THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
<p><strong>Escludendo le dimissioni volontarie, nella storia della Juventus sono stati esonerati solo 8 allenatori a stagione in corso. Una rarità, considerando la stabilità che il club <a href="http://WWW,JUVENTUS.COM">bianconero</a> ha cercato di mantenere nel tempo.</strong></p>
<h3><strong>Gli allenatori esonerati dalla Juventus a stagione in corso</strong></h3>
<div id="attachment_377376" style="width: 1010px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-377376" class="size-full wp-image-377376" src="http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/09/urlo-tudor.jpg" alt="Juventus, Tudor" width="1000" height="600" /><p id="caption-attachment-377376" class="wp-caption-text">L’URLO DI IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )</p></div>
<p>La Juventus, storicamente, è nota per la sua <strong>stabilità tecnica</strong> e per la <strong>continuità</strong> che ha cercato di mantenere nel corso degli anni, con decisioni sempre ponderate e raramente affrettate. Nonostante ciò, ci sono stati <strong>8 allenatori esonerati prima della fine di una stagione</strong>, un numero che sottolinea come la Signora non sia mai stata incline a cambiare guida tecnica a campionato in corso, salvo situazioni di grande difficoltà. Ecco il dettaglio di questi esoneri e come si sono conclusi quei campionati:</p>
<h3>1. <strong>Sandro Puppo (1957)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: A cinque giornate dalla fine della stagione, la Juventus si trovava in difficoltà, rischiando la retrocessione. Nonostante il buon lavoro iniziale, la squadra non riusciva a decollare. Puppo, che aveva passato una settimana in ospedale per una grave polmonite, venne esonerato mentre era ancora ricoverato.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: Sostituito da Teobaldo Depetrini, la Juve concluse la stagione al <strong>nono posto</strong>.</li>
</ul>
<h3>2. <strong>Milan Jovanović Brocic (1958)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: Dopo lo scudetto conquistato nel 1958, l’idillio con Brocic finì rapidamente. Il tecnico jugoslavo non parlava bene l’italiano e non riuscì a gestire appieno il gruppo. Le critiche sul suo approccio difensivo aumentarono.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: La stagione successiva, la Juve finì <strong>quarta</strong> in campionato.</li>
</ul>
<h3>3. <strong>Amaral (1962-63)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: L’allenatore brasiliano, arrivato con una grande fama di innovatore, non trovò il giusto equilibrio e la Juventus iniziò a subire critiche per un gioco troppo difensivo. Il suo temperamento forte e le divergenze con la dirigenza lo portarono a lasciare la panchina.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: La Juve concluse la stagione con <strong>quarto posto</strong>.</li>
</ul>
<h3>4. <strong>Luis Carniglia (1969)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: Dopo sei giornate di campionato e un inizio negativo, Carniglia venne esonerato. La squadra non riusciva a rispondere alle sue richieste, nonostante avesse un approccio diverso rispetto alla tradizione della Juventus.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: La stagione si concluse con un <strong>terzo posto</strong>.</li>
</ul>
<h3>5. <strong>Marcello Lippi (1999)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: Lippi, dopo aver guidato la squadra alla finale di Champions, decise di dimettersi dopo una pesante sconfitta casalinga contro il Parma, che segnò la fine di una stagione deludente.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: La Juve chiuse la stagione al <strong>settimo posto</strong> con Carlo Ancelotti che subentrò a Lippi.</li>
</ul>
<h3>6. <strong>Claudio Ranieri (2009)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: Nonostante un inizio di stagione positivo, la squadra non riuscì ad esprimere il gioco che ci si aspettava e la Juventus rischiava di non qualificarsi per la Champions League.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: Dopo il suo esonero, <strong>Ciro Ferrara</strong> subentrò e portò la Juve al <strong>secondo posto</strong>.</li>
</ul>
<h3>7. <strong>Ciro Ferrara (2010)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: La Juventus aveva iniziato bene la stagione, ma ben presto la squadra cadde in una serie di risultati deludenti. Nonostante i tentativi di recupero, Ferrara non riuscì a dare una svolta alla stagione.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: L’allenatore venne esonerato e al suo posto arrivò <strong>Alberto Zaccheroni</strong>, ma la Juve terminò la stagione al <strong>settimo posto</strong>.</li>
</ul>
<h3>8. <strong>Massimiliano Allegri (2023-2024)</strong></h3>
<ul>
<li><strong>Motivo dell’esonero</strong>: La stagione 2023-24 non è stata delle migliori per la Juventus e, nonostante il ritorno in panchina di Allegri, il rendimento della squadra non ha soddisfatto le aspettative, portando il club a prendere la decisione di cambiare guida tecnica.</li>
<li><strong>Conseguenze</strong>: Il suo esonero è avvenuto a metà stagione, ma la Juve non ha ancora chiuso questa stagione con un nuovo allenatore, affidando la squadra a <strong>Igor Tudor</strong> come traghettatore.</li>
</ul>
<p>Come possiamo vedere, la Juventus ha sempre cercato di mantenere la continuità anche in momenti difficili, e l’esonero a stagione in corso è stato l&#8217;eccezione piuttosto che la regola. La società ha dimostrato una certa pazienza e ha preso decisioni solo quando le circostanze erano particolarmente compromesse. In ogni caso, questi cambi hanno sempre segnato un cambiamento significativo nella storia recente del <a href="https://www.calciostyle.it/serie-a/juventus-per-tacchinardi-tudor-e-un-si">club</a>.</p>
<p>stato per rimediare a situazioni ormai irrecuperabili. Tudor sarà l&#8217;uomo giusto per gestire questa fase?</p>
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