Ennesimo passo falso del Milan che allo stadio San Siro non riesce ad andare oltre il 2-2 nonostante un buon 65% di possesso palla, innumerevoli occasioni ed un rigore sbagliato. Un momento no per i rossoneri che in certi tratti costringono il Verona nella loro area, ma al contempo non riescono a sfruttare le miriadi di occasioni create. Un punto che lascia l’amaro in bocca, ma che consente comunque al Milan di guardare le altre squadre dall’alto verso il basso forte dei suoi 17 punti.
Donnarumma 6: incolpevole in occasione delle due reti scaligere, per il resto inoperoso.
Calabria 5,5: sfortunato in occasione dell’autogol, particolarmente molle su Zaccagni in troppe occasioni,ma ha il merito di mollare mai e trovare la via del gol, poi annullato per fallo di Ibrahimovic.
Kjaer 6: Kalinic e Colley non lo impensieriscono più di tanto, gestisce con ordine senza colpe sulle due reti.
Gabbia 6: una sufficienza di incoraggiamento, appare a volte spaesato, ma non é colpevole sui gol del Verona. Serve continuità e minutaggio.
Hernandez 5,5: cresce nel finale, segno di una buona condizione atletica, ma sbaglia troppo in occasione delle palle gol che gli capitano tra i piedi.
Kessié 6: un po’ più appannato rispetto al solito, fa a sportellate con chiunque e mette lo zampino in occasione del gol che riapre il match.
Bennacer 5,5: gira spesso a vuoto e così anche la squadra sbanda. Spesso impreciso, gara da dimenticare.
Saelemaekers 5,5: troppa imprecisione, l’impegno non si discute, ma dai suoi piedi si vede solo il cross per permette al Milan di segnare. Poco altro. (Dal 45’ Rebic 5: inconcludente, appare fuori forma)
Calhanoglu 5: ci si aspetta decisamente di più da un giocatore del suo calibro. Primo tempo da dimenticare, nella ripresa entra con ben altro piglio, ma non serve. (Dall’87’ Hauge: sv).
Leao 6: Lovato nel primo tempo nemmeno lo vede tanto il portoghese é veloce, si spegne una volta spostato a destra (Dal 79’ Brahim Diaz 6: serve l’assist ad Ibrahimovic per la rete del pareggio)
Ibrahimovic 5,5: segna il gol del pareggio, per il resto in campo si sentono solamente le sue urla. Sbaglia l’ennesimo rigore. La pausa non potrà che aiutarlo.
Pioli 5: da stratega ad improvvisatore. La scelta di spostare a destra Leao appare incomprensibile, questa partita era da vincere e probabilmente la gara non é stata preparata come si doveva.
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