Milan: Piatek ora è un problema

Ancora non sappiamo come andrà a finire con Zlatan Ibrahimovic, le ultime indiscrezioni lo danno ormai prossimo all’arrivo in rossonero, ma fino a che non ci sarà la firma con lo svedese meglio sempre usare le molle. Tifosi e dirigenza lo corteggiano, lo aspettano a braccia aperte considerandolo una sorta di salvatore della patria per risollevare una stagione alquanto deludente, per non dire fallimentare. Uno degli artefici della disfatta rossonera è senz’altro Piatek, bellissimo da vedere lo scorso anno quando si è imposto con gol e prestazioni maiuscole, inguardabile da inizio stagione. Per lui solo quattro reti, di cui tre su rigore, in diciassette gare. Già i numeri non avrebbero bisogno di altri commenti, ma dobbiamo aggiungerci errori grossolani davanti alla porta, una lucidità ormai persa da tempo tanto che viene da interrogarsi su quale sia veramente il vero Piatek. Probabilmente è lo stesso polacco a non saperlo, la sa fase attuale dimostra una vera e propria crisi di identità che domenica dopo domenica va ad acuirsi piuttosto che migliorare, pertanto il Milan adesso ha un serio problema la cui soluzione non sarà di certo facile.

Difficile la cessione a gennaio

Il Pistolero difficilmente sarà ceduto già durante il mercato invernale, sebbene qualche estimatore ci si sparso per l’Europa, difficilmente i rossoneri riuscirebbero con la vendita a ricavare quanto speso lo scorso gennaio e comunque si cercherà di recuperarlo, magari proprio affiancandogli il possibile neo acquisto rossonero Ibrahimovic. La vita del polacco potrebbe come per magia diventare molto più semplice giocando a fianco di un giocatore – Ibra – capace di attirare a sè i difensori avversari creando appunto spazi importanti per i compagni, chiedete a Nocerino in caso di dubbi. Tutto starà nelle decisioni di Pioli, qualora lo svedese dovesse davvero arrivare, potrebbe optare per un attacco a due punte virando così in un 4-4-2 od in un 4-3-1-2, moduli apparentemente nelle corde di questo Milan a cui non mancherebbero gli interpreti.