Galliani ha rilasciato una breve intervista dove ha parlato del Milan, del suo Monza e dei rapporti con Maldini ed Ibrahimović. Qui di seguito alcuni passaggi.

Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan, ha rilasciato una breve dichiarazione ai microfoni dei colleghi di SkySport, dove ha raccontato qualche piccolo aneddoto e parlato del campionato.

L’Ad del Monza ha tantissimi ricordi coi rossoneri ma preferisce raccontare un aneddoto recente: “La cosa più bella che mi è capitata sabato sera è stato un messaggio di Paolo Maldini che mi mandava la foto con le classifiche del Milan e del Monza, entrambi primi. Il Monza poi è stata superato ma siamo lì e il Milan per fortuna è rimasto primo.”

L’ex amministratore del Milan alla domanda “E’ più probabile un Milan vincitore dello scudetto o il Monza in Serie A?” risponde così: “Mi piacerebbero tutte e due le cose, uno deve sognare in grande. Sarebbe un sogno se si verificassero entrambe le cose.”

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Galliani: “Ibra rimarrà al Milan”

Galliani parla anche dell’attaccante svedese e di quale possa essere il suo futuro: “L’ho visto la settimana scorsa, è un amico, ma non è giusto parlarne. Il cuore è pro-Ibra, ma chi gestisce la società capisco che possa fare altre valutazioni. Credo rimarrà a Milano anche la prossima stagione, chiuderà in rossonero.”

L’attuale dirigente del Monza parla poi dell’allenatore Stefano Pioli: “Ha fatto una cosa a cui nessuno aveva pensato. È passato al 4-2-3-1 e tutto è andato nel verso giusto, sfruttando i giocatori che aveva. In questo modo i calciatori sono cresciuti tantissimo.”

Le ultime dichiarazioni dell’imprenditore vanno verso il giocatore del Milan che più lo ha colpito: “Sono impressionato da Kalulu, che secondo me è al di là delle più rosee aspettative.”

Per poi terminare elogiando l’attuale portiere rossonero: “Maignan? Credo che abbia un calcio incredibile. L’ho detto l’altro giorno a Maldini che probabilmente il calciatore della rosa col miglior tocco è il portiere. In più ha personalità. Sono stati molto bravi anche gli allenatori dei portieri che gli hanno tolto qualche difetto visto in Francia

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