Serie A
Il Benevento fa vedere le streghe alla Viola. Le pagelle gigliate
Il ritorno sulla panchina viola per Cesare Prandelli è un incubo. Il tecnico in conferenza stampa aveva detto che sognava di poter tornare ad allenare la Fiorentina, ma la prima è stata veramente deludente. Contro il Benevento, che arrivava da cinque sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, la squadra gigliata aveva tutto da perdere, ed infatti ha perso… Ha perso male, molto male: una squadra senza cuore, senza mentalità, due prerogative che il nuovo tecnico chiedeva ai suoi ragazzi prima del match al di là delle disposizioni tattiche.
Per quel che riguarda il modulo, la Fiorentina è tornata alla difesa a quattro: Milenkovic sulla destra e Igor al centro insieme a Pezzella. Il centrocampo è stato rimodulato con il forfait all’ultimo di Bonaventura, mettendo Duncan e Ambarat davanti alla difesa con Castrovilli sulla trequarti insieme a Ribery e Kouamè dietro a Vlahovic. Nel primo tempo una Viola scolastica, che ha tenuto il campo in maniera corretta senza mai provare ad alzare il ritmo, e il Benevento si è limitato a difendersi senza affanni. Sul finire del primo tempo ennesimo infortunio per Ribery, fino al quel momento nullo. Ad inizio ripresa, su errore difensivo di Biraghi, il Benevento trova il gol con Improta e la Fiorentina sparisce, aggrovigliata nelle proprie paure mentali, ma anche fisiche, vista la poca reazione. Il Benevento va vicino alla rete in almeno in tre occasioni, la Viola solo una volta col deludente Vlahovic va vicino al pareggio, che non sarebbe stato meritato. Prandelli si è preso una bella gatta da pelare… ci vorrà tempo per rimettere in sesto situazione.
Le pagelle
DRAGOWSKI 6,5 – Primo tempo inoperoso, sul gol non ci può fare nulla. Tiene in partita la squadra con almeno due interventi.
MILENKOVIC 6 – Nella disposizione viola gioca più largo a destra, terzino non troppo di spinta, ma sempre attento.
PEZZELLA 6,5 – Il Capitano non è al meglio, ma comunque si erge a baluardo in un paio di occasioni.
IGOR 6 – Sorpresa della giornata, tutto sommato prova positiva, esce per un terzino di maggior spinta. (dal 56’ LIROLA 5 – Avrebbe del tempo a disposizione, ma non incide in alcun modo).
BIRAGHI 5 – Ha sulla coscienza lo stop sbagliato che dà il via al gol giallorosso. Per il resto è l’unico che spinge con costanza, seppur non troppo impreciso.
AMRABAT 6 – In coppia con Duncan nel primo tempo tiene la squadra alta ma senza riuscire a dare sprint alla manovra (dal 72’ BORJA VALERO 6 – Entra in gara con lucidità, ma i compagni non lo assistono).
DUNCAN 5 – Invisibile, nel primo tempo non c’è bisogno di filtro e lui non riesce a costruire. (dal 56’ PULGAR 5 – Stanco dalla trasferta in Cile, resta in panchina al’inizio e forse doveva rimanerci)
KOUAME 5 – Bisogna trovare una collocazione o una nuova motivazione all’ivoriano. Così distante dalla porta non gli riesce nulla (dal 56’ CUTRONE 5 – Di tempo ce ne sarebbe, ma non tocca palla. Forse la colpa non è solo sua)
CASTROVILLI 6 – Ci prova, non sempre con lucidità, ma è il più dinamico del lento primo pomeriggio viola
RIBERY 5 – S’infortuna su un allungo alla fine del primo tempo, fino ad allora niente che rimarrà impresso nella memoria. (dal 43’ SAPONARA 5 – Un giocatore messo in campo per la disperazione, vista la mancanza di alternative, e lui dimostra il perché…)
VLAHOVIC 5 – Maglia da titolare, ma nella viola amorfa di oggi anche Ibra troverebbe difficoltà ad essere protagonista. Lui non pare ci metta troppo del suo, anche se l’unica occasione scaturisce da un suo colpo di tacco.
Serie A
Daniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
Con Palladino in panchina, l’Atalanta vuole risalire la classifica. Senza Lookman, toccherà a Daniel Maldini dimostrare di meritare la Dea.
In casa Atalanta si respira senza dubbio un’aria diversa dall’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. I risultati hanno restituito entusiasmo a un ambiente che sembrava aver perso slancio e, nonostante una classifica che vede ancora la Dea a sei punti dalla zona Europa, la speranza europea oggi è più viva che mai.
Il percorso in campo internazionale lo conferma: con Palladino sono arrivate due vittorie di grande prestigio contro Eintracht e Chelsea, che hanno reso l’Atalanta la squadra italiana con più punti nella competizione. I 13 punti attuali significherebbero, al momento, qualificazione diretta agli ottavi di finale, a dimostrazione di come i nerazzurri possano tranquillamente stare nell’Europa dei grandi.
Ora, però, Palladino dovrà fare i conti con una perdita importante. Ademola Lookman è partito per la Coppa d’Africa e la sua assenza peserà inevitabilmente sulle rotazioni offensive. Le alternative non mancano, visto che ora potrebbero trovare maggiore spazio Kamaldeen Sulemana, che però rientrerà solo a fine dicembre dopo il problema muscolare accusato in Coppa Italia contro il Genoa, e soprattutto Daniel Maldini.

