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Empoli-Milan: Le pagelle e le parole di Gattuso

Il Milan torna a casa da Empoli nuovamente con le ossa rotte e l’amaro in bocca dopo l’ennesimo pareggio ottenuto in rimonta per 1-1 dalla squadra toscana.

Se si giocasse solo un tempo la squadra rossonera probabilmente sarebbe ai primi posti della classifica, ma ahimè esistono anche i secondi tempi ed ecco che sistematicamente viene staccata la spina, subentra il black-out ed è proprio in questi momenti che vengono commessi i più marchiani errori subendo inevitabilmente gol altrimenti evitabili.

Partita strana quella di ieri, un buon Milan nel primo tempo, aggressivo con parecchie occasioni ben neutralizzate dal portiere avversario Terracciano, vero protagonista della serata con parate di altissimo livello. Il Milan però dopo il gol, come sempre accade, entra in una sorta di trance agonistica perdendosi anche nelle più semplici giocate, lasciandosi sopraffarre dai toscani che saranno stati anche bravi a sfruttare le defaillance rossonere, ma fenomeni non sono.

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Soliti problemi

Il fatto che partita dopo partita debbano emergere sempre gli stessi problemi e gli stessi errori non è confortante, anzi oserei dire desta non poca preoccupazione perchè mister Gattuso non sta affatto trovando una soluzione trincerandosi in meste constatazioni ed elencando continuamente cosa di buono fa la squadra.

Vero, la squadra è giovane, di fronte avevano un portiere che ieri ha fatto miracoli, mancava Higuain, assenza di un certo spessore, ma davanti avevano l’Empoli, con tutto il rispetto per i toscani, e serviva più grinta, più voglia, più cattiveria agonistica, tutte cose che questa squadra non ha quasi mai dimostrato da inizio stagione e su questo Gattuso ha colpe evidenti e la posizione in classifica preoccupa, è allarmande e del tutto inaspettata.

Le parole di Gattuso

E’ un Gattuso accigliato quello che ieri sera si presenta dinanzi le telecamere per la consueta conferenza stampa post partita, consapevole che le cose non stanno andando nella giusta direzione. La maggior parte dei giornalisti lo interpella in merito alla cattiveria agonistica, sul fatto che in campo non si veda animosità e che di conseguenza il tecnico non sia in grado di trasmetterla al meglio. L’allenatore commenta di conseguenza il pareggio sostenendo che in questo momento ogni minimo errore viene pagato a caro prezzo e di conseguenza la lucidità e tranquillità vengono meno.

Il rammarico più grande – riferisce Gattuso – è quello di non riuscire a chiudere le partite anche quando si crea tanto tirando in porta 18 volte, come è successo ieri, nonostante la pesante assenza di Higuain fermo per problemi al flessore della coscia.

Sull’attaccante argentino verrà sciolta in giornata la riserva in quanto verrà provato sul campo, ma trattandosi di una vecchia cicatrice di certo non se ne vorrà forzare il recupero. Il famoso salto di qualità – riferisce il tecnico – non è ancora stato fatto, le grandi squadre quando devono vincere lo fanno, mentre il Milan deve imparare ad essere soprattutto più cinico e crescere imparando dai propri errori, solo così i risultati potranno arrivare.

Le pagelle dei rossoneri

Donnarumma 7: finalmente protagonista nel bene, dopo un avvio campionato stentato interviene con due parate importanti su Caputo e La Gumina.

Calabria 5: in condizioni non perfette patisce troppo le incursioni di Caputo su cui spesso è in ritardo.

Musacchio 5.5: impreciso ed insicuro in più circostanze, in ogni partita ci si interroga se valga la pena preferirlo a Caldara

Romagnoli 5,5: rispecchia nè più e nè meno l’andamento della squadra con un primo tempo attento, preciso ed un secondo tempo disastroso culminato con l’errore che ha scaturito il penalty per l’Empoli

Laxalt 5,5: idem come sopra, spinge molto nel primo tempo per poi scomparire ed offuscarsi

Kessiè 6: esegue con diligenza il suo compito, sfortunato in due occasioni quando si trova davanti un monumentale Terracciano.

Bakayoko s.v.: subentra a Kessiè, ma non incide sulla partita.

Biglia 6: procura il gol e fa tanto lavoro sporco, scompare come tutta la squadra nel secondo tempo.

Bonaventura 6: sfortunato in due occasioni è uno dei pochi ad impensierire quansi sempre la difesa avversaria quando ha la palla tra i piedi, è in buona forma e lo dimostra.

Suso 6: meriterebbe un voto più alto, quantomeno per l’impegno profuso e il fatto che abbia giocato per la squadra, ma anche lui subisce dei momenti di black-out quantomeno imbarazzanti

Borini 5,5: non è Higuain, e si vede fin troppo, comunque ci mette grinta, cuore e passione, di più non riesce.

Calhanoglu 5: preoccupante la sua involuzione, sbadato, sulla sua mattonella sa far male e ci prova anche, ma non gliene va bene una.

Castillejo s.v: subentra al turco, ma troppo tardi ormai

Gattuso 4,5: voto molto basso, ma il suo Milan in trasferta non ha ancora vinto e, l’avesse fatto ieri, ancorchè contro una squadra abbordabile come l’Empoli, avrebbe potuto dare i primi segnali di svolta invece tutto come sempre, butta all’aria l’ennesimo vantaggio con un secondo tempo da dimenticare. Come sempre, da inizio stagione. Non trova soluzioni.

 

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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