Serie A
Milan-Sassuolo, c’è Maignan: le scelte di Pioli
Milan-Sassuolo, alle 15 di oggi pomeriggio gli uomini di Stefano Pioli scenderanno in campo per difendere il primato in classifica dopo la sconfitta di sabato scorso contro la Fiorentina. Vediamo quali saranno le scelte dell’allenatore.
Quattordicesima giornata di Serie A, il Milan affronta il Sassuolo nel palcoscenico dello stadio San Siro. Una partita che, quantomeno sulla carta, può sembrare abbordabile, ma che siamo certi non sarà così. In primis per il valore degli avversari ed in secondo luogo per le defezioni che affliggono ormai quotidianamente il tecnico Pioli fresco di riconferma.
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Milan-Sassuolo, novità tra i pali
La novella più lieta è sicuramente quella del totale recupero di Mike Maignan che difenderà la porta rossonera dopo un lungo stop. Il quartetto difensivo vedrà un’altra novità, Florenzi sulla destra al posto del convincente Kalulu che partirà dalla panchina. Sul versante opposto, spazio a Theo Hernandez con Kjaer e Romagnoli centrali.
La linea mediana vedrà riposare sia Tonali che Kessie, con Bakayoko che verrà affiancato da Bennacer. La trequarti vedrà il ritorno di Leao sulla sinistra con Saelemaekers sulla destra e centrale il numero dieci Brahim Diaz. Terminale offensivo Zlatan Ibrahimovic o stretto agli straordinari per sopperire la mancanza di Olivier Giroud.
Serie A
Hellas Verona, Baroni: “Dobbiamo rimanere concentrati per questo finale di stagione”
L’allenatore dell’Hellas Verona Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro la Lazio in programma sabato alle 20:45.
Hellas Verona, le parole di Baroni
Di seguito le parole rilasciate dal tecnico dell’Hellas Verona Marco Baroni in conferenza stampa, in vista del match contro la Lazio valido per la 34^giornata di Serie A:
Dopo questo exploit sei sulla bocca di tutti?
“Siamo concentrati sulla parte finale di questa stagione, quella più difficile, non possiamo pensare a nient’altro, dico alla squadra di non guardare la classifica, non guardare i calendari e rimanere concentrati, dobbiamo fare qualcosa di straordinario e per farlo bisogna attingere a tutto, sono campionati che si giocano su un pallone e non è possibile pensare a nient’altro”.
Le condizioni di Dawidowicz?
“Sta bene, in questo momento devi andare su tutto ciò che è essenziale, non possiamo sbagliare niente, voglio vedere giocatori che si buttano, che si donano, nelle partite si vivono dei momenti in cui c’è da soffrire come nell’ultima partita e altri in cui c’è da crederci e affondare, prepariamo le partite in questo senso”.
La Lazio?
“Avversario complicato da tante prospettive, dobbiamo fare una partita di grandissimo spessore, altrimenti non ne esci vivo. Devi essere pronto a reggere il loro ritmo. Quando si va in campi come quello non si può stare bassi, bisogna andare forte sui duelli e sull’attenzione”.
In questo finale bisogna spingere ancora più forte?
“Dobbiamo passare dalla prestazione, dalla capacità di stare dentro la partita, dobbiamo capire che le partite si risolvono in un episodio, su una palla laterale, abbiamo bisogno di attenzione”.
Centonze o Tchatchoua?
“Sono due giocatori bravi su cui dobbiamo contare, Centonze è cresciuto, Tchatchoua è qui dall’inizio e ha recuperato bene da un infortunio importante, se uno non parte entra, so che lì a destra posso contare su due giocatori che danno un contributo importante alla squadra”.
Henry?
“E’ un ragazzo che ha avuto un percorso difficile, il ragazzo si allena sempre bene, non ha mai mancato una volta negli atteggiamenti, lì abbiamo diversi giocatori bravi, cerchiamo di dare opportunità a seconda della partita”.
Noslin ancora “falso nueve” oppure centravanti di ruolo?
“Vediamo, è una settimana corta, ho ancora due sedute, dobbiamo recuperare qualche giocatore, è una partita che dobbiamo leggere bene”
Quanto inciderà il fattore “Bentegodi” nella corsa salvezza?
“Sabato ho percepito un’energia che la squadra è stata brava a creare ma che il pubblico ci ha alimentato, la gente che crede sposta, dobbiamo far vedere che questa squadra è pronta a tutto, alla prestazione, alla capacità di stare sempre in partita e di non mollare mai, in questo senso il nostro stadio e i nostri tifosi saranno fondamentali”.
Questo è sempre più il Verona di Baroni?
“E’ arrivata gente affamata, Baroni è affamato, bisogna guardare solo al presente e al futuro perchè anche quello che si fa oggi ormai è già vecchio (ride ndr)”.
Serie A
Milan, Maldini su Scaroni: “Sorrido pensando al mio passato”
Paolo Maldini risponde a Paolo Scaroni rilasciando un’intervista al Corriere della Sera il proprio pensiero dopo le parole rilasciate dall’attuale presidente rossonero.
“Se guardo al mio passato, non riesco a smettere di sorridere“.
Il riferimento è proprio alle parole dell’attuale presidente del Milan che aveva risposto così a una domanda su Maldini:
“Non l’ho più sentito.
Penso che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia, vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente.
Mi auguro che non sia questo il caso di Maldini, a cui auguro ogni soddisfazione”.
Il rapporto non proprio tranquillo tra Scaroni e Maldini non è una novità.
A dicembre l’ex capitano e dirigente rossonero aveva lasciato le seguenti dichiarazioni:
“Il Milan merita un presidente che faccia solo gli interessi del Milan. In tribuna l’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico.
Mentre me lo ricordo puntualissimo in prima fila, quando abbiamo vinto lo scudetto: per questo non so che cosa si sia voluto dire con l’espressione ‘gruppo unito senza di me’.
Ma è evidente che io ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo”.
Maldini e Scaroni sono stati insieme dirigenti al Milan dal 2018 al 2023, quando l’ex capitano fu licenziato assieme a Massara nonostante il campionato vinto nel 2021-22.
Serie A
Serie A, sfida al vertice per il top più costoso
La Serie A sta concludendo i suoi capitoli conclusivi di una stagione avvincente
L’Inter ha dominato in lungo e in largo il campionato di calcio con Simone Inzaghi in panchina. Il lavoro di Beppe Marotta ha portato i suoi frutti e dopo due stagioni d’attesa è tornato sul tetto d’Italia. Secondo i valori aggiornati dal portale economico Transfertmarkt, sul podio dei giocatori più costosi compare un solo calciatore della squadra campione d’Italia. Sul gradino più basso del podio si trova Kvicha Kvaratskhelia del Napoli con un cartellino che si aggira sugli 80 milioni di euro. Al secondo posto Rafael Leao del Milan con ben 90 milioni di valore. Al primo posto condiviso Victor Osimhen del Napoli e Lautaro Martinez a 110 milioni di euro.
Non è escluso che questi dati possano cambiare da qui al termine del campionato, visti anche gli ultimi risultati sul terreno di gioco. Allargando la classifica ai primi cinque posti, infatti, si possono ammirare Nicolò Barella con 75 milioni e Alessandro Bastoni a quota 70. Scende di molto Dusan Vlahovic con un cartellino ipotetico di 65 milioni, solo 5 milioni in più di Theo Hernandez. Per trovare un calciatore di un’altra squadre che non sia delle “tre grandi” bisogna scendere fino al tredicesimo piazzamento: Giorgio Scalvini dell’Atalanta (45 milioni di euro).
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