Milan: Belotti-Cairo, prove d’addio? Le parole del Presidente

Milan, ci risiamo: dopo quattro anni dal primo tentativo andato a vuoto, il diavolo potrebbe davvero catturare il Gallo Belotti: le dichiarazioni di Cairo.

Un “non-rapporto” che potrebbe presto convolare a nozze; un amore, molto probabilmente anche corrisposto da tantissimi anni (Belotti ha sempre confessato la propria fede rossonera), che potrebbe finalmente concretizzarsi, dopo quattro anni di ammiccamenti, segnali di apertura, ma da sempre ostacolato da Urbano Cairo, Presidente granata in versione Don Rodrigo, il quale ha sempre tentato di metter il bastone tra le ruote al diavolo nella lunga rincorsa che porta a catturare il Gallo.

Milan: le parole di Cairo sul rinnovo di Belotti paiono come un’apertura all’addio

Dopo il tentativo fallito dal duo Fassone e Mirabelli, all’epoca del faraonico mercato dell’estate dell’anno cinese del 2017, che tentarono di rendere “formali le cose” riguardanti l’ingaggio del numero nove e capitano del Toro, ecco che, sotto l’egemonia americana a stelle e strisce del Fondo Elliot, Maldini e Massara potrebbero approfittare dell’intricata situazione che avvolge di nubi la Torino granata sul futuro concernente il rinnovo del patto tra Belotti e Cairo.

Le parole del numero uno granata, infatti, lasciano aperta una finestra che potrebbe spalancarsi in tutto e per tutto quest’estate, ad un solo anno dalla scadenza che lega il Gallo alla Mole. Intervenuto a margine dell’assemblea di Lega Serie A, il Presidente si è espresso in questi termini: “Belotti è insieme a noi dal 2015; abbiamo già prolungato una volta e la nostra volontà è quella di rinnovare ancora, facendogli una proposta molto vantaggiosa. Chiaramente dev’essere convinto e spero lo sarà: faremo il massimo dal punto di vista economico, vedremo se sarà motivato per restare”.

Parole che destano alcune perplessità riguardo il nebuloso futuro a tinte granata del Gallo, anche perché, difficilmente, un capitano totalmente devoto alla propria scialuppa nutre seri dubbi riguardo l’abbandono (o meno) della nave; un futuro che potrebbe vivere schiarite a tinte rossonere, in un metaforico matrimonio che, finalmente, “s’ha da fare”. Un attaccante nel pieno della  maturità calcistica, che coronerebbe il proprio sogno di emulare (per quanto possibile) le gesta del suo idolo indiscusso fin da bambino: Andriy Shevchenko