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All Eyes On Me – il focus sul 20° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della ventesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ventesimo turno: passa l’Aston Villa con il brivido, vincono ancora Liverpool e City. Cade nuovamente l’Arsenal.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 4-2 NEWCASTLE (49′, 86′ (rig.) Salah, 54′ Isak, 74′ Jones, 78′ Gakpo, 81′ Botman)

Spettacolo e continua girandola di emozioni ad Anfield dove i padroni di casa si impongono per 4-2, risultato stretto considerati i 34 tiri di cui 15 in porta effettuati, su un Newcastle per nulla in grado di contenere la furia offensiva avversaria.

Il primo tempo termina inspiegabilmente 0-0 complice il rigore parato da Dubravka a Salah, a cui fanno da contorno moltissime opportunità fallite dal Liverpool con Luis Diaz, Nunez, davvero in serata no in termini realizzativi, e AlexanderArnold, anche per merito dell’estremo difensore slovacco. A sublimazione di questo ritmo incessante arrivano due reti, una per parte, annullate a Luis Diaz e Burn per fuorigioco.

L’enorme mole produttiva del Liverpool si trasforma finalmente in gol ad inizio ripresa con Salah che capitalizza la manovra costruita e rifinita dai suoi partner Luis Diaz e Nunez. Nemmeno il tempo di metabolizzare lo svantaggio e i Magpies pervengono al pareggio con Isak, imbeccato dal filtrante di Gordon, che non sbaglia a tu per tu con Alisson portandosi a quota nove nella classifica marcatori.

Dall’1-1 in poi il match si trasforma in un vero e proprio assedio dei Reds che assaltano la porta di Dubravka, miracoloso in quattro circostanze su Nunez, Jones, Szoboszlai e nuovamente Salah. La fortezza bianconera crolla al 74′, minuto in cui l’undici di Klopp arriva praticamente dentro la porta con tre tocchi di prima: SalahDiogo JotaJones, al primo centro in campionato. La distanza in termini di risultato si fa ancora più ampia quattro giri d’orologio dopo quando Gakpo con un sinistro sbilenco da centro area prende in controtempo Dubravka tramutando in gol lo splendido assist d’esterno di Salah.

La formazione di Howe prova a dare un altro taglio prospettico diverso al finale con la realizzazione aerea di Botman sul corner di Longstaff, ma appena dopo appena due minuti il rientrante Mac Allister pesca sulla linea dell’offside Diogo Jota, atterrato da Dubravka in area. Questa volta Salah non sbaglia dal dischetto chiudendo definitivamente la sfida, agganciando Haaland in vetta alla graduatoria cannonieri a quota quattordici e tagliando il traguardo delle 150 realizzazioni nella massima serie inglese.

I Reds allungano a +5 sull’Arsenal e mantengono le distanze dalle inseguitrici Aston Villa e Manchester City, dimostrandosi ancora una volta inaffrontabili tra le mura amiche, luogo in cui erano maturati due pareggi nelle ultime due uscite, anche in quel caso piuttosto stretti, proprio contro i Gunners ed il Manchester United.

I Magpies incassano, invece, la nona sconfitta in campionato, la settima in trasferta. I soli cinque punti raccolti in trasferta fin qui li rendono la squadra con il peggior rendimento esterno dopo lo Sheffield United. Howe avrà da lavorare.

ASTON VILLA 3-2 BURNLEY (28′ Bailey, 30′ Amdouni, 42′ Diaby, 71′ Foster, 89′ (rig.) Douglas Luiz)

Chiude al meglio il 2023 l’Aston Villa riscattando i passi falsi con Sheffield United e Manchester United superando un Burnley duro a morire. La squadra di Emery ottiene il successo numero 26 nell’anno solare: record nella storia del club.

Il ritmo impresso dai Villans è tambureggiante sin dalle prime battute ed il vantaggio arriva poco prima della mezz’ora con il mancino sotto la traversa di Bailey, sesto gol in campionato, sul suggerimento di Watkins. Lo stesso centravanti inglese, dopo il pareggio firmato Amdouni sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti, lavora meravigliosamente il pallone in area riciclandolo per Diaby che non sbaglia da due passi mettendo a referto il quarto centro in campionato.

La ripresa si apre con il doppio giallo incassato da Berge per una trattenuta su Douglas Luiz, episodio che rincara ancora di più la differenza di potenziale tra le due squadre, con i padroni di casa che sprecano l’impossibile davanti a Trafford prima con McGinn e successivamente con Diaby e Ramsey. A venti dalla fine arriva come un fulmine a ciel sereno il 2-2 di Foster che prende il tempo a Diego Carlos, perennemente in difficoltà, e sorprende Martinez sul primo palo: lo spettro dell’ultima gara interna con lo Sheffield inizia ad aleggiare sul Villa Park.

A togliere le castagne dal fuoco per i rossi di Birmingham ci pensa di nuovo Bailey che, partito in una repentina fuga sulla sinistra, provoca il tocco di Aaron Ramsey su Duran nel cuore dell’area. Il direttore di gara Attwell assegna il penalty trasformato con l’ausilio della traversa da Douglas Luiz che fa cinque su cinque dal dischetto in stagione e regala tre punti vitali ai suoi.

