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È già il Milan di Ibrahimovic

Ibra è tornato, prima partita da titolare e prima vittoria con gol. Lo svedese, nonostante una forma fisica ancora non al top, ha dimostrato a tutti che a 38 anni si può ancora giocare a calcio ad ottimi livelli, ma solo se si ha testa e determinazione, due cose che di certo non mancano al numero 21 rossonero. Si diceva che non avesse i 90 minuti nelle gambe, verissimo, non li aveva, ma a pochi minuti dal triplice fischio finale era in difesa a combattere con i suoi compagni di squadra per portare via dal Sardegna Arena la vittoria, quei tre punti vitali che proiettano di forza il Milan verso la zona Coppe. Un esempio per tutti, i compagni lo cercano è da lui vengono incitati, come un buon padre farebbe con un figlio, perché Ibra si sente così, un adulto insieme a dei ragazzi, un uomo di esperienza che non lesina dispensare consigli affinché gli altri 10 in campo riescano a farsi venire la pelle dura, riescano a scafarsi, meno ingenuità e più sostanza quindi.

Il nuovo modulo

C’è da scommettere che sul nuovo modulo visto ieri in campo ci sia lo zampino di Ibrahimovic, lo svedese è risaputo che è un uomo a tutto tondo, in campo, come nello spogliatoio e non potrebbe essere altrimenti, per lui parla il passato, ovunque è stato ha portato a casa successi e per un tecnico non accettare i suoi consigli sarebbe una scellerata scelta. Lo svedese non vuole fronzoli, intorno a lui cerca gente che corra, l’attuale Suso serve a poco, ed ecco Castillejo autore di una prova di sacrificio insieme a quel Kessie che sarebbe dovuto partire col mercato di gennaio e che invece è tornato un combattivo leone. In avanti Leao, forse il pupillo di Ibra, il ragazzino da fare crescere bene, che dallo svedese dovrà acquisire ogni malizia consapevole che non è da tutti avere a fianco un giocatore di siffatta esperienza e personalità. Starà tutto dall’attaccante portoghese, se vorrà imparare avrà a disposizione forse uno dei migliori professori il calcio possa metter a disposizione, ritengo lo farà. Vedremo dove il Milan potrà arrivare, una rondine non fa di certo primavera, ma ciò che si è visto ieri pomeriggio può essere una ripartenza incoraggiante, vincere aiuta di certo a vincere, il morale migliora e tutto viene di conseguenza, il cammino per i rossoneri è ancora molto lungo e la stagione rimane al momento deludente, ma tempo per potersi rifare ce n’è, soprattutto se verrà fatto un oculato mercato sia in entrata che in uscita.

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Pubblicato da
Mauro Vigna
Tag: Milan

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