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Il Milan e il caso Kessie, le voci incontrollate e il silenzio di una società seria

I giornali sportivi parlano di un accordo dell’ivoriano con il Paris Saint Germain, mentre sottotraccia si lavora per un accordo o per un addio anticipato

Il mercato è finito il 30/09/2021 ma sottotraccia si continua a lavorare in due direzioni: i rinnovi dei contratti in scadenza e i nuovi obiettivi di mercato che non è stato possibile raggiungere durante la sessione estiva. Ma fatalmente ad attirare l’attenzione di dirigenti e tifosi sono quei contratti in scadenza il 30/06/2022.

Il caso mediaticamente più in vista e dibattuto è quello dell’ivoriano Franck Kessie del Milan. Diventato una vera colonna portante della squadra rossonera, con miglioramenti costanti di anno in anno, grazie al lavoro e al sacrificio. Oggi è uno dei centrali di centrocampo più quotati e ambiti nel mercato europeo. Un atleta che unisce a un grande lavoro di quantità, una buona dose di qualità sul rettangolo di gioco. Soprattutto è un rigorista infallibile, tanto da avere tolto a uno come o svedese Ibrahimovic il compito di trasformare i calci di rigore.

Ovvio che un elemento così sia nelle mire dei più grandi club europei. A Milanello si è ambientato molto bene, è uno dei leader riconosciuti nello spogliatoio e anche la famiglia sta molto bene in città, cosa di non poco conto per un atleta che molto spesso è lontano dalle mura domestiche per gli impegni con la squadra. Ha un rapporto molto importante e stretto soprattutto con Paolo Maldini e con il suo agente, George Atangana cioè colui che ha sempre creduto in lui.

Un quadro idilliaco, se non fosse per quel contratto in scadenza nel prossimo giugno. Attualmente Kessie guadagna 2.2 milioni e ambisce a un cospicuo aumento degli emolumenti. Comprensibile, considerato che la carriera di un calciatore è relativamente breve. Inoltre, gli atleti sono competitivi fra di loro anche a livello di stipendio. L’ivoriano sa di essere ormai un top player e giustamente vuole essere parametrato agli stipendi corrisposti ai migliori giocatori. La richiesta fatta dal giocatore attraverso il suo agente è di uno stipendio sui 7/8 milioni, recapitata nei piani degli uffici di Casa Milan. Tale richiesta è stata inoltrata a Ivan Gazidis e ai suoi più stretti collaboratori incaricati dalla proprietà del club, ossia i Singer, padre e figlio. I quali hanno sovvenzionato abbondantemente il lavoro sul mercato della dirigenza, come dimostrano i soldi messi a disposizione per il riscatto di Tomori, Tonali e degli altri arrivi in rossonero.

Come è risaputo, il management rossonero ha di fatto introdotto il “salary cap” in materia di stipendi, abbassando nettamente il monte ingaggi. Questo nella direzione di un calcio sostenibile e non ostaggio di stipendi faraonici con annesse ricche commissioni agli agenti. Non è un caso che la società rossonera abbia tagliato i ponti con Mino Raiola, il cui unico assistito è rimasto Alessio Romagnoli per il quale le trattative per un rinnovo languono su un binario morto, il che presagisce un addio a giugno se non a gennaio.

Indice

Le offerte sul tavolo del giocatore per andare a scadenza e le connessioni con la Juventus, società alleata

Al giocatore sono pervenute diverse offerte per andare a scadenza ed essere preso a parametro zero, in cambio di uno stipendio importante. In questi giorni è notizia diffusa quella di un possibile accordo con l’onnipresente Paris Saint Germain, che tramite il direttore sportivo Leonardo,avrebbe recapitata una ricca offerta per un quadriennale a 8.5 a stagione. Una offerta che ingolosirebbe chiunque. Ma contrariamente a quando riportano i giornali, non è l’unica.