Nonostante una prova generosa i Clarets incassano la quindicesima sconfitta in campionato e restano ancorati al penultimo posto. La prossima gara contro il Luton rischia di essere già decisiva.

MANCHESTER CITY 2-0 SHEFFIELD UNITED (14′ Rodri, 61′ J. Alvarez)

Tutto come da copione all’Etihad Stadium dove il Manchester City torna a vincere dopo un mese e mezzo (tre pareggi nel parziale con Liverpool, Tottenham e Crystal Palace) chiudendo al meglio il miglior anno della propria storia.

In seguito all’esposizione dei cinque trofei conquistati nel 2023 i Citizens mettono subito in apprensione Foderingham con il diagonale di poco largo di Julian Alvarez ed il tentativo fallito da distanza ravvicinata da parte di Bernardo Silva. Il risultato si sblocca al quarto d’ora con Rodri che ruba palla a metà campo e arriva indisturbato al limite dell’area, posizione da cui piazza il pallone nell’angolino con un esterno-punta, siglando il primo gol casalingo in campionato e bissando la rete decisiva della gara d’andata.

Dopo lo svantaggio lo Sheffield prova a scuotersi, ma riesce a farsi vivo dalle parti di Ederson solamente alla mezz’ora con il doppio tentativo di Osula neutralizzato prima da Akanji e poi proprio dal portiere brasiliano. Dopo diversi minuti in gestione la formazione di Guardiola entra maggiormente determinata nella ripresa e, successivamente all’occasione mancata da Foden, trova il raddoppio con Julian Alvarez, sesto timbro in questa Premier, che deve solamente spingere in porta l’assist proprio del ragazzo di Stockport, a sua volta servito dallo splendido filtrante del 2003 Oscar Bobb.

Gli Sky Blues bissano, dunque, il successo esterno sul campo dell’Everton ottenuto nel “Boxing Day” riaffermando la propria candidatura al titolo dopo un periodo difficile in termini di risultati, con la speranza di recuperare Haaland e Doku già nella prima gara del 2024, dopo aver riabbracciato De Bruyne dopo quattro mesi. Le Blades restano, invece, a nove punti complicando ulteriormente il cammino verso la salvezza.

FULHAM 2-1 ARSENAL (5′ Saka, 29′ R. Jimenez, 59′ Decordova-Reid)

Secondo stop di fila per l’Arsenal che capitola anche a Craven Cottage dopo lo 0-2 incassato nell’altro derby contro il West Ham.

Nonostante tutto l’ultima gara del 2023 inizia bene per i Gunners che si portano in avanti dopo appena cinque giri di lancetta con il sesto gol in campionato di Saka, bravo a sfruttare la corta respinta dell’ex di turno Leno sulla conclusione di Martinelli. Il vantaggio non porta, però, benefici all’undici di Arteta, anzi scuote un Fulham alla ricerca del riscatto dopo tre ko di fila senza reti all’attivo.

La prima scossa arriva con il destro di Raul Jimenez da centro area bloccato da Raya e trova continuità con la conclusione a giro dell’altro ex Willian che sibila alla sinistra del portiere spagnolo. L’1-1, a sublimazione del predominio mostrato, arriva al 29′ e porta la firma proprio del “mexican striker”, al rientro dopo due giornate di squalifica, che trafigge Raya con il piattone destro sul cross teso di Cairney. Nel finale di tempo l’Arsenal torna a farsi vivo con il diagonale di poco largo di Martinelli.

L’equilibrio della ripresa viene spezzato al quarto d’ora con DecordovaReid, il più lesto ad arrivare sul pallone reso vagante dal colpo di testa di Palhinha da corner, deviato da Rice. Il giamaicano spinge in porta il pallone da distanza ravvicinata e si porta a quota quattro nella classifica marcatori. La risposta dei Gunners è affidata al mancino alto di Saka da posizione favorevole ed alla mancata correzione sotto porta di Gabriel sul traversone di Trossard. Nel recupero i Cottagers legittimano il vantaggio con la traversa colpita da Andreas Pereira su calcio di punizione.

L’undici di Marco Silva ritrova, dunque, Raul Jimenez e conseguentemente sorriso e vittoria, condannando la formazione di Arteta alla quarta sconfitta in questa Premier che coincide con l’aggancio in classifica del Manchester City.

TOTTENHAM 3-1 BOURNEMOUTH (9′ Sarr, 71′ Son, 80′ Richarlison, 84′ Scott)

Rialza la testa il Tottenham dopo il 4-2 incassato dal Brighton nel Boxing Day rifilando un tris al comunque positivo Bournemouth che gli consente di avvicinarsi sensibilmente alla zona Champions.

Gli Spurs indirizzano la gara nei primi dieci minuti grazie al diagonale da fuori di Sarr, secondo centro in campionato, scaturito da un errore di Neto nel rinvio con i piedi. Proprio il senegalese si vede costretto ad abbandonare il campo in virtù di un problema muscolare che potrebbe costringerlo a saltare anche la Coppa d’Africa, ed il Tottenham sbanda pericolosamente.

L’undici di Postecoglu fa fatica a riassestarsi e concede diverse palle gol alle Cherries, reduci da quattro successi consecutivi, procurate da uno scatenato Sinisterra e non finalizzate da Solanke, complice anche uno straordinario intervento di Vicario. La formazione di casa trova il raddoppio nel miglior momento degli avversari: la combinazione palla dietro-palla avanti tra Bentancur e Lo Celso pesca sulla linea dell’offside lo smarcato Son che incrocia il mancino e trova la dodicesima realizzazione del proprio campionato.

