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Ministro Spadafora e Lega Serie A: è scontro!

Ieri è stata giornata di botta e risposta tra il Ministro con delega allo sport Spadafora e la Lega di Serie A. Spadafora in un’intervista a Repubblica aveva detto chiaro e tondo che tornare a giocare dopo il 3 maggio e, quantomeno in prossimità era una data irrealistica. Il ministro ha dichiarato che avrebbe impedito anche gli allenamenti, dal momento che tra le società stava montando una polemica su chi e come si voleva tornare al campo. Tra le varie dichiarazioni ce ne sono state alcune che non sono passate innoservate: “Mi aspetto che le richieste della Serie A siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori. Devono capire che dopo questa crisi niente potrà essere più come prima. Intanto destinerò un piano straordinario di 400 milioni di euro allo sport di base, alle associazioni dilettantistiche sui territori, a un tessuto che, sono certo, sarà uno dei motori della rinascita“.

La replica della Lega

Chiamata in causa la risposta della Lega di Serie A non si è fatta attendere e nel pomeriggio c’è stato un comunicato dove le società difendevano il loro operato in quanto termini di fatturato e di valore sociale anche per le attività giovanili e dilettantistiche: ” In Italia oltre 32 milioni di appassionati seguono il calcio, un fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a più di 300mila persone generando l’1% del PIL nazionale.

La Serie A da sempre svolge un riconosciuto ruolo di locomotiva del comparto, producendo direttamente ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali e generando un indotto di 8 miliardi a beneficio dell’intera piramide calcistica, oltre a una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro In questi anni l’importo contributivo e solidaristico della Serie A, per lo sviluppo dell’impiantistica, per la valorizzazione dei settori giovanili e per sostenere sport diversi dal calcio, è sempre cresciuto: dai 93 milioni che la Lega Serie A destinava nel primo anno della sua fondazione nel 2010, agli oltre 130 che saranno versati al termine dell’attuale stagione. Cifre importanti, sulle quali si regge l’intera filiera, che la Lega Serie A spera di continuare ad erogare anche per il futuro, a salvaguardia di tutto il movimento calcistico italiano”. 

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Pubblicato da
Daniele Nordio

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