Serie A
Donnarumma amaro: “Il Milan mi ha liquidato così…”
Donnarumma si confessa alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola con alcuni retroscena interessanti sull’addio al Milan la scorsa estate.
Gigio Donnarumma: l’addio a parametro zero in estate al PSG in estate è stato un colpo duro per i tifosi rossoneri, che si eranoa abituati a questo ragazzone delle giovanili diventato poi fenomeno e anche capitano con la maglia da titolare sin da giovanissimo. Un tira e molla sul rinnovo contrattuale che ha portato poi la dirigenza rossonera a fare una scelta precisa: non assecondare l’esose richieste di Raiola e lasciarlo partire a parametro zero.
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Donnarumma, alcuni passi dell’intervista sulla Rosea

Sull’addio al Milan: «Dopo tanti anni non è mai facile separarsi da una realtà come il Milan. Al Milan sono cresciuto come uomo e giocatore. Non posso che ringraziare il club per tutto quello che ha fatto per me. Anche i tifosi mi hanno sempre trattato bene. A Milano mi sono sempre sentito a casa. Poi però si sa come sono andate le cose. Tutti magari danno tutta la colpa a me, senza però guardare cos’è successo dall’altra parte. Diciamo in sintesi che l’ultima telefonata da parte del club è stata per comunicarmi che avevano preso un altro portiere. Quindi è finita così».
Perché proprio al PSG? «Credo che il Psg sia sempre stato nel mio destino. Mi seguivano da anni e mi hanno sempre fatto sentire il loro interesse. Quindi doveva andare così. Sia il presidente Al Khelaifi che il direttore sportivo Leonardo non solo mi hanno fatto capire che mi volevano davvero, ma ogni giorno mi fanno sentire la loro vicinanza. Sono molto contento e orgoglioso di stare qui.
La squadra mi ha accolto bene fin dall’inizio, facendomi subito sentire uno di loro. Mi sono ambientato alla grande, ho già trovato casa e qualche amico. E poi anche Marco Verratti mi aveva parlato bene dell’ambiente prima che arrivassi. Lavoro ogni giorno pure con Gianluca Spinelli dello staff tecnico. Insomma, anche se all’inizio non è stato tutto semplice, adesso qui mi sento a casa».
Sul suo erede Magnan al Milan...«Lo seguo con attenzione e finora mi ha fatto una bella impressione. Gli faccio i complimenti per quello che sta facendo e per come sta aiutando il Milan. Sono contento per lui e per la grandissima stagione che stanno facendo tutti i ragazzi».
Serie A
Roma-Como, le formazioni ufficiali
La 15° giornata di Serie A si chiude questa sera all’Olimpico con la sfida tra Roma e Como. Di seguito le scelte ufficiali di Gasperini e Fabregas.
Roma e Como si apprestano a chiudere la 15° giornata di Serie A. All’Olimpico va in scena un vero e proprio scontro diretto per il 4° posto, che promette gol e spettacolo, tra due squadre abituate ad un gioco propositivo. I giallorossi hanno la grande occasione di riavvicinarsi alla vetta della classifica, e di ristabilire 4 lunghezze di vantaggio sulla Juventus prima dello scontro diretto di Torino in programma nel prossimo turno. Dopo aver ritrovato il successo in Europa League, la squadra di Gasperini vuole interrompere la serie di sconfitte consecutive in Serie A.
Dall’altra parte c’è il Como di Fabregas, che vuole riscattarsi dopo la pesante sconfitta di San Siro contro l’Inter. I lariani hanno la grande chance, in caso di vittoria, di entrare per la prima volta tra le prime 4° della classifica, scavalcando in un colpo solo Juve e Bologna. Di seguito le scelte iniziali dei due allenatori per la gara delle 20:45.
Roma-Como, le formazioni ufficiali
Roma (3-4-2-1):
Como (4-2-3-1):
Serie A
Juventus, gerarchie in attacco stravolte? Openda da la svolta
La Juventus batte il Bologna in uno scontro diretto per la zona Champions League. Decisivo l’ingresso in campo di Loic Openda al posto di Jonathan David: il belga può prendersi l’attacco bianconero?