La rete che chiude definitivamente i giochi arriva a dieci dal novantesimo con Richarlison, sei in questa Premier per lui, bravo a prendere il tempo sul primo palo e trasformare in gol il cross teso di Brennan Johnson, schierato dal 1′ vista la squalifica di Kulusevski.

La formazione di Iraola riesce comunque a mettere a referto il gol della bandiera quattro minuti dopo con Scott, prima gioia in carriera, al termine di un’elaborata ed estrosa manovra offensiva. Sempre l’inglese trova la doppietta di testa nel recupero, ma il tutto viene vanificato da una posizione di partenza irregolare.

Il Tottenham rilancia, dunque, la propria candidatura ad un posto Champions ottenendo la quarta vittoria nelle ultime cinque uscite e nel prossimo turno sarà chiamato alla prova di maturità in casa del Manchester United. Il Bournemouth, invece, rallenta la propria rincorsa all’Europa dopo sette risultati utili e nella prossima giornata ospiterà la capolista Liverpool.

WEST HAM 0-0 BRIGHTON

Pareggio senza gol nello scontro diretto in zona Europa League. Ad uscire dal London Stadium con maggiori rimpianti è il Brighton che nonostante il primo clean sheet ottenuto in campionato ed i 22 tiri complessivi effettuati torna a casa con un solo punto.

Il primo squillo della gara, però, è del West Ham con WardProwse che vede stopparsi la conclusione ravvicinata da Steele sul cross del rientrante Pablo Fornals, schierato per l’occasione al posto dell’assente Kudus. La risposta dei Seagulls arriva qualche minuto dopo con Hinshelwood e Gross, vicini al vantaggio con due colpi di testa che sfiorano il palo.

Nonostante le importanti defezioni di Adingra e Mitoma ed il conseguente nuovo assetto con Joao Pedro e Welbeck come terminali offensivi, la formazione di De Zerbi gestisce la palla con costanza e si presenta dalle parti di Areola con continuità: prima il brasiliano conclude centralmente una splendida azione personale, poi l’inglese non inquadra la porta davvero di un soffio. L’unico acuto offensivo degli Hammers nella ripresa è targato Soucek che sotto porta non riesce a correggere la palla vagante.

Nel prossimo turno il West Ham andrà sul campo dell’ultima della graduatoria Sheffield United, mentre il Brighton ospiterà il Wolverhampton.

NOTTINGHAM FOREST 2-1 MANCHESTER UNITED (64′ Dominguez, 78′ Rashford, 82′ Gibbs-White)

Seconda vittoria nelle prime tre uscite sulla panchina del Nottingham per Nuno Espirito Santo. Anche questa volta la vittima è illustre: dopo i tre gol rifilati a domicilio al Newcastle nell’ultimo turno, il Forest si impone anche sul Manchester United.

Nella prima frazione accade poco o nulla, solamente i padroni di casa riescono a farsi notare con due sporadici tentativi di Wood ed Elanga, ex di turno, che per poco non provoca l’autorete di Varane. Nella ripresa è Dalot a suonare la sveglia per i Red Devils con un destro da fuori area che si infrange sul palo, ma a mettere la freccia sono i padroni di casa con il piattone destro dell’ex Bologna Nico Dominguez, bravo a sfruttare il suggerimento centrale di Montiel, trovando la seconda gioia personale in campionato dopo quella del 1 ottobre contro il Brentford.

Ten Hag perde per infortunio Antony ed inserisce l’ex Atalanta Amad Diallo, ma per pervenire all’1-1 deve affidarsi ancora una volta a Garnacho, reduce dalla doppietta nella rimonta ai danni dell’Aston Villa, che legge in anticipo il rinvio corto di Turner e spiana la strada al destro piazzato di Rashford, a secco dal 26 novembre e su azione addirittura dal 3 settembre.

Nel momento di maggior pressione dei rossi di Manchester arriva, però, la stoccata del Forest: tutto parte dalla parata di Turner sul tentativo da fuori di Eriksen che innesca una ripartenza guidata da Yates, rifinita da Elanga e finalizzata da GibbsWhite con una rete molto simile a quella dell’1-0 che punisce uno United spaccato in due nell’occasione. Nel finale c’è ancora spazio per gli squilli di Bruno Fernandes e Amad Diallo, ma entrambe vengono sventati da Turner.

Con questi tre punti il Nottingham scavalca il Brentford e si porta al quindicesimo posto, allungando a +5 sulla zona retrocessione. I Red Devils escono sconfitti per la nona volta in questo campionato e vedono allontanarsi sempre di più il quarto posto.

LUTON 2-3 CHELSEA (12′, 70′ Palmer, 37′ Madueke, 80′ Barkley, 87′ Adebayo)

Il Chelsea espugna il sempre ostico Kenilworth Road nel segno di Cole Palmer e resta in scia della zona Europa League dando continuità alla vittoria strappata in extremis contro il Crystal Palace nella giornata precedente.

