Milan: come ammesso dallo stesso tecnico dopo la debacle nel derby, lo schieramento rossonero potrebbe incorrere a stravolgimenti.
Una sconfitta che non poteva che far aleggiare vecchi fantasmi in quel di Milanello: la debacle nella stracittadina con vista tricolore, ha lasciato diversi strascichi nelle convinzioni della squadra e, in primis, in Stefano Pioli. Al termine del match, infatti, incalzato sull’argomento, il tecnico rossonero ha ammesso la possibilità di cambiare abito al Diavolo, attraverso una modifica al modulo più funzionale alla forma psicofisica della truppa rossonera.
“Cambio modulo? Valuteremo il da farsi nelle prossime partite..”: le quattro sconfitte maturate nelle ultime nove gare giocate, senza contare il pareggio subìto nei minuti finali con la Stella Rossa, hanno decisamente generato incubi nei sogni di mezza stagione del Diavolo: la soluzione più plausibile, al momento, pare un radicale cambio di modulo che possa restituire quelle certezze ormai sepolte negli ultimi istanti del 2020.
Le opzioni vagliate in questo momento per risollevare le ambizioni d’alta quota dei rossoneri, sembrano ripercuotersi su due moduli ben distinti tra loro: un 4-4-2
lineare, attuabile, tuttavia, solo nel remotissimo caso in cui, Pioli, dovesse riconsiderare la posizione d’imprescindibile di Calhanoglu, difficilmente collocabile in uno scacchiere di questo tipo, con l’avanzamento di Leao al fianco di Ibra e Rebic largo a sinistra, o una rivoluzione totale in perfetto stile Conte, basata su un 3-4-1-2, con il turco riproposto stabilmente sulla trequarti, l’avanzamento di Theo Hernandez come quinto di sinistra, libero di sprigionare i propri cavalli per marciare sulla corsia, e l’impiego di Kessie e Tonali (in attesa di Bennacer) come perni centrali del nuovo sistema tattico.Delle due, l’una: a primo impatto, lo schieramento più funzionale al preciso momento storico vissuto dai rossoneri, pare essere quello impostato su una difesa a tre, considerando l’ampia scelta a disposizione del tecnico, che potrebbe contare su cinque elementi da poter ruotare a seconda degli impegni: Tomori (che verrebbe così promosso coi galloni di titolare, e non considerato semplice riserva), Romagnoli, Kjaer, Gabbia e Kalulu, che potrebbe perfettamente occupare la posizione di terzo a destra. Difficile ipotizzare un 4-3-1-2 considerando, appunto, i continui calvari di Bennacer e le mancanza di alternative di prima qualità nella zona nevralgica del campo.
Rivoluzioni tattiche subordinate, ovviamente, ad una ritrovata compattezza del gruppo sotto l’aspetto mentale, componente fondamentale per conseguire risultati nuovamente positivi. Stefano Pioli, a partire dal match dentro/fuori di giovedì, potrebbe dunque studiare l’abito più congeniale al Diavolo per permettergli di continuare a partecipare al gran ballo del finale di stagione.
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