Serie A
Hellas Verona, Zanetti nel post-partita: “Mi vergogno, triste per i tifosi”
L’allenatore del Verona Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa dopo la pesante sconfitta casalinga per 5-0 contro l’Inter.
Nonostante le assenze di Lautaro Martinez e Calhanoglu, nell’anticipo della 13a giornata di Serie A l’Inter ha travolto per 5-0 il Verona: gol tutti nel primo tempo di Correa, Thuram (doppietta), de Vrij e Bisseck.
I nerazzurri balzano momentaneamente in vetta alla classifica con 28 punti, mentre gli scaligeri restano a quota 12: col rischio che alcune inseguitrici possano scavalcarli nella lotta per la salvezza.
Verona-Inter: la conferenza postpartita di Paolo Zanetti
L’allenatore degli scaligeri Paolo Zanetti nel dopo partita: “Partita incommentabile, mi scuso con chi è venuto a vedere il nostro spettacolo indecoroso, abbiamo deciso di andare in ritiro per cercare di ritrovarci. L’Inter è una grande squadra, ma al di là di questo in settimana si provano e si dicono tante cose e poi subiamo una grandinata inammissibile. Il modulo era stato provato per cercare di contenere la profondità di Thuram ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. Mi prendo tutte le responsabilità“.
“Sconfitta preoccupante, un’altra bastonata pesante dopo Bergamo, mi dispiace per i miei giocatori ma noi abbiamo una responsabilità ad indossare la maglia di questo club che merita altro, un’aggressività diversa, al di là dei difensori se non si aggredisce alto poi è normale che vadano in difficoltà. Ma non accetto questo tipo di atteggiamenti e per questo motivo abbiamo deciso di toglierci la libertà con un ritiro punitivo che ci auto-attribuiamo. Sinceramente oggi, anche se non mi piace dirlo, un po’ mi vergogno“.
Sui tifosi andati via a fine primo tempo: “Capisco, oggi non mi sento di andare oltre alle scuse e altri tipi di pensieri perchè ovviamente mi rattrista vedere i tifosi della propria squadra lasciare lo stadio, dobbiamo essere noi con l’atteggiamento a lavorare per tornare quelli che eravamo, perchè l’Hellas senza i propri tifosi non è niente, penso però che abbiamo le capacità per ricucire questa piccola ferita, bisogna mettersi sotto da subito e lavorare concretamente per farlo, è qualcosa che deve partire dallo stomaco, dalle viscere“.
Sul cambio di modulo: “Se avessimo preso gli stessi goal con la difesa a 4 forse avremmo fatto altri discorsi, i numeri sono impietosi e quand’è così si cerca una soluzione, oggi Coppola era fuori, Ghilardi tornava dall’Under 21 e Dawidowicz non aveva la gamba per coprire abbastanza campo. Poi si entra in situazioni di reparto ma anche individuali sbagliate. Diciamo che la tattica serve per mascherare un po’ i difetti ma il problema è che noi non possiamo scoprire questa difesa e avere la palla sempre sotto pressione“.
Sulla società: “Ora non riesco a pensare a me stesso, se la società mi darà fiducia lo vedremo nei prossimi giorni. Io sono il primo responsabile e non posso abbandonare la barca, le dimissioni sarebbero una scelta irrispettosa verso i ragazzi ma soprattutto verso me stesso. Ho parlato fin dall’inizio di una base umilissima fin dalla sconfitta in Coppa Italia dopo la quale sono arrivati 12 punti, ci sono state prestazioni buone ma troppi alti e bassi psicologici, però rimango convinto che io posso salvare questa squadra anche se oggi sono indifendibile“.
Serie A
Genoa: da Gilardino a Vieira, il Grifone è tornato a volare
Il Genoa conquista un solo punto nel match casalingo contro il Torino, ma è il quinto risultato utile consecutivo. Il grifone si allontana dalla zona salvezza.
Dopo un inizio di stagione turbolento da un punto di vista societario e tempestato dai continui infortuni, la situazione in casa Genoa sembra essersi tranquillizzata. Anche favorita da un calendario piuttosto agevole, nelle ultime 5 partite di campionato la squadra rossoblu ha conquistato 2 vittorie contro Parma e Udinese e 3 pareggi, per un totale di 9 punti complessivi: più della metà di quelli fatti nelle precedenti 10 giornate.
Genoa, il passaggio del testimone tra Gilardino e Vieira
Gilardino nella scorsa stagione ha fatto un grande lavoro con la squadra rossoblu, portandola ad una salvezza anticipata e tranquilla e posizionandosi a metà classifica. Nel mercato di quest’estate il tecnico è stato privato di 3 giocatori che rappresentavano la colonna portante di questa squadra e che nella scorsa stagione avevano fatto la differenza: Martinez, Gudmundsson, Retegui.
A queste dolorose cessioni bisogna anche aggiungere i continui e frequenti infortuni, come quelli di: Malinovsky, Messias, Bani, Frendrup o Gollini. In queste condizioni il tecnico non è riuscito a portare risultati positivi ed è stato esonerato proprio nel momento in cui le prestazioni della squadra erano in crescita.
A Gilardino è subentrato Patrick Vieira, infiltratosi nel mondo Genoa tra la perplessità generale. Il tecnico francese ha dato fin da subito la sua impronta di gioco, passando ad una difesa a quattro che sta portando i suoi frutti: già 2 porte inviolate nelle 3 partite disputate. Con questa andatura la squadra rossoblu non dovrebbe avere problemi a salvarsi e sta proponendo anche un buon livello di calcio.
Serie A
Juventus, Gallo: “Solo la forza di volontà ha permesso il recupero”
Su Bianconeranews Pasquale Gallo ha analizzato l’attuale momento della Juventus, anche alla luce dell’infortunio di Cambiaso di ieri sera.
La Juventus ha da gestire un problema sul piano indisponibilità. È quello che fa notare Pasquale Gallo, il quale analizza la partita Juventus-Bologna e la situazione infermeria nella prospettiva della prossima sfida contro il Manchester City.
A metterci il carico da novanta, l’ultimo infortunio che ha colpito i bianconeri: quello alla caviglia di Antonio Cambiaso. Un giocatore che, scrive Gallo “aveva sempre coperto più ruoli dando una mano concreta e decisiva a tutta la squadra”.
Gallo, però, mette in evidenza la qualità mentale della Juventus: “Solo la forza di volontà di tutti ha permesso il recupero di ben due gol”.
La situazione è tale che, per Gallo, “ad oggi un ulteriore pareggio col City io lo firmerei demandando alle due gare a Bruges e col Benfica la possibilità di qualificazione”.
In altre parole: Motta, hai un problema.
Serie A
Hellas Verona-Empoli, le ultimissime sulle formazioni
Hellas Verona-Empoli si affronteranno oggi, alle ore 15, per la quindicesima giornata del campionato di serie A. La partita sarà la sola in programma nella fascia pomeridiana.
La domenica di serie A, dopo il lunch match, proseguirà con Hellas Verona-Empoli, in programma alle ore 15.
Tra le mura del Bentegodi, va in scena una partita fondamentale per entrambe le formazioni, desiderose di incamerare preziosi punti salvezza.
Sarà vietato sbagliare soprattutto per i gialloblù di casa, con Paolo Zanetti fortemente a rischio esonero in caso di nuova sconfitta.
Gli azzurri allenati da Roberto D’Aversa, invece, vogliono rispondere subito sul campo dopo il 3-0 subito a San Siro contro il Milan.
Le probabili formazioni
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Bradaric; Belahyane, Serdar; Suslov, Kastanos, Lazovic; Tengstedt. All. Zanetti.
Empoli (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Anjorin, Pezzella; Esposito, Maleh; Pellegri. All. D’Aversa.
Squadra arbitrale
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Assistenti: Scatragli di Arezzo e Moro di Schio
Quarto ufficiale: Cosso di Reggio Calabria
Var: Marini di Roma 1
AVar: Paganessi di Bergamo
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