I Blues sorprendono il Luton, reduce per la prima volta nella propria storia da due vittorie consecutive nella massima serie, con un approccio veemente che produce due importanti occasioni non sfruttate a dovere da Gallagher e Jackson. Proprio sugli sviluppi del tiro del senegalese arriva il grossolano errore di Mengi che nel tentativo di liberare l’area di rigore consegna la sfera a Palmer che incrocia dal limite dell’area e scrive lo 0-1 sul tabellone luminoso.

Lo 0-1 si trasforma in 0-2 al 37′ grazie all’ennesima iniziativa di Palmer che mette in moto Madueke il cui destro va ad infilarsi sotto la traversa dopo un paio di finte disorientanti, rendendo vano il tentativo di intervento di Kaminski. L’ex Psv mette, così, a referto il secondo centro consecutivo dopo il rigore decisivo guadagnato e realizzato contro le Eagles.

La ripresa si apre con lo stesso refrain con cui si era chiusa la prima frazione: Palmer fa il bello ed il cattivo tempo prima ritagliandosi un’opportunità per lo 0-3 e successivamente concretizzando il tris dei suoi mettendo in porta l’assist di Jackson dopo aver superato Kaminski con un tocco di suola illuminante.

Con il risultato apparentemente in ghiaccio la formazione di Pochettino abbassa la guardia e alla distanza escono fuori gli Hatters. Il primo campanello d’allarme per i blu di Londra arriva al 76′ con la rete annullata ad Adebayo per fuorigioco, mentre il secondo ed il terzo coincidono con le due reti che riaprono la sfida. Barkley, ex di turno, sigla l’1-3 con un colpo di testa sul corner calciato da Doughty e nuovamente Adebayo spinge dentro il 2-3 vanificando la super parata di Petrovic sull’iniziativa aerea di Doughty.

Nel finale solo tanta paura per il Chelsea che riesce comunque ad incamerare i tre punti portandosi a -3 dal Manchester United. Il Luton esce a testa alta ma con nulla tra le mani, ma la distanza di un punto dall’Everton quartultimo resta invariata.

WOLVERHAMPTON 3-0 EVERTON (25′ Kilman, 53′ M. Cunha, 61′ Dawson)

Terza vittoria consecutiva per il Wolverhampton che sale a quota 28 punti insidiando la zona Europa. Terzo stop di fila, invece, per l’Everton dopo i quattro successi ottenuti nelle prime quattro partite di dicembre. I Toffees restano a +1 sul terzultimo posto.

I Wolves mettono in discesa la gara già nel primo tempo con l’acuto di capitan Kilman, il più lesto a ribadire in rete la corta respinta di Pickford sul colpo di testa di Dawson da corner. L’undici di Dyche si fa vivo dalle parti di José solamente una volta con CalvertLewin che da posizione defilata calcia largo.

La ripresa è un monologo dei lupi d’oltremanica che raddoppiano con Matheus Cunha che fa sei in questo campionato sfruttando l’assist al bacio di Hwang HeeChan, e triplicano le marcature con Dawson, a secco dallo scorso febbraio. L’Everton torna a battere un colpo a metà tempo con il palo colpito da McNeil, ma resta un tentativo sporadico, considerate le altre tre nitide palle gol create e sprecate dai padroni di casa.

Nel prossimo turno il Wolverhampton volerà a Brighton per dar vita ad una sfida che testerà le reali velleità europee di entrambe, mentre l’Everton sarà chiamato a fare punti in casa contro il temibile Aston Villa di Emery.

CRYSTAL PALACE 3-1 BRENTFORD (2′ Lewis-Potter, 14′, 58′ Olise, 39′ Eze)

Torna a vincere dopo un mese e mezzo il Crystal Palace scacciando, almeno per il momento, lo spettro zona retrocessione stanziandosi a +6 sul Luton terzultimo. Quinta sconfitta consecutiva, invece, per il Brentford, ancora orfano di Mbeumo e Toney, in netta involuzione rispetto allo scorso anno e seriamente invischiato nella lotta salvezza.

Il match si apre con il lampo di LewisPotter, unica punta a disposizione di Frank oltre Wissa, che aggredisce il cross di Roerslev, a sua volta innescato dal tacco di Jensen, punendo Henderson con un mancino al volo di pregevole fattura, siglando il secondo gol nelle ultime tre uscite che sembra agevolare il compito alle Bees.

Sembra, appunto, perché al quarto d’ora le Eagles livellano la sfida con Olise che mette in porta il traversone di Ayew coordinandosi da campione. Al 39′, invece, è l’altro elemento dotato di maggior talento nella rosa di Hodgson, Eze, a ribaltare il risultato con un mancino in diagonale che supera Flekken. Il 10 era a secco su azione dal 3 settembre.

I padroni di casa si mettono a distanza di sicurezza al 58′ ancora con Olise, nuovamente superlativo nel seminare il panico con una serpentina delle sue e poi piazzare il sinistro sul palo lungo, mettendo a segno il quinto centro in campionato. Gli ospiti rispondono col il doppio tentativo di Maupay, fermato prima dalla traversa e poi da Henderson, ma non basta per riaprire la partita.