Perché esiste una triangolazione con il Manchester United, entrato nell’ordine di idee di perdere definitivamente Paul Pogba il quale ha comunicato ai suoi dirigenti la volontà di non rinnovare. In questo contesto, è maturato un grande interesse per Kessie che non chiude la porta alla Premier League e ai suoi lauti stipendi. L’agente di Pogba fra le righe ha già un accordo con la Juventus, malgrado le voglie del Real Madrid. Quindi da Manchester potrebbe partire una offerta al Milan già per gennaio e se fosse accettata, i biancorossi si metterebbero su un tavolo a trattare la cessione di Pogba alla Juventus già fra tre mesi esatti.

Perché Pogba preferirebbe la Juventus ad altre offerte sul tavolo? Lo hanno cercato Real Madrid, Manchester City, Tottenham, Psg e Chelsea. Ci sono anche ricche offerte dall’Arabia

 

Il forte centrocampista francese dopo una prima presa di contatto con il Real Madrid, ha chiesto a Raiola di mandare avanti i contatti con la Juventus. Entrambe le società dovrebbero garantire a Pogba uno stipendio importante sui 9/10 milioni (anche di più) e la scelta del ragazzo è caduta su Torino per ragioni tattiche.

Ancelotti gli ha infatti prospettato un ruolo da trequartista o da esterno sinistro d’attacco, mentre Allegri lo metterebbe al centro del gioco, come fa Deschamps con la nazionale francese. Le altre ricche offerte provenienti da altre squadre, non hanno fatto presa su agente e giocatore. Sempre per motivi tattici e anche ambientali. Al City sarebbe visto come un tradimento dai suoi attuali supporter, il Tottenham non viene ritenuto un club vincente, al Psg sarebbe una stella fra tante, al Chelsea ci sono troppi centrocampisti nel suo ruolo.

Mentre i paesi arabi e gli Usa sono in programma a fine carriera. Il suo sostituto naturale per caratteristiche e doti fisiche è Kessie, secondo la stampa britannica.
La Juventus per agevolare tutta l’operazione e
sfruttando i buoni rapporti con il Milan (testimoniati dal trasferimento di Kaio Jorge alla Juventus dopo l’interesse di Maldini) avrebbe promesso a Paolo Scaroni in persona di agevolare il trasferimento di Federico Bernardeschi e del giovane Nicolò Fagioli in rossonero fra gennaio e giugno.

La cena a Milanello fra Kessie, Bakayoko, Riccardo Massara e Paolo Maldini

Qualche sera fa, dopo l’allenamento pomeridiano si sono intrattenuti a cena nelle sale ristoranti di Milanello quattro persone: Kessie, Bakayoko e i due dirigenti milanisti. Una cena conviviale,nella quale è stato toccato l’argomento rinnovo fra i commensali. Come è risaputo, fra l’ivoriano e Bakayoko esiste una profonda amicizia testimoniata anche sui social. Il centrocampista francese rientrato in rossonero dopo due anni, sta facendo pressioni sull’amico riguardo la sua permanenza. Il duo dirigente ha fatto presente a Kessie che la cifra che potrebbe essere raggiunta è quella massima di 7 milioni. Ci si arriverebbe attraverso i bonus.

Su un contratto triennale o quadriennale con una clausola di rescissione di circa 30 milioni per agevolare eventualmente il desiderio di cambiare aria del calciatore. Il “Presidente” è molto combattuto, perché a Milano si trova bene e ha trovato la sua dimensione. Ma il mercato ha le sue leggi, scritte e non scritte. Ma non è assolutamente da escludere un nuovo accordo “ponte” fra atleta e Casa Milan. Perché Kessie è un uomo di parola, così come lo è suo agente Atangana. Quella promessa fatta ai tifosi milanisti durante le Olimpiadi, balla nell’aria e non è da sottovalutare minimamente, pensando per esempio a quanto silenzio c’è stato da parte di Gianluigi Donnarumma….

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Pubblicato da
Cristiano Mezzi

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