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Dino Zoff, (quasi) 80 anni di calcio e di successi Mondiali
Quarant’anni fa si cimentò in una delle parate più belle della storia del calcio. Lunedì prossimo Dino Zoff compierà 80 anni: ecco come verrà celebrato.
Zoff, una carriera stellare
Dopo un’esperienza nelle Giovanili, il diciannovenne Dino Zoff debuttò in serie A all’Udinese il 24 settembre 1961 e nella Nazionale di Calcio Under 21 nel 1963. La sua carriera è stata legata soprattutto alla Nazionale, al Napoli (in cui ha giocato 141 partite) e alla Juventus, della quale è stato sia giocatore (dal ’72 all’83) che allenatore (nell’83-’84 e nel biennio ’88-’90).
L’esordio in Nazionale avvenne il 20 aprile 1968, quando Zoff aveva 26 anni. Si giocava Italia-Bulgaria: l’Italia vinse 2-0.
È stato definito “l’uomo di tutti i record“, e non a torto: ha infatti giocato 112 partite in Nazionale, della quale è stato capitano per 59 volte. Con la Nazionale è rimasto imbattuto per 1.134 minuti (dal 20 settembre 1972 al 15 giugno 1974) mentre in campionato ha mantenuto inviolata la porta per 903 minuti nella stagione 72-’73.
Come calciatore si è ritirato nel ’83, fresco della clamorosa vittoria ai Mondiali di calcio come portiere della Nazionale italiana. Come allenatore ha lasciato nel 2005.
Una parata di 40 anni fa
Nessuno potrà mai dimenticare la sua parata magica, ai Mondiali del 1982, nella partita giocata contro il Brasile allo stadio Sarrià di Barcellona. La parata, fatta a pochi secondi dal termine della partita, grazie alla quale l’Italia vinse riuscendo a passare il minigirone a tre squadre (Italia, Brasile, Argentina), eliminando il Brasile che era in vantaggio 3 a 2. Il Brasile di Falcao, Zico e Socrates. Zoff, all’epoca, aveva già 40 anni.

Il riconoscimento a Zoff da parte di Federcalcio
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina proporrà che venga assegnato a Zoff un riconoscimento speciale nell’ambito del Premio Bearzot. “Lo proporrò alla giuria ma credo che Dino Zoff lo meriti come allenatore e, soprattutto, come uomo”.
Secondo Gravina, Zoff è innanzitutto un uomo di alti valori: “Gli auguri a Zoff si fanno esaltando e enfatizzando i suoi principi e i suoi valori che ne fanno una sorta di monumento di riferimento, di testimonianza e di memoria storica sulle quali il nostro mondo federale cerca di basare tutta la sua progettualità per testimoniare alle future generazioni i valori”.
Uno speciale in onda su TV2000
Venerdì 25 febbraio alle 12:20 andrà in onda nel programma L’ora solare una lunga intervista di 50 minuti fatta a Zoff dalla conduttrice Paola Saluzzi. L’ex portiere ha raccontato come il padre fosse un perfezionista ed esigesse che tutto venisse fatto nel modo migliore possibile: “Nella mia famiglia quando si facevano le cose si dovevano fare bene. Mio padre diceva che non ha importanza che lavoro fai, l’importante è lavorare bene”.
Ha parlato anche di come il calcio sia radicalmente cambiato, rispetto agli anni in cui giocava lui: “Mancano delle cose importanti che valgono per tutte le generazioni: il comportamento, l’educazione, la visione del prossimo, la dignità, il rispetto per l’avversario. Sono cose che dovrebbero esserci sempre. Dopo aver fatto un gol generalmente mi capitava di non esultare oltre il limite per rispetto degli avversari”.
Lui sì che è un campione e un uomo di altri tempi.

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Ansia Roberto Carlos: intervento cardiaco d’urgenza per l’ex calciatore
Roberto Carlos, ex terzino sinistro di Inter e Real Madrid, ha avuto un infarto durante una vacanza in Brasile. Dopo un’operazione di tre ore, l’ex difensore brasiliano è ora fuori pericolo.
Roberto Carlos in Ospedale
Roberto Carlos, leggenda del calcio mondiale e simbolo di Inter e Real Madrid, ha avuto un grave malore durante una vacanza in Brasile. L’ex terzino sinistro ha infatti subito un infarto e attualmente è sotto osservazione nell’ospedale di San Paolo.
A seguito di un’operazione durata circa tre ore per risolvere una complicazione, il campione brasiliano è ora fuori pericolo di vita. Resterà però in osservazione per altre 48 ore prima di poter iniziare il percorso di riabilitazione.
Il messaggio di Roberto Carlos
Nonostante lo spavento, lo stesso Roberto Carlos ha voluto rassicurare tutti i suoi tifosi e ammiratori. Attraverso i suoi canali ufficiali, l’ex difensore ha infatti inviato un messaggio: “Ora sto bene e sono sotto stretta osservazione”.
Si tratta di parole che hanno sicuramente sollevato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con apprensione le notizie riguardanti il suo stato di salute. L’intero mondo del calcio fa il tifo per Roberto Carlos, augurandosi che possa tornare presto in forma.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Milan, un attacco spuntato: a rischio Nkunku e Pulisic per Cagliari
Milan, un attacco nuovamente spuntato in vista della trasferta di Cagliari del 2 gennaio. Vediamo qui di seguito la situazione.
Il Milan potrebbe affrontare la delicata trasferta di Cagliari con due importanti defezioni. Emergenza offensiva per Massimiliano Allegri il quale rischia di non avere a disposizione sia Pulisic che Nkunku. Il primo per un fastidio al flessore, il secondo per un dolore alla caviglia.
Segnali positivi invece per Rafael Leao che è tornato ad allenarsi, anche se il tecnico livornese preferirebbe non schierarlo, quantomeno dall’inizio, per gestire con cautela il rientro.
Spazio quindi al nuovo arrivato Niclas Fullkrug? Anche in questo caso si preferiva attendere per fargli recuperare la forma migliore, ma potrebbe tuttavia essere schierato se i suddetti giocatori non dovessero farcela. Ancora qualche dubbio sul tesseramento, si corre sul filo del rasoio affinché possa essere della partita.
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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