Nella prossima giornata il Crystal Palace farà visita all’Arsenal, mentre il Brentford ospiterà il Nottingham Forest in un vero e proprio scontro diretto.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

45 20 13 6 1 43:18 +25
2

Aston Villa

42 20 13 3 4 43:27 +16
3

Manchester City*

40 19 12 4 3 45:21 +24
4

Arsenal

40 20 12 4 4 37:20 +17
5

Tottenham

39 20 12 3 5 42:29 +13
6

West Ham

34 20 10 4 6 33:30 +3
7

Brighton

31 20 8 7 5 38:33 +5
8

Manchester United

31 20 10 1 9 22:27  -5
9  Newcastle 29 20 9 2 9 39:29 +10
10 Chelsea 28 20 8 4 8 34:31 +3
11 Wolverhampton 28 20 8 4 8 30:31 -1
12

Bournemouth*

25 19 7 4 8 28:35 -7
13

Fulham

24 20 7 3 10 28:35 -7
14

Crystal Palace

21 20 5 6 9 22:29 -7
15

Nottingham Forest

20 20 5 5 10 24:35 -11
16

Brentford*

19 19 5 4 10 26:31 -5
17

Everton

16 20 8 2 10 24:28 -4
18

Luton Town*

15 19 4 3 12 23:37 -14
19

Burnley

11 20 3 2 15 20:41 -21
20

Sheffield United

9 20 2 3 15 15:49 -34

– Everton 10 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 13 gennaio

Chelsea 13:30 Fulham

Newcastle 18:30 Manchester City

Domenica 14 gennaio

Everton 15:00 Aston Villa

Manchester United 17:30 Tottenham

Lunedì 15 gennaio 

Burnley 20:45 Luton

Sabato 20 gennaio

Arsenal 13:30 Crystal Palace

Brentford 18:30 Nottingham Forest

Domenica 21 gennaio

Sheffield United 15:00 West Ham

Bournemouth 17:30 Liverpool

Lunedì 22 gennaio

Brighton 20:45 Wolverhampton

Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 36° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentaseiesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentaseiesimo turno: Arsenal sul velluto, cinquina City. Scatto salvezza del Forest.

All Eyes On Me

ARSENAL 3-0 BOURNEMOUTH (45′ (rig.) Saka, 70′ Trossard, 97′ Rice)

Gara senza storia all’Emirates dove l’Arsenal si sbarazza facilmente dell’insidioso, quantomeno sulla carta, Bournemouth, reduce da due successi di fila senza incassare reti.

I Gunners, invece, allungano la loro striscia di successi a quota quattro con annesso terzo clean sheet, incrementando ulteriormente la differenza reti, primo parametro da prendere in considerazione in caso di arrivo a pari punti con il Manchester City al termine del campionato. Il dominio dell’undici di Arteta appare evidente sin dalle prime battute, con Travers costretto a superarsi in un paio di occasioni, ma poi principale responsabile dell’assegnazione del calcio di rigore che sblocca il match per un fallo ai danni di Havertz lanciato a rete. Penalty poi trasformato da Saka che fa sei su sei dal dischetto e sedici nel torneo.

Nella ripresa ci pensano Trossard, al terzo centro nelle ultime quattro, e Rice, migliore in campo e a secco dallo scorso 9 marzo, a chiudere definitivamente i giochi tra il 70′ ed il 97′, assicurando all’Arsenal la ventiseiesima vittoria su trentasei match disputati che coincide con il mantenimento della prima posizione in classifica.

Nel prossimo turno i londinesi voleranno ad Old Trafford, mentre le Cherries, al nono ko esterno sui quattordici totali, dicono ufficialmente addio alle proprie chances europee.

MANCHESTER CITY 5-1 WOLVERHAMPTON (12′ (rig.), 35′, 48’pt (rig.), 54′ Haaland, 53′ Hwang Hee-Chan, 85′ J. Alvarez)

Il Manchester City risponde al tris dell’Arsenal con una sonora cinquina rifilata al Wolverhampton, vendicando il 2-1 dell’andata. Fa festa ancora Guardiola che ottiene la vittoria numero 222 in 301 gare da manager dei Citizens in Premier League, nessuno come lui.

Il tecnico spagnolo può ulteriormente sorridere perché sembra poter tornare a contare sulla miglior versione di Haaland, assoluto protagonista del match. Il norvegese cala il suo primo poker in carriera in campionato, dopo le cinque reti siglate in una singola partita contro il Lipsia nella scorsa Champions League ed il Luton nell’attuale FA Cup, con due rigori nel primo tempo, uno splendido stacco aereo sul cross di Rodri sempre nella prima frazione, ed un altrettanto meraviglioso sinistro a giro all’ingresso dell’area di rigore nella ripresa. Con queste quattro marcature l’ex Borussia Dortmund si porta a quota venticinque in classifica marcatori, allungando a più quattro sull’inseguitore più prossimo Palmer.

Gli altri due sussulti della gara portano la firma di Hwang HeeChan, bravo a sfruttare l’incertezza in uscita di Ederson, e di Julian Alvarez che raggiunge la doppia cifra realizzativa in campionato. Nella prossima giornata gli Sky Blues, ancora padroni del loro destino, faranno visita al Fulham, mentre i Wolves, al terzo stop nelle ultime quattro, ospiteranno il Crystal Palace.

LIVERPOOL 4-2 TOTTENHAM (16′ Salah, 45′ Robertson, 50′ Gakpo, 59′ Elliott, 72′ Richarlison, 77′ Son)

Dopo un aprile piuttosto cupo che ha visto sfumare sia l’obiettivo Europa League che il primo posto in campionato il Liverpool torna a sorridere con un pirotecnico 4-2 rifilato al Tottenham ad Anfield.

