Categorie: Serie A

Milan, torna il braccino: il peso di essere primi

Milan, gli uomini di Pioli non riescono ad andare oltre lo 0-0 e sprecano un’occasione d’oro, l’ennesima, per consolidare il vantaggio ed il primato in classifica. Ma cosa non ha funzionato ieri sera?

Gli uomini di Stefano Pioli escono dallo stadio san Siro con l’amaro in bocca. La classifica sorride ancora, loro no e nemmeno i tifosi che si aspettavano ben altro risultato dopo i 90 minuti di gioco. La classifica, come detto, continua ad essere benevola. I rossoneri sono primi a quota 67 punti seguiti dal Napoli a 66 e dall’Inter a 63 con una partita da recuperare, guarda caso contro il Bologna.

Il Milan ieri sera ha pagato il solito problema atavico, il braccino. La paura di non farsi male ha nuovamente prevalso su tutto. Prima di sbagliare, meglio non rischiare. prima di provare la giocata, meglio aspettare. E così via. Solita storia che nessuno, in questi mesi, è riuscito a cambiare. Ci vedo in questo caso evidenti responsabilità da parte del tecnico Pioli. Il problema con le cosidette “piccole” non è emerso certamente ieri sera.

Il Milan ha perso ben 14 punti contro squadre che stazionano nella parte destra della classifica. Contro l’Udinese, tra andata e ritorno, sono arrivati due punti. Contro lo Spezia si è perso in casa per 2-1

, al netto del madornale errore dell’arbitro Serra. Un pareggio è arrivato anche contro il fanalino di coda Salernitana contro la quale hanno un po’ vinto tutte. Infine la sconfitta a Milano contro il Sassuolo. Tutti punti che, sommati, fanno capire quanto il Milan non riesca a sfondare contro squadre che prima si difendono e dopo attaccano.

Milan, un enorme problema in avanti

53 tiri in porta, 1 gol. Questa è la triste statistica delle ultime due giornate. Segno che qualcosa in avanti non funziona. Bene Olivier Giroud, bene Zlatan Ibrahimovic, ma i rossoneri hanno bisogno di una punta da 20 gol a stagione. Uno che la butti dentro spesso. Servono rinforzi sulla destra, Messias e Saelemaekers non bastano di certo. Serve un trequartista, bocciato Brahim Diaz.

Ed infine sfatiamo un luogo comune. Il Milan non è lì per caso, il Milan lotta per lo scudetto ed il tricolore è l’obiettivo primario del club di Via Aldo Rossi. Se non arriverà sarà, oltre che una delusione, naturalmente, una stagione persa 

ed un mezzo fallimento al quale necessiterà intervenire massicciamente durante il mercato estivo prendendo anche decisioni scomode.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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