Milan-Inter, un derby mai così decisivo, mai così ricco non solo di contenuti atletici, ma anche di verità scomode. E’ a tutti gli effetti uno scontro scudetto, che potrebbe parlare piuttosto limpidamente della corsa al titolo, che vede al momento i nerazzurri in vantaggio sui cugini rossoneri, che non possono più permettersi passi falsi, dopo quello recentemente compiuto contro uno Spezia, d’altra parte, davvero incredibile.
Forse uno dei pochi scontri stagionali, che finalmente potrà esprimere una vera e propria sentenza, pur considerando il fatto che si è appena superato il giro di boa del campionato, e che le partite da giocare e vincere sono ancora molte. Un derby dal profumo di alta quota e non solo, un retrogusto di scudetto che ingolosisce tanto Conte, che già conosce la straordinaria sensazione di essere il primo della classe, quanto Pioli
che, invece, non ne conosce i contenuti. Una sfida nella sfida quella della Madonnina, tra Lukaku e Ibra, che non troppo bene si erano lasciati durante la gara di Coppa Italia, ma anche fra Handanovic e Donnarumma, due straordinari portieri con uno che ha scritto pagine straordinarie della storia nerazzurra, e l’altro che ne scriverà sia per il Milan, sia per la nostra nazionale, pronta nuovamente a puntare su di lui. Scontro tra due difese dai nomi diversi ma dai contenuti simili, con i 25 gol subiti dall’Inter e i 24 del Milan, che ha spesso drammi nel reparto difensivo.Non solo difese forti e centrocampi inossidabili, questo Milan-Inter parla di gol e gioie come non se ne vedevano da anni. Dalla parte dei nerazzurri c’è sempre Romelu Lukaku, col suo braccio destro Lautaro Martinez, una coppia che sta portando in alto l’Inter, che infatti vanta il miglior attacco del campionato. Non troppo diverso il discorso che riguarda i rossoneri, che con questo ringiovanito Ibra
sognano ormai in grande. Non solo lo svedese però, perchè la squadra guidata da Pioli può vantare decine di giovani pronti a battersi in campo, per il sogno del tricolore sulla maglia. 16 i gol per Lukaku, 14 per Ibra, 11 per Lautaro e 7 per Kessie, che dal canto suo deve vedersela con Hakimi, che ne ha già fatti 6. Due attacchi dunque importanti e spesso decisivi, che segneranno il percorso di entrambe le squadre, che domenica, si affronteranno sul rettangolo di gioco.
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