I Reds dominano letteralmente i primi sessanta minuti di gioco producendo un enorme quantità di occasioni concretizzandone quattro. A sbloccare il punteggio ci pensa il solito Salah, che torna a segnare su azione in campionato dopo più di un mese, bravo a finalizzare di testa l’assist di Gakpo, mentre il raddoppio è ad opera di Robertson, secondo centro consecutivo, che raccoglie la corta respinta di Vicario sul tentativo ravvicinato dell’attaccante egiziano.

Tra il 50′ ed il 59′ arrivano altri due gol: Gakpo mangia in testa a Romero sul cross di Elliott e fa 3-0, il classe 2003, invece, smarcato ancora da Salah, si inventa un pregevole mancino dalla distanza che si infila all’incrocio dei pali. Con questo assist l’ex Roma diventa il primo calciatore nella storia della Premier a mettere a referto una doppia-doppia in termini di gol ed assist per tre stagioni consecutive.

La reazione d’orgoglio degli Spurs si concretizza negli ultimi venti minuti con Richarlison, che ritrova la rete dopo due mesi, ed il solito Son, che nel finale rischia seriamente di riaprirla sfiorando il 4-3.

La formazione di Klopp blinda, così, il terzo posto prima della trasferta al Villa Park, mentre i ragazzi di Postecoglou, al quarto ko consecutivo, vedono allontanarsi sempre di più l’obiettivo Champions League.

BRIGHTON 1-0 ASTON VILLA (87′ Joao Pedro)

Il Brighton centra un successo che mancava dal 10 marzo in campionato contro il Nottingham, anche in quel caso per 1-0, superando meritatamente un Aston Villa visibilmente scosso dal 2-4 incassato nell’andata delle semifinali di Conference League per mano dell’Olympiacos.

I Seagulls tambureggiano già dai primi minuti con un Adingra davvero incontenibile che prima impensierisce Olsen, e poi smarca Gross a tu per tu con il portiere svedese che riesce ad ipnotizzarlo, ma la stoccata vincente sembra mancare, come troppe volte è capitato in questa stagione.

Stoccata che sembra arrivare a metà ripresa proprio con il centrocampista tedesco che vede, però, annullata la propria rete per un millimetrico fuorigioco sul cross teso di Joao Pedro. Discorso analogo per quanto riguarda il capitano dei Villans McGinn, reo di trovarsi di poco oltre rispetto a Dunk sul tocco di Bailey.

Alla fine l’undici di De Zerbi riesce a passare con il rigore provocato da un fallo di Konsa sull’imprendibile Adingra e ribadito in porta da Joao Pedro, a secco dal 3 febbraio anche per via dell’infortunio patito, dopo la prima respinta di Olsen.

I tre punti, probabilmente, non serviranno al Brighton per tornare in Europa, ma rappresentano comunque una boccata d’ossigeno considerando anche gli ultimi impegni da affrontare con Newcastle, Chelsea e Manchester United. La sconfitta non complica più di tanto, invece, la situazione di classifica della squadra di Emery, ancora a +7 con una partita in più sul quinto posto, a cui basterà una vittoria nelle ultime due per tornare a competere nella più importante competizione continentale.

BURNLEY 1-4 NEWCASTLE (19′ Wilson, 35′ Longstaff, 40′ B. Guimaraes, 55′ Isak, 86′ O’Shea)

Quarto successo nelle ultime cinque con annessi quattordici gol all’attivo per il Newcastle che si conferma il quarto attacco del campionato e rafforza il proprio status di contendente all’Europa.

Tutto troppo facile a Turf Moor per i Magpies che, nonostante concedano una buona opportunità a Bruun Larsen in apertura, chiudono i giochi già nel primo tempo. Apre le danze il tap-in di Wilson che ribadisce in porta la corta respinta di Muric sul destro di Isak, prosegue Longstaff, settimo centro stagionale, che tramuta in gol il cross arretrato di Murphy e sublima il tutto Bruno Guimaraes, terzo acuto nelle ultime cinque, bravo a piazzare sul primo palo l’assist di Gordon.

Ad inizio ripresa, dopo un calcio di rigore fallito, arriva anche lo 0-4 di Isak che si porta a quota venti in classifica marcatori, insidiando il secondo posto occupato da Palmer. L’1-4 di O’Shea nel finale serve solo per le statistiche.

Il Burnley, infatti, vede ampliarsi a cinque punti il distacco dal quartultimo posto e, di conseguenza, incombere su di sé lo spettro della retrocessione, mentre i ragazzi di Howe scopriranno il loro futuro tra due settimane.

CHELSEA 5-0 WEST HAM (15′ Palmer, 30′ Gallagher, 36′ Madueke, 48′, 80′ Jackson)

Il Chelsea vuole crederci fino in fondo: dopo aver sconfitto il Tottenham nella gara di recupero di giovedì la squadra di Pochettino vince, anzi stravince, un altro derby, questa volta contro il West Ham.

Incontenibili i Blues, guidati dal solito Cole Palmer che sblocca il risultato con un piattone mancino potente e preciso da centro area imprendibile per Areola, toccando quota ventuno gol in campionato, e da capitan Gallagher, tre centri e due assist nell’ultimo mese, che lascia impietrito il portiere francese con un ammirevole destro al volo con palla a scendere.

