Idolo dei tifosi e uomo spogliatoio, ecco quanto dichiarato nel corso di una recente intervista rilasciata a Tuttosport dal terzo portiere della Juventus, Carlo Pinsoglio.
Soffermandosi sull’attuale stato di forma della Juventus, Pinsoglio ha affermato: “È un momento difficile. Dobbiamo risollevarci e migliorare, ma la negatività è troppa. Io l’ho vissuto il marzo del 2010: ero un ragazzo, ma ero nel gruppo. Sconfitti 4-1 dal Fulham e fuori dall’Europa League. Poi due sconfitte di seguito con Samp e Napoli che aveva compromesso pure il sesto posto. In più, molti dei più forti stavano smettendo, gli acquisti più costosi che stavano deludendo, in società la tensione era altissima, nell’ambiente c’era un cupezza micidiale. Adesso la Juventus
ha il giocatore più forte del mondo, un gruppo di giovani talenti fortissimi, una società forte… la prospettiva è un po’ diversa, anzi direi che non c’è paragone”.Per quanto riguarda la voglia di giocare, sempre nel corso della stessa intervista, ha dichiarato: “Il terzo portiere è un ruolo particolare. La voglia di mostrare cosa ho imparato in questi anni di allenamenti con i campioni c’è. Giocare è bello, non giocare è dura, soprattutto a 31 anni. Però, nello stesso tempo sono cresciuto sia professionalmente che umanamente. Qui diventi campione a tutti gli effetti. Mi piacerebbe tornare in porta per dimostrarlo, ma poi penso che qui ho un ruolo importante e mi sento a casa. Comunque quando dico: “Magari vado”, i compagni dicono: “Oh, ma dove vai Pinso? Devi restare qui!” e io resto”.
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