Un uovo di Pasqua dal retrogusto amaro dovranno mangiare i rossoneri che al San Siro non riescono ad andare oltre il pareggio dopo una gara sofferta e che, nonostante la superiorità numerica, non sono riusciti a mettere nel verso giusto. Un pareggio che, per come si stavano mettendo le cose, è oro colato, ma gli uomini di Pioli non possono di certo ritenersi soddisfatti anche se di fronte, bisogna darle atto, c’era un’ottima Sampdoria.
Donnarumma 6: qualche uscita a vuoto nel primo tempo, ma contiene piuttosto bene gli attacchi di una Sampdoria ispirata, nulla può sul gol di Quagliarella.
Saelemaekers 5,5: non si conosce il motivo per cui abbia giocato da terzino avendo a disposizione sia Dalot che Kalulu. Cerca comunque di dare il suo apporto, ma fatica oltremodo, ingenua l’ammonizione. (Dal 46’ Kalulu 6: sicuramente più propositivo del belga, il vice Calabria deve essere lui)
Kjaer 6,5: sempre molto attento nonostante l’intesa con Tomori vada perfezionata. La fase di impostazione della manovra tocca a lui e se la cava come sempre molto bene.
Tomori 6,5: sempre prezioso nelle chiusura, sbaglia praticamente nulla e conferma tutto ciò che di buono ha fatto vedere nelle scorse partite.
Theo Hernandez: partita da 5 in pagella la sua, l’ingenuità difensiva che regala il gol a Quagliarella non può fare altro che abbassargli la valutazione. Prova qualche sterile sgroppata, ma non è giornata.
Bennacer 5,5: non gli si deve chiedere di più, non è ancora al top della condizione, ma cerca comunque di farsi vedere in entrambe le fasi. (Dal 59’ Tonali 5: nonostante entri nella ripresa sembra già parecchio stanco, sbaglia passaggi elementari e non sfrutta la superiorità numerica a centrocampo, da rivedere).
Kessie 5,5: il presidente non ha la solita grinta e brillantezza, pesano sicuramente gli impegni della nazionale. Colpisce la traversa nel finale.
Castillejo 4,5: parte discretamente bene, poi prova qualche dribbling che ubriacano solo lui, non di certo l’attenta retroguardia blucerchiata che lo contiene in scioltezza. Sicuramente da togliere prima. (dal 73’ Hauge 6,5: quando entra non ne attacca una, ma ha l’enorme merito di trovare il preziosissimo gol del pareggio, rete peraltro di ottima fattura)
Calhanoglu 6,5: si era già visto in nazionale un certo brio ritrovato da parte del turco, è l’unico a cercare qualche giocata in verticale ed a provare il tiro dalla distanza.
Krunic 4,5: la sua presenza in campo non si nota, del tutto impalpabile, in quella zona del campo serviva maggiore dinamismo ( dal 59’ Rebic 5,5: a fare sportellate con il fisico è tra i migliori, ma oggi si vede ben poco altro).
Ibrahimovic 6: una gara di enorme sacrificio, non lo si vede troppo in avanti perché capisce che la squadra è in difficoltà quindi gioca da regista abbassandosi per cercare palla, spesso anche in difesa. Non gli si può chiedere di più, a 39 anni dimostra una generosità innata.
Pioli 5: il Milan è molto stanco e si vede, ma il tecnico ha sul groppone alcuni errori evidenti come quello di Saelemaekers inspiegabilmente terzino e la scelta di tenere in campo per lungo tempo Castillejo che non ne prendeva una. Serve più concentrazione, forse più cattiveria nel leggere le partite a gara in corso.
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