Madueke, anche per lui tre reti nell’ultimo mese, chiude i giochi già al 36′ correggendo in porta l’incornata di Thiago Silva sul corner calciato da Mudryk. Nel secondo tempo trova la gloria anche Nicolas Jackson, a cui la  marcatura doppia gli mancava dalla tripletta al Tottenham dello scorso 6 novembre, che porta le segnature dei padroni di casa a cinque e le proprie a tredici. Per il West Ham ci prova solamente Bowen, costretto ad arrendersi alla sfortuna considerate le tre traverse colpite.

Finale di campionato che si preannuncia incandescente per i blu di Londra, al contrario degli Hammers, le cui vittorie nel 2024 in campionato restano sempre tre a fronte dei diciassette match disputati, i cui gol incassati sono arrivati ad essere addirittura settanta e la cui separazione da Moyes a fine stagione appare inevitabile.

CRYSTAL PALACE 4-0 MANCHESTER UNITED (12′, 66′ Olise, 40′ Mateta, 58′ Mitchell)

Clamoroso e roboante 4-0 a Selhurst Park del Crystal Palace ai danni di un Manchester United praticamente mai sceso in campo.

Il monday night del 36° turno consacra il talento di Michael Olise che con due gol, uno più bello dell’altro, si conferma l’assoluta stella delle Eagles, oltre che un calciatore destinato a palcoscenici decisamente importanti. Sono nove i centri in campionato in appena diciassette presenze (causa infortunio) per il classe 2001 che già in estate potrebbe approdare in un top team.

Ad arrotondare il risultato ci pensano Mitchell, bravo a sfruttare una palla vagante da piazzato, e Mateta, alla quinta rete nelle ultime quattro, che si inventa un coast to coast figlio del suo grande periodo di forma.

La squadra di Ten Hag si fa viva dalle parti di Henderson solamente al quarto d’ora della ripresa con la rete annullata per fuorigioco a Casemiro, davvero troppo poco per una squadra in lotta per un posto in Europa, ora scivolata addirittura in ottava posizione.

Quarto successo nelle ultime cinque per i ragazzi di Glasner che stanno chiudendo alla grande la stagione, mentre per i Red Devils si fa sempre più dura.

BRENTFORD 0-0 FULHAM

Partita avara di emozioni al Brentford Community Stadium tra Brentford e Fulham, due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato.

Nell’altro derby di Londra di giornata le occasioni si condensano quasi tutte nel primo tempo, una per parte: prima Iwobi calcia di poco alto dal limite dell’area e poi Mbeumo colpisce la traversa sugli sviluppi di un’interessante ripartenza da lui condotta. Nella ripresa c’è spazio solamente per la buona opportunità sciupata da posizione favorevole da Raul Jimenez che non riesce a trovare il proprio primo gol nel 2024.

Quarto pareggio nelle ultime sette per le Bees, dunque, mentre è il secondo consecutivo per i Cottagers che restano in tredicesima posizione.

LUTON 1-1 EVERTON (24′ (rig.) Calvert-Lewin, 31′ Adebayo)

Termina in pareggio la gara di apertura della 36° giornata a Kenilworth Road tra Luton ed Everton.

I Toffees partono meglio creando i presupposti per il vantaggio già nei primi dieci minuti di gara con McNeil e Garner poco lucidi nei pressi della porta avversaria. Vantaggio che si concretizza al 24′ con il rigore assegnato dopo revisione al Var da Robinson per una vistosa trattenuta di Mengi ai danni di Branthwaite e trasformato da CalvertLewin, al quarto centro nelle ultime cinque.

Gli Hatters riescono a reagire immediatamente ed a pervenire al pareggio dopo appena sette minuti con il rientrante Adebayo, assente dal 10 febbraio, che addomestica di petto lo spiovente di Sambi Lokonga e scarica in porta un mancino che non lascia scampo a Pickford.

Nella ripresa la squadra di Edwards ci prova, specie nel recupero, prima con Berry e poi con l’ex di turno Barkley, ma anche per via di un pizzico di sfortuna non riesce a portare a casa l’intera posta.

Con questo pari il Luton resta in vita, ma la distanza dal Nottingham quartultimo è ora di tre punti e la salvezza si fa sempre più complicata, mentre l’Everton, assicuratosi già un posto nel prossimo campionato, ottiene il quarto risultato utile consecutivo.

SHEFFIELD UNITED 1-3 NOTTINGHAM FOREST (17′ (rig.) Brereton Diaz, 27′, 65′ Hudson-Odoi, 51′ Yates)

Vittoria di capitale importanza, la prima fuori casa nel 2024, per il Nottingham Forest sul campo del già retrocesso Sheffield United che vale l’allungo a +3 sulla zona rossa.

Le Blades passano al 17′ con il rigore guadagnato e trasformato da Brereton Diaz, ma la squadra di Espirito Santo risponde dopo appena dieci minuti con un favoloso gol di HudsonOdoi che butta giù la porta con un interno destro da fuori area imprendibile per Foderingham.

Il Forest la vince nella ripresa grazie alla prima rete in carriera di Yates in Premier League e al secondo acuto di giornata di HudsonOdoi alla prima doppietta in carriera nel massimo campionato inglese che assicura ai suoi un buon margine di vantaggio sul Luton a due giornate dal termine.

