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Antonini: “Maradona è stato assassinato. C’erano personaggi che ruotavano attorno a lui…”

Morte Maradona, il presidente del Trapani – Valerio Antonini – è intervenuto a “A pranzo con Chiariello”, trasmissione su Radio Crc, lasciandosi andare a dichiarazioni shock.
A seguire l’intervista completa
Antonioni: “Abbiamo le prove che Maradona sia stato ucciso…”
IL RAPPORTO CON MARADONA
“Il rapporto tra me e Diego Armando Maradona si era consolidato negli anni poiché abbiamo lavorato insieme in Sudamerica per tanti anni. Abbiamo creato un qualcosa che nel mio settore – che è quello della distribuzione di grano – è un qualcosa di unico e straordinario grazie ai rapporti che Diego aveva con i presidenti, cosa ben nota a tutti. Abbiamo fatto un grande lavoro di team insieme anche a Stefano Ceci. C’era un grande rapporto, non solo di lavoro ma anche di amicizia. Si era creata una sinergia straordinaria, conservo gelosamente ancora un audio di Diego in cui diceva che io ero uno dei pochi nella sua vita che gli aveva fatto solo guadagnare soldi e non gliene non aveva mai dovuti dare”.
“DIEGO ASSASSINATO”
“Io non solo sono convinto che Diego sia stato assassinato, ma ho da anni tutta una serie di informazioni che gestivo direttamente perché spesso con Diego andavamo in viaggi di lavoro in Venezuela, Cuba, Messico, Nicaragua. Insomma, ne ho vista di cotte e di crude per cui potevo scrivere un libro. C’erano personaggi che ruotavano intorno a Diego, soprattutto negli ultimi anni, che hanno contribuito in maniera chirurgica a quello che è successo. Mi riferisco in particolare a chi gestiva la parte legale di Diego che gli faceva firmare tutto ciò che doveva firmare anche quando Diego non era in condizioni di riconoscere neanche se stesso allo specchio. Tutte queste cose sono successe da anni”.
“MORLA IL COLPEVOLE”
“E’ sulla bocca di tutti. L’Avvocato Pisani penso non rappresentasse più Diego dal 2015. L’Avvocato Matias Morla è il principale responsabile e il principale colpevole della morte di Diego, perché è lui che ha nominato le persone che facevano parte del suo entourage che si occupavano anche di controllarlo, ma che in realtà lo facevano ubriacare e lo facevano ridurre in condizioni impresentabili per poi abbandonarlo. Matias Morla si occupava della scelta del medico e delle strutture su cui Diego si poteva appoggiare. Potrei stare dieci giorni a raccontare tutto quello che ho visto. Cose clamorose”.
IL RAPPORTO CON LE FIGLIE
“l rapporto con le figlie è stato particolare, dovevi conoscere Diego per capirlo. Lui era un uomo difficile e particolare, stare vicino a lui non era comune. Le figlie sono cresciute sempre con alcune caratteristiche che erano molto simili al carattere della madre con cui Diego si scontrava tanto che con una delle due aveva un rapporto addirittura conflittuale negli ultimi periodi. Ricordo ancora un evento particolare. Il 30 ottobre 2019 ero con lui nella casa che aveva affittato a Buenos Aires per il suo compleanno. Non c’era nessuno dei figli. Durante il suo compleanno i membri del suo entourage gli passarono da bere l’inverosimile tanto che chiamai la governance per dirgli che non stava bene ma loro continuavano a dargli birra e vino. Ad un certo punto arrivò la figlia Gianinna e si scontrò verbalmente con Morla poiché il padre era in condizioni impresentabili. Nella totale indifferenza, gli fu risposto davanti ad una trentina di persone che Diego era così e stava bene e che loro non erano nessuno per ridurlo in quella maniera”.
STEFANO CECI
“E’ stato l’unico che ha tentato di aiutarlo perché gli è stato sempre vicino. C’è una causa in corso, questa situazione è legata ad un contratto che Stefano ha regolare con Diego con una società di riferimento di Morla a cui Diego cedeva tutti i suoi diritti d’immagine e di nome. Motivo per cui c’è una causa in corso tra la società di Stefano e quella di Morla per chi ha effettivamente i diritti. Ci sono due cause: una tra Ceci e Morla e una tra Morla e gli eredi”.
“NEGLI ULTIMI OTTO ANNI SUCCESSE COSE IMPORTANTI NELLA VITA DI DIEGO”
“Negli ultimi otto anni sono successe alcune cose importanti nella vita di Diego che erano legate a me. Io portai Diego da quello che era il mio partner commerciale che era il più grande imprenditore nel mondo del grano, il Presidente Francesco Casillo, perché avemmo l’idea di coinvolgere Diego per farlo diventare l