Anno 2019, abbiamo ancora tutti davanti agli occhi i proclami dell’estate scorsa, una squadra giovane, motivata, costruita per arrivare in alto e soprattutto durare nel tempo. L’obiettivo era fare di più rispetto a quanto fatto da Gattuso – col senno di poi un miracolo – quindi arrivare tra le prime quattro sembrava scontato. E per farlo, oltre a rinforzi interessanti, era stato scelto un tecnico capace di far giocare bene le proprie squadre, un tecnico preparato, molto legato agli schemi e motivato che probabilmente aveva negli anni ottenuto molto meno rispetto a quanto si sarebbe meritato, quel Marco Gianpaolo esonerato poi dopo pochi mesi.
Anno 2020, stagione fallimentare, si delinea una nuova rivoluzione basata su un’ulteriore stretta del monte ingaggi, su un nuovo tecnico sicuramente preparato, anch’egli molto legato agli schemi e motivato, Ralf Rangnick. Obiettivo fare meglio di quest’anno con giovani under 25, si vocifera anche under 23. Nessun top player, solo giovani futuribili e probabili futuri campioni, al momento però mere scommesse.
Cosa cambia quindi tra una stagione ed un’altra? Assolutamente nulla. Il fallimentare progetto allestito lo scorso anno pare venire replicato tale e quale anche per la prossima stagione. Ci stiamo forse dimenticando che le castagne dal fuoco le stanno togliendo in queste settimane un tecnico di nome Stefano Pioli
che ha iniziato a far fare le cose facili senza ingabbiare i giovani in schemi di difficile assimilazione ed un attaccante di nome Zlatan Ibrahimovic che ha introdotto in un club di pivelli un po’ di sana cattiveria?E adesso cosa si vuole fare? Togliere gli artefici di questa ripresa per tornare esattamente come un anno fa. Quando probabilmente sarebbe soltanto servito inserire uno o due giocatori di livello internazionale, oltre Ibra, per provare subito ad avere maggiori chance per arrivare tra le prime quattro.
La storia non ci sta insegnando nulla, lo stesso Gattuso la scorsa estate aveva chiesto a gran voce tre rinforzi di esperienza con il risultato che è stato fatto fuori, così come è stato fatto fuori Boban che ha voluto proseguire con questa strada ottenendo l’arrivo di Ibrahimovic che di fatto sta salvando il Milan da figuracce non accettabili.
Ovviamente i tifosi rossoneri sperano di essere smentiti, ma la preoccupazione che aleggia intorno a questi movimenti societari è palpabile, tangibile, concreta e condivisibile. Gli obiettivi e le aspettative del Milan attuale non saranno di certo gli stessi, è in atto un vero e proprio ridimensionamento ed è ipocrita chi non lo vede, o non lo vuole dire.
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