Il Nottingham sarà chiamato a sfruttare questo vantaggio contro Chelsea e Burnley.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal

83 36 26 5 5 88:28 +60
2 Manchester City* 82 35 25 7 3 87:33 +54
3

Liverpool

78 36 23 9 4 81:38 +43
4

Aston Villa

67 36 20 7 9 73:53 +20
5

Tottenham*

60 35 18 6 11 69:58 +11
6

Newcastle*

56 35 17 5 13 78:56 +22
7

Chelsea*

54 35 15 9 11 70:59 +11
8

Manchester United*

54 35 16 6 13 52:55  -3
9 West Ham 49 36 13 10 13 56:70 -14
10 Bournemouth 48 36 13 9 14 52:63 -11
11 Brighton* 47 35 12 11 12 53:57 -4
12

Wolverhampton

46 36 13 7 16 49:60 -11
13

Fulham

44 36 12 8 16 51:55 -4
14

Crystal Palace

43 36 11 10 15 49:57 -8
15

Everton

37 36 12 9 15 38:49 -11
16

Brentford

36 36 9 9 18 52:60 -8
17

Nottingham Forest

29 36 8 9 19 45:63 -18
18

Luton Town

26 36 6 8 22 49:78 -29
19

Burnley

24 36 5 9 22 39:74 -35
20

Sheffield United

16 36 3 7 26 35:100 -65

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 11 maggio

Fulham 13:30 Manchester City

Everton 16:00 Sheffield United

West Ham 16:00 Luton

Bournemouth 16:00 Brentford

Wolverhampton 16:00 Crystal Palace

Tottenham 16:00 Burnley

Newcastle 16:00 Brighton

Nottingham Forest 18:30 Chelsea

Domenica 12 maggio

Manchester United 17:30 Arsenal

Lunedì 13 maggio

Aston Villa 21:00 Liverpool

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Premier League

Manchester United, si riparte da Hojlund per il futuro

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Premier League, Hojlund ai tempi dell'Atalanta

Il Manchester United lavora sodo per tornare sul tetto d’Europa

Chi non ricorda i tempi della squadra guidata da un certo Sir Alex? I campioni che hanno calcato l’Old Trafford sono molti ma nell’era post-Ferguson qualcosa sembra essersi interrotto. Dopo i ventisette anni d’amore l’erede fu David Moyes che, però, durò molto poco nonostante la Supercoppa vinta. Dal 2013 sono solo sei i trofei conquistati dai Red Devils, pochi per un club glorioso come questo. La finale contro i cugini del Manchester City può dare la svolta e può aprire una piccola speranza in ottica futura. In estate è stato acquistato Rasmus Hojlund per 74 milioni di euro.

L’attaccante nato a Copenaghen si è inserito molto bene nella squadra inglese riuscendo a non sentire più di tanto l’impatto con la Premier League. Il contratto scade nel 2028 ma è inserita una clausola di opzione per il rinnovo fino al 2029. In trentotto partite ha segnato 14 gol e dispensato 2 assist, il tutto a 21 anni. Il Manchester United ripartirà proprio da lui con la consapevolezza di aver preso un ipotetico crack per il futuro, con la speranza di tornare sul tetto d’Inghilterra – prima – e d’Europa per tornare ad essere grandi come un tempo.

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Premier League

Lopetegui, niente Milan: è fatta con il West Ham

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Milan, opzione Lopetegui

Julen Lopetegui, stando a quanto riportato oltremanica, avrebbe trovato l’accordo con il West Ham per la prossima stagione.

Lopetegui al West Ham: i dettagli

Julen Lopetegui è pronto a tornare in Inghilterra dopo la fugace esperienza semestrale al Wolverhampton.

E’ infatti di oggi la notizia secondo la quale il tecnico spagnolo avrebbe trovato un accordo per allenare il West Ham nella prossima stagione. Gli hammers saluteranno David Moyes (il cui contratto scadrà il prossimo 30 Giugno) a fine stagione e si sta muovendo oramai da settimane per individuare il profilo del suo successore.

Negli scorsi giorni sembrava fatta per l’arrivo di Ruben Amorim, con tanto di viaggio oltremanica documentato del tecnico portoghese, ma la possibilità di arrivare a un allenatore pluridecorato come l’ex-Real Madrid era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.

L’ostacolo principale nella trattativa che avrebbe dovuto portare l’attuale tecnico dello Sporting Lisbona a Londra sarebbe la presenza nel suo contratto di una clausola rescissoria da 15 milioni di euro.

Troppi per il West Ham, che (come confermato anche da Fabrizio Romano) avrebbe virato su profilo libero da oneri contrattuali. Lopetegui era stato accostato con forza anche al Milan, ma i dubbi in seno alla dirigenza e una protesta incomprensibile da parte della tifoseria hanno spinto il Diavolo a fare un brusco passo indietro.

Amorim, all’indomani del campionato vinto, ha fatto sapere che rimarrà il tecnico dei lusitani anche nella prossima stagione per giocare la Champions League. Invece, per quanto concerne la panchina dei rossoneri, nelle ultime ore è balzato in pole l’ex-Roma Paulo Fonseca: conteso anche dal Marsiglia.

Lopetegui

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