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<p data-start="0" data-end="159" data-is-last-node="" data-is-only-node=""><strong>Marco Di Vaio ripercorre le tappe chiave del suo viaggio con il Bologna. Un&#8217;incontro, l&#8217;arrivo di un allenatore e una vittoria sudata: questi i tre atti.</strong></p>
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<h2 data-start="56" data-end="298">Di Vaio racconta il suo Bologna</h2>
<p data-start="56" data-end="298">Se doveste ripercorrere le tappe fondamentali di un percorso, quali sarebbero le tre più importanti da ricordare?Alla cerimonia del <em>&#8216;Trofeo di Rastignano&#8217;,</em> il direttore sportivo rossoblù <a href="https://www.calciostyle.it/calciomercato/bologna-ufficiale-marco-di-vaio-resta-ds-fino-al-2027"><strong>Marco Di Vaio</strong></a> ha ripercorso con lucidità e passione le tappe principali della sua avventura a <strong><a href="https://www.bolognafc.it/">Bologna</a>.</strong> Un racconto che intreccia passato, presente e sogni finalmente realizzati. E che suona come un percordo da film.</p>
<p data-start="300" data-end="606"><strong data-start="303" data-end="353">Primo ciak: l’incontro con Joey Saputo (2012)</strong></p>
<p>Immaginate lo scenario: il patron canadese vola da <em>Montreal</em> alla ricerca proprio di voi. Vi offre un progetto da sogno, un’avventura in <em>Canada.</em> E voi? Un po’ titubanti, ma poi. &#8220;È stato nel 2012. Era venuto per incontrarmi da Montreal, per cercare di convincermi a lasciare Bologna per andare in Canada. Ero un po&#8217; scettico inizialmente. Ma dopo averci parlato ho trovato una persona molto umana, con una visione chiara. E mi ha tolto tanti dubbi&#8221;.</p>
<p data-start="608" data-end="1000"><strong data-start="611" data-end="659">Secondo ciak: l’arrivo di Vincenzo Italiano</strong></p>
<p>Il colpo da maestro. Un allenatore moderno, stratega, studioso. <a href="https://www.calciostyle.it/calciomercato/bologna-pedrola-non-ha-convinto-italiano-niente-riscatto"><strong>Italiano</strong> </a>porta al Bologna un’organizzazione solida e idee offensive. Il risultato? Un’identità di gioco definita. Di Vaio, in merito, dice: &#8220;Ha portato grande organizzazione nel nostro gioco, identità, idee offensive. È un allenatore moderno, che studia molto. La squadra con lui ha un&#8217;identità chiara&#8221;.</p>
<div id="attachment_412360" style="width: 1010px" class="wp-caption aligncenter"><img aria-describedby="caption-attachment-412360" class="wp-image-412360 size-full" src="https://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/VINCENZO-ITALIANO.jpg" alt="Bologna" width="1000" height="600" /><p id="caption-attachment-412360" class="wp-caption-text">VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )</p></div>
<h2>L&#8217;ultimo atto</h2>
<p><strong data-start="1005" data-end="1052">Terzo ciak: la consegna della Coppa Italia</strong></p>
<p data-start="608" data-end="1000">Il climax del film: Di Vaio si emoziona nel descrivere il momento del trionfo. Un’emozione che definisce “forse la più bella” della sua carriera. Il discorso finale? “Per un club come il nostro, la <a href="https://www.legaseriea.it/it/coppa-italia"><em>Coppa Italia</em></a> è il massimo”.</p>
<p data-start="608" data-end="1000">Voi, come sigla finale, metteteci ciò che preferite: la colonna sonora del <em data-start="147" data-end="159">Gladiatore</em>, un vecchio successo italiano o il coro da stadio. Fatto sta che, se la storia del Bologna fosse un film (e uno, in effetti, esiste davvero), oggi si chiuderebbe con un lieto fine: la vittoria in <a href="https://www.calciostyle.it/coppa-italia/coppa-italia-2025-26-lo-spiegone-su-tabellone-e-regolamento">Coppa Italia.</a><br data-start="384" data-end="387" />Ma chissà, forse non è ancora l’ultima scena.</p>
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Aggiornato al 25/06/2025 17:21
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