’Udinese? “Assolutamente aiuta, ma non troppo perché non abbiamo fatto niente, abbiamo ripreso 3 punti che volevamo conquistare con il Bologna. Non dobbiamo sentirci rilassati. Il nostro traguardo è molto difficile da raggiungere, visto anche il calendario. Domani dobbiamo fare un altro passo verso quella direzione.”

Quali sono le condizioni di N’Dicka? “Evan sta bene, si è allenato e ha subito fatto capire di sentirsi benissimo. Non ha paura dei contrasti. Lui e Mancini avranno un bel da fare davanti con Osimhen, che è uno degli attaccanti più forti al mondo. Siamo molto fiduciosi. Saremo pronti a fare a meno anche di Paredes, che è un giocatore molto importante per noi.”

L’esperimento Azmoun-Abraham? “Interessante, soprattutto in vista che abbiamo un attaccante della stessa struttura come Lukaku. Anche a Frosinone feci la stessa cosa ma non andò bene, anche per colpa mia. Non avevamo preparato bene questa coppia. È qualcosa di ripetibile nei momenti in cui vuoi portare presenza e centimetri in area. Si può partire così anche dall’inizio si può partire così, a patto che ci sia un’organizzazione diversa che possa sorreggere questi due attaccanti. In futuro dobbiamo essere pronti ad avere questa soluzione preparandola di più a livello tattico.”

Da qui alla fine la Roma può sbagliare poco “Se tre mesi fa mi avessero detto che sarei stato a quattro punti dall’Atalanta e a sei della Lazio a poche giornate dalla fine ci avrei messo la firma. Abbiamo reso questa rincorsa Champions non solo un sogno, ma qualcosa di possibile. Sarà difficile per il peso delle squadre dietro, che sono molto forti, e per la difficoltà del calendario. Abbiamo fatto ottime partite contro squadre forti e pessime partite contro squadre sulla carta meno forti. Verso la fine del campionato le squadre di bassa classifica possono essere più fastidiose delle altre.

Un pensiero per la Roma femminile Campione d’Italia? “Provo grande orgoglio ed un pizzico d’invidia. Ho parlato ieri sera con il mister Spugna e Bavagnoli, e siamo molto orgogliosi di loro. Se mi fai ricordare quella scalinata che abbiamo sceso insieme io ed Elisa Bartoli, sono felice proprio per loro. Il primo giorno erano intimorite un po’ da noi, era tutto nuovo per loro. Adesso spetta a loro metterci a nostro agio, perché sono loro le vere campionesse. Siamo contenti per loro, non vediamo l’ora di eguagliarle facendo qualcosa di importante per la squadra. Il calcio femminile sta crescendo molto. È un movimento importante anche per il calcio maschile. Sono ragazze malate di calcio quanto i calciatori. È giusto che abbiano il giusto riconoscimento anche in questi casi, quando si vince.”

Aggiornato al 27/04/2024 17:56

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Pubblicato da
Michele Capolupo
Tag: Roma

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