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Maldini, l’ultima occasione per rilanciarsi all’Atalanta
Per Daniel Maldini questa fase della stagione ha il sapore di una vera e propria ultima chiamata. Dopo le titolarità nelle prime due giornate di campionato contro Pisa e Parma e quella in Champions League contro il PSG, il suo impiego è stato ridotto al minimo. Qualche minuto sparso, prima con Jurić e poi anche con Palladino, a conferma di una fiducia che finora non si è mai realmente trasformata in continuità.
L’unica eccezione resta la Coppa Italia, dove Maldini è partito titolare e ha fornito anche un assist, l’unico della sua stagione fino a questo momento. Troppo poco per un giocatore da cui l’Atalanta si aspetta molto di più.
E pensare che appena un anno fa Maldini era uno dei profili più corteggiati del campionato per quanto fatto vedere al Monza, tanto da arrivare anche in Nazionale. Lazio, Napoli e Fiorentina avevano mostrato un forte interesse nei suoi confronti. Alla fine a spuntarla fu proprio l’Atalanta, una scelta che sembrava il passo giusto per consacrarsi ad alto livello, ma che finora non ha dato i frutti sperati.
Adesso, però, il contesto è cambiato. L’Atalanta gira, Palladino ha già dimostrato di saper rilanciare giocatori in difficoltà e l’assenza di Lookman può trasformarsi in una grande occasione. Maldini dovrà sfruttarla, perché questa potrebbe essere davvero l’ultima possibilità per dimostrare di poter stare stabilmente in una squadra di alto livello. E chissà che anche per lui non possa iniziare una nuova fase in nerazzurro, proprio come già successo a Scamacca.
Serie A
Sassuolo, Boloca pronto al rientro? Il comunicato del club
Il Sassuolo ha annunciato tramite i propri canali social le novità riguardanti l’infortunio e le condizioni di Daniel Boloca. Scopriamo insieme gli aggiornamenti.
Il Sassuolo si trova attualmente al 9⁰ posto nella classifica di Serie A, una grandissima sorpresa del nostro campionato. Specialmente se si tratta di un club neopromosso.
Fabio Grosso, i giocatori e tutto l’ambiente neroverde saranno sicuramente molto soddisfatti del rendimento della squadra.
A 5 punti dista il 6⁰ posto in Europa League, dove si trova attualmente il Bologna.
Un modo per facilitare il sogno di raggiungere l’Europa, potrebbe essere il ritorno di Boloca.

Sassuolo, il comunicato ufficiale del club su Boloca
“Nella giornata di ieri il calciatore Daniel Boloca si è sottoposto a ulteriore consulto ortopedico in seguito al quale si è convenuto di continuare con un recupero conservativo per l’infortunio del ginocchio sinistro. Il calciatore nelle prossime settimane tornerà a lavorare in campo”.
Il classe ’98 vanta 82 presenze e 3 gol con il Frosinone, 71 gettoni e 6 reti con il Sassuolo, 26 apparizioni e 4 centri con il Fossano, 10 incontri con il Francavilla, 9 gare e un gol con la Romanese, 2 sfide con lo Slovan Liberec B e un match con il Tatran Presov. Da aggiungere è anche una presenza in campo con la Romania.
Serie A
Cagliari, Borrelli out contro l’Atalanta? Ansia per Pisacane
Il Cagliari dopo gli infortuni di Mattia Felici e ad inizio stagione di Andrea Belotti, rischia di veder fuori anche Gennaro Borrelli.
Le condizioni dell’attaccante ex Brescia sono ancora da valutare, non è sicura una sua assenza contro il Pisa.
Il centravanti è rimasto a riposo per i postumi della distorsione alla caviglia rimediata sabato a Bergamo contro l’Atalanta.
La sua presenza domenica è in dubbio, anche se lo staff medico non perde la speranza di recuperarlo in tempo per la gara dell’ora di pranzo.

GIOVANNI DI LORENZO E SEBASTIANO ESPOSITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cagliari, Borrelli un’ottima sorpresa per Pisacane
Arrivato senza grandi aspettative. Non avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti del Cagliari, ma un’ottima alternativa in attacco.
Con i già citati infortuni ha dovuto necessariamente giocare da titolare, sorprendendo tutto l’ambiente sardo.
Insieme a Sebastiano Esposito è il miglior marcatore dei rossoblù, con 3 reti siglate da entrambi sino a questo momento.
Per la punta classe 2000 è da segnalare anche una rete realizzata in Coppa Italia, che porta il suo score a 4 reti realizzate in 16 partite.
Si sta assumendo dunque la responsabilità di sostituire un più che decisivo Roberto Piccoli, che in 40 presenze ha siglato 12 gol.
L’ex Atalanta e attuale giocatore della Fiorentina è stato riscattato per 12 milioni di euro dai sardi e poi ceduto ai viola per quasi 25.
I tifosi aspettano impaziente gli aggiornamenti su Borrelli, nella sperenza che riesca a recuperare per la sfida salvezza contro il Pisa.
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