Serie A
Verso l’Atalanta, Italiano: “Credo in Kokorin e Sottil. Ho parlato con Amrabat…”
Nella conferenza stampa verso la gara di Bergamo il tecnico viola Italiano esprime parole d’elogio per Kokorin e Sottil.
A poco più di ventiquattrore dalla sfida contro l’Atalanta, Vincenzo Italiano ha risposto alle domande dei giornalisti. La squadra di Gasperini, una delle grandi oramai di Serie A, arriva dopo la sosta delle nazionali che ha portato lontano da Firenze diversi giocatori, tra i quali ci sono anche Quarta, Gonzalez e Pulgar che arriveranno nella notte o domani in Italia: “La preprazione alla gara è stata fatta con i giocatori che sono arrivati piano piano, tranne i sudamericani che si aggregheranno domani. Abbiamo preparato una gara difficile in maniera anomala. Ma è una situazione che tocca tutti“.
Poi parole rassicuranti su Kokorin, individuato come vice Vlahovic, con una scelta precisa anche sul mercato appena chiuso: “Fin dal ritiro si è individuato in Kokorin l’attaccante giusto, diverso per caratteristiche ei che sta iniziando a lavorare e a fare cose egregie anche spalle alle porte. Non si era mai parlato di cercare un altro attaccante, si è valutato Kokorin perché ha qualità ed è di livello, nel momento in cui si calerà in quel ruolo può far bene, sa proteggere la palla, sa duettare con i compagni… Dusan ha certe certe caratteristiche, lui altre”.
Parole d’elogio anche per Sottil, sulla cui crescita si è puntato in casa viola, lasciando in bozza l’acquisto di un altro esterno: “Sottil è un calciatore davvero talentuoso, ho conosciuto un ragazzo che ha tanta voglia di far bene ed è contentissimo di essere rimasto alla Fiorentina. Sono convinto che con un cambio anche nell’adattamento al lavoro, ha caratteristiche che possono farlo diventare un giocatore importante. Anche per questo abbiamo deciso di rimanere con 4 attaccanti esterni per dimostrare loro fiducia, speriamo di essere ripagati. Lui ha qualità che forse neanche lui si rende conto, per come l’ho visto entrare col Torino sono sicuro che abbia l’atteggiamento giusto”.
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Le parole di Italiano su Amrabat

Italiano ha parlato anche di Amrabat, che sembrava destinato a partire negli ultimi giorni di mercato. Il marocchino arriva da una stagione sottotono rispetto a quanto aveva mostrato a Verona e per cui Commisso aveva deciso di fare un investimento importante: “Con Amrabat ho parlato chiaramente, uno così giovane non può limitarsi a lavorare da doppio mediano. Deve sempre migliorarsi e saper lavorare in più sistemi, con la sua forza e qualità non può avere limitazioni di utilizzo. Cercherà di adattarsi e penso che possa stazionare nella zona centrale del campo. Ha dato disponibilità ed era felicissimo di restare. Ma le regole su movimenti richiedono che sia bravo ad adattarsi velocemente“.
Serie A
Bologna, Immobile ancora lontano dal top della forma: la strategia dei felsinei
In casa Bologna tiene banco la situazione legata a Immobile. L’attaccante, arrivato in estate, ancora non è riuscito ad incidere, anche causa infortuni.
Un mese di dicembre non troppo positivo per il Bologna di Italiano. Infatti, in casa rossoblù la vittoria manca oramai dallo scorso 22 novembre. Da lì in poi sono arrivate due sconfitte (contro Cremonese e Juventus) e due pareggi.
Quello che sta un pò mancando alla banda di Orsolini e compagni è l’apporto in zona goal del reparto punte a disposizione dell’ex Fiorentina. Oltre a Castro, rimasto sui livelli dello scorso anno, stanno mancando Dallinga e Immobile. L’attenzione in casa rossoblù è in particolare rivolta all’ex attaccante della Lazio.

CIRO IMMOBILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Infatti, Immobile, arrivato in estate dopo l’esperienza in Turchia, è approdato nel capoluogo romagnolo con dei numeri da capogiro in Serie A. L’attaccante, molto apprezzato in maglia biancoceleste, però ancora non si è visto. Complice gli infortuni che lo hanno bloccato più volte, pian piano Italiano sta aspettando un ritorno al top della forma.
Il tecnico felsineo, al termine del match pareggiato contro il Sassuolo, ha parlato proprio delle condizioni di Immobile, facendo intendere la volontà di voler puntare ancora sul miglior marcatore della storia della Lazio.
Bologna, le parole di Italiano
Immobile?
“In questo momento è in gran ritardo. Ha massimo 20-30 minuti nelle gambe. Il 31 dicembre faremo un’amichevole per fargli aumentare il minutaggio. Stiamo facendo di tutto per farlo tornare in condizione”.
Serie A
Fiorentina, il 2025 è da dimenticare: peggior annata della storia viola
Il 2025 in casa Fiorentina si è chiuso con l’ennesima sconfitta di questo campionato. Mai così male in tutta la sua storia: un anno da dimenticare.
24 sconfitte complessive. Questo è il dato che contraddistingue la Fiorentina nel 2025: un anno da buttare completamente quello che vedrà chiudersi tra qualche giorno in casa Viola.
Certo le 13 sconfitte complessive, tra Serie A e Conference League, da inizio stagione pesano parecchio sul groppone della banda guidata da Vanoli, ma anche nella stagione passata le cose non sono andate nel migliore dei modi.

STEFANO PIOLI PENSIEROSO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Dopo una prima parte di stagione con Palladino in cui i tifosi viola hanno potuto sognare di ambire a piazzamenti europei migliori rispetto alla Conference, da inizio 2025 la Viola ha perso smalto e le diatribe tra tifosi e società non hanno fatto altro che ingigantire i problemi di fine stagione. Palladino se ne è andato e al suo posto è stato chiamato Pioli.
Per l’ex Milan è stato un ritorno traumatico. Neanche una vittoria e ultimo posto in classifica. Un problema che si è pensato di poter risolvere con il suo esonero e l’arrivo di Vanoli, ma anche con l’ex Torino la musica non è cambiata. Adesso, dopo 17 giornate di Serie A la Fiorentina si ritrova ultima in classifica con 9 punti realizzati, a fronte di 1 vittoria e 6 pareggi.
Una situazione molto pericolosa che vede già adesso la Viola a rischio retrocessione. Per evitare ciò la società deve cancellare questo 2025 orrendo e sperare in un nuovo anno che porti energie fresche e una serie di risultati che possano evitare il peggio.
Serie A
Atalanta, si chiude con un ko il 2025 dei cambiamenti
Atalanta, l’ultima partita dell’anno e’ un deja-vu dei trascorsi contro l’Inter. L’inizio dell’era post Gasperini parte in salita.
Alla fine, in quella che e’ stata l’ultima contesa del 2025, l’Atalanta ha stabilito un record, purtroppo negativo.
Erano tre anni, infatti, che la Dea non usciva dal campo senza nemmeno concludere in porta una sola volta.
Alla New Balance Arena, i nerazzurri hanno subito gli strascichi di una tradizione che li vuole soccombere all’Inter spesso e volentieri da cinque anni.
Una abitudine, dunque, che ha caratterizzato anche il primo scontro tutto nerazzurro con in panchina Raffaele Palladino.
L’ex Monza ha provato invano, e per poco non ci riusciva, a spingere i suoi verso il colpo di coda, che alla fine non e’ arrivato.
Negativo, quindi, e’ stato il sipario su un 2025 che ha portato con sé una svolta dopo nove anni di regno ininterrotto firmato Gianpiero Gasperini.
L’ultimo regalo, l’ennesima qualificazione in Champions League, ha fatto da porta per il nuovo corso, che i Percassi avevano disegnato su misura di Ivan Juric.
Una fiducia mal riposta, se si pensa a quanto poco ha impiegato il tecnico croato a entrare in conflitto con l’ambiente.
Il simbolo delle discordie e’ stato, non a casa, Ademola Lookman, ovvero chi si vedeva ormai da giugno lontano da Zingonia.
Veleni, mancanza di feeling, nonché una certa dose di avversione da parte dell’ambiente, hanno fatto si che si spingesse, ben presto, per il cambio.
A uno dei (pochissimi) errori compiuti dalla dirigenza atalantina negli ultimi anni, dunque, si e’ deciso di porre rimedio ben presto, consapevoli che traccheggiare a lungo avrebbe compromesso definitivamente la rincorsa al treno Europa.
Fino ad ora la scelta appare corretta, con Palladino che sta dimostrando di saper essere un buon condottiero per una Dea che non vuole uscire dal circolo delle grandi.
Un posto in Champions League sarà arduo da raggiungere, ma una chance per quanto riguarda l’Europa League sembra esserci.
Se perdere contro l’Inter può essere messo agli atti come un incidente di percorso, e’ assolutamente sicuro che, da gennaio a maggio, gli scivoloni saranno banditi dal vocabolario di Bergamo.
Soprattutto contro quelle grandi che rappresentano le vere contendenti per regalarsi, per l’ennesima volta, il biglietto con destinazione una nuova campagna europea.
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