Milan, dentro la crisi di Charles De Ketelaere. Il trequartista non ingrana, Stefano Pioli in difficoltà.
Milan, l’investimento monstre della campagna acquisti estiva fatica a dare i frutti sperati.
Dopo l’incoraggiante esordio contro il Bologna, il giovane belga non è riuscito ad incidere nelle occasioni nelle quali gli è stata data fiducia.
Il facile tap-in sbagliato con il Monza ha certificato ufficialmente le difficoltà del ragazzo sbarcato dal Bruges.
Era da solo, doveva solo aggiustare il tiro ed esultare. Invece si è scomposto, mancando totalmente la sfera.
A fine partita è andato sconsolato negli spogliatoi, senza festeggiare con i compagni sotto la curva rossonera.
Un atteggiamento completamente sbagliato: il “noi” prima dell’ “io”. Sempre.
La valutazione di 35 milioni più bonus appare esagerata per un ragazzo che giocava nel Bruges (il campionato belga non è certo elitario), riserva in nazionale e con dei margini di crescita da valutare.
Charles De Ketelaere è arrivato a Milano con troppe aspettative addosso, con il peso del pesante investimento economico sopportato dal club rossonero. Sembra un ragazzo schiacciato da troppe responsabilità e fragile di carattere.
Lo si nota dagli atteggiamenti in campo: si abbatte subito se sbaglia qualcosa, non combatte, non si spende in aiuto al centrocampo e cerca la giocata semplice per liberarsi subito del pallone. Fisicamente appare in netto ritardo.
L’allenatore Stefano Pioli cerca di dargli fiducia, lo incoraggia, lo manda in campo in tutte le situazioni possibili. Ma tutto questo al momento sembra non bastare, tanto è vero che adesso il titolare è Brahim Diaz sulla trequarti (con merito).
A Milanello sanno che non possono bruciare un investimento così oneroso e studiano le soluzioni per portare il ragazzo ad un livello top.
Secondo staff tecnico e dirigenza il ragazzo ha le qualità giuste per esplodere.
Ma va aiutato, è evidente. La prima mossa in programma sarà un lavoro atletico personalizzato: il ritardo di condizione è evidente.
La seconda affidare il ragazzo allo psicologo presente nella struttura e a disposizione dei giocatori.
La terza è forse la mossa fondamentale: trovare la giusta collocazione tattica.
Da trequartista sembra in difficoltà, l’idea è di provarlo stabilmente sulla fascia destra, laddove fino ad oggi è stata data fiducia a Messias Jr e ad Alexis Saelemaekers.
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