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Serie A: a rischio altre 4 partite per la prossima giornata
La Lega ha deciso con un comunicato di rinviare cinque partite dell’attuale giornata di Serie A, scegliendo di non giocare le gare a porte chiuse e percorrendo quindi una strada molto complicata per la stipulazione dei calendari delle squadre.
Inoltre preoccupano anche alcune partite della prossima giornata, quando si ripresenterà l’esatto problema. Sabato 7 e domenica 8 marzo il divieto di manifestazioni aperte al pubblico sarà ancora in vigore in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Ecco le quattro partite a rischio rinvio: Atalanta-Lazio, Verona-Napoli, Bologna-Juventus e Inter-Sassuolo. La linea sarà ancora quella di non giocare a porte chiuse, anche perché in questo turno di campionato si è creato il precedente.
Ci potrebbe essere lo slittamento a lunedì (quando dovrebbe cessare il divieto in queste regioni) ma non tutte le squadre possono accettare .La prima è l’Atalanta, che il martedì seguente giocherà in Champions League contro il Valencia.
Poi c’è L’inter, che pretende la stessa scelta presa in questa giornata e che giovedì sarà impegnata contro il Getafe.
“La situazione è talmente caotica che non riesco a capire quali possono essere le date per tutti i recuperi che ci saranno. Con le eventuali partite del prossimo week end da giocare a porte chiuse, è obbligatorio adottare lo stesso criterio di questa settimana. Ovvero devono essere rimandate. Assolutamente. Su questo non ci piove. Se non sono stata disputate a porte chiuse Juventus-Inter, Parma-Spal e altri 3 match, perché si dovrebbe giocare senza pubblico Inter-Sassuolo?”.
Prima di tutto aspettiamo con rispetto le decisioni del Consiglio dei Ministri. L’Inter ha chiesto e ottenuto la convocazione di un Consiglio straordinario della Lega Serie A (è stato fissato stamani alle 12) per salvaguardare l’equilibrio e la competitività del campionato”.
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Inter, all’inizio del prossimo campionato potrebbero non esserci Lautaro e Thuram | I dettagli
Simone Inzaghi già trema in vista della prossima stagione. L’Inter, infatti, potrebbe perdere Lautaro e Thuram per l’inizio del campionato 2024/25. Il motivo
Indice
L’Inter, nuove competizioni e nuovi format
Non è ancora terminata la stagione 2023/24, che l’Inter spera di chiudere con lo scudetto e la seconda stella, che già si pensa alla prossima. Il nuovo anno calcistico dovrebbe aprirsi con qualche bella novità. In particolare, la Champions League nella sua nuova formula e il Mondiale per Club. Si tratta di un vero e proprio nuovo torneo a 32 squadre e, quindi, con molte più partite da sostenere per una squadra, nell’arco della stagione. Se poi si aggiungono anche gli Europei e la Coppa America agli impegni dei calciatori coinvolti, viene facile comprendere che per i club ci sarà molto da lavorare per gestire le rose.
Inzaghi, attenzione alle Olimpiadi
Veniamo ora al punto cruciale di questo articolo. La possibile assenza di Lautaro e Thuram ai nastri di partenza del prossimo campionato. Ai due attaccanti nerazzurri, attualmente impegnati con le rispettive Nazionali, è stato chiesto cosa farebbero se venissero convocati per le prossime Olimpiadi. Entrambi hanno dichiarato che risponderebbero positivamente alla chiamata del selezionatore. Se dovesse essere così, l’Inter inizierebbe la stagione senza l’intero attacco titolare.
I possibili scenari per gli attaccanti dell’Inter
Come sappiamo, gli Europei iniziano il 14 giugno e terminano dopo un mese. In quella data termina anche la Coppa America. Le Olimpiadi, invece, iniziano il 24 luglio e terminano l’11 agosto. Solo 9 giorni prima dell’inizio della Serie A. Se Lautaro e Thuram partissero per le Olimpiadi, quindi, andrebbero in vacanza subito dopo, perdendo almeno 2 partite di Campionato. Come sostiene la Gazzetta dello Sport, però, calciatori e staff potrebbero mettersi d’accordo o opporsi alla partecipazione dei calciatori alla competizione olimpica.
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Juventus, il centro sportivo di Vinovo cambia nome: ecco l’Allianz Training Center
La Juventus, attraverso un comunicato ufficiale, ha comunicato il cambio di nome per il centro sportivo di Vinovo in Allianz Training Center.
Con un comunicato ufficiale la Juventus ha diramato una novità per quanto riguarda il centro sportivo di Vinovo: il nome. Infatti il club bianconero cambierà il nome dello storico centro, che per la partnership con Allianz da oggi diventa Allianz Training Center.
Juventus, il comunicato
“Dici Juventus e pensi, oltre ai colori bianconeri e alle nostre squadre, ai tanti posti in cui il club vive ogni giorno.
Dici Juventus e pensi anche a Vinovo: oggi è la casa delle Juventus Women, delle Giovanili e della Next Gen, grazie anche a un’importante opera di riorganizzazione degli spazi e di restyling che si è svolta nel recente passato.
Vinovo è storia della Juve, è il centro in cui fin dal 2006 si sono svolti gli allenamenti di tutte le nostre squadre.
Da oggi, nell’ambito della partnership già esistente, questo luogo così importante per il nostro passato e soprattutto per il nostro presente e per il nostro futuro, si chiama Allianz Training Center.
Continua dunque il forte legame con Allianz, che dal 2017 è anche il Naming del nostro stadio, l’Allianz Stadium, e dal 2020 è brand presente sul retro delle maglie della Prima Squadra Femminile.
Quindi, da oggi, se dici Vinovo, dici… Allianz Training Center”.
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Gravina contro tutti: la Serie A e la B unite nelle proteste
Oggi l’appuntamento è con il Consiglio Federale per le Riforme. Gli occhi sono tutti puntati su Gravina, criticato sia dalla Serie B che dalla Serie A.
Il calcio italiano vive un momento di grande agitazione, con polemiche che coinvolgono sia la giustizia sportiva che quella ordinaria, oltre che le misure di sostenibilità economico-finanziaria del calcio italiano.
Il Consiglio Federale per le Riforme, presieduto da Gabriele Gravina, si prepara a votare una parte della riforma del calcio, ma emergono segnali di insoddisfazione da parte delle Leghe e dei club. Il consiglio si aprirà alle ore 15 di oggi.
La Serie A, pur essendo soddisfatta dei dettagli della riforma, esprime un crescente malcontento verso la gestione della Federazione. Questo malumore si manifesta con un possibile voto contrario alla riforma, come segnale di protesta contro la mancanza di ascolto da parte della Federazione riguardo a questioni cruciali per i club, come i giocatori extracomunitari e le multiproprietà.
A fare capo alla delegazione della Lega Serie A, oltre al presidente Casini, anche figure come Giuseppe Marotta e Claudio Lotito.
Anche la Serie B esprime perplessità sulla gestione delle retrocessioni dalla Serie A alla B. A seguito di uno scambio di lettere con Gravina, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata ha già dichiarato che non voterà a favore delle riforme. Al momento, non si sa se si asterrà o voterà a sfavore.
Dal canto suo, Gravina definisce “inaccettabili” le critiche alla trasparenza dei controlli federativi.
La tensione tra le parti è palpabile, e l’esito del voto di oggi sulla riforma rimane incerto.
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