La trasferta dell’Dall’Ara restituisce al campionato un’altra Juventus. La vittoria in casa del Bologna, ottenuta grazie al decisivo impatto dei cambi, da forza al lavoro di Luciano Spalletti e rilancia le ambizioni dei bianconeri. In attesa della gara tra Roma e Como, la Juve torna prepotentemente in corsa per la zona Champions League, ad una settimana dallo scontro diretto con i giallorossi.
Tante note positive nella serata di ieri per i tifosi della Juventus: ad una settimana dalla brutta sconfitta di Napoli, la squadra di Spalletti ha mostrato carattere, gioco in casa di un avversario ostico come il Bologna. Inoltre c’è da registrare il ritorno in campo di Bremer, il gol di Cabal e l’ottimo secondo tempo di Loic Openda.
Juventus, grande prova di Openda

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’attaccante belga, arrivato in estate dal Lipsia, ha mostrato pienamente per la prima volta dal suo arrivo le sue qualità. Entrato in campo al posto di un impalpabile David, Openda ha dato un’importantissimo contributo al match. Ha approcciato in maniera viva già dai primi palloni toccati, il belga è stato decisivo nell’episodio che ha definitivamente cambiato l’inerzia della gara, portandola a favore dei bianconeri. Il numero 20 bianconero ha sfruttato la sua capacità di attaccare la profondità, prendendo ottimamente posizione e costringendo Heggem a spendere il fallo da ultimo uomo, e a prendersi l’espulsione. Da lì la Juventus ha poi trovato il gol del definitivo 1-0 su calcio d’angolo.
Una giocata importante, che gli ha dato fiducia anche nel resto della gara. Openda ha avuto anche per 2 volte l’occasione per trovare il gol del raddoppio, e siglare la sua prima rete in Serie A, ma ha trovato due interventi perfetti di Ravaglia. Risposta importante per un giocatore che aveva fin qui deluso molto. In assenza di Vlahovic, che ne avrà ancora per molto, che possa aver scavalcato David nelle gerarchie?
Serie A
Genoa, finisce la striscia positiva dopo oltre un mese
Il Genoa non è riuscito a fermare l’Inter ed è ha incassato la prima sconfitta, Coppa Italia esclusa, da quando De Rossi siede sulla panchina.
Niente da fare per il Grifone che al Ferraris contro la squadra di Chivu offre una grande prestazione che però non restituisce punti. La testa è già al match con l’Atalanta, sempre in casa.
Genoa, con De Rossi è la strada giusta: a testa alta anche con l’Inter
L’avvento del nuovo tecnico sulla panchina rossoblu ha portato una ventata d’aria fresca a tutto l’ambiente. La società ha capito che era arrivato il momento di cambiare e mai scelta fu più azzeccata. Il Genoa sembra rinato e i risultati ne sono la dimostrazione.
Prima dell’arrivo di De Rossi, il Grifone occupava l’ultima posizione in classifica con 3 punti in 9 giornata. La sconfitta interna contro la Cremonese è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, da quel momento in poi il vento è cambiato.
Prima la vittoria in casa del Sassuolo con il duo Murgita-Criscito all’ultimo secondo, poi una serie di quattro risultati utili consecutivi (2 vittorie e 2 pareggi) contro Fiorentina, Cagliari, Hellas Verona e Udinese. Dal punto di vista del gioco, l’ex Roma non ha voluto stravolgere più di tanto rispetto quanto fatto fino al momento del suo insediamento, tuttavia l’impronta tattica ha subito dei leggeri cambiamenti e alcuni singoli stanno mostrando tutto il loro potenziale.
Colombo ha ritrovato gol e assist, Leali continua a difendere i pali in modo intelligente ed efficace, a centrocampo Norton-Cuffy sta imparando a gestire fase offensiva e difensiva. La produzione di occasioni è aumentata ma anche se la sconfitta con l’Inter era attesa (per certi versi) e la squadra è comunque uscita tra gli applausi, la vittoria in coda dell’Hellas Verona ha riaperto prepotentemente la lotta alla salvezza.
Ora infatti sono solo due i punti di vantaggio sulla zona retrocessione e il calendario adesso vede tre impegni molto complicati (Atalanta, Roma e Milan) con in mezzo lo scontro diretto col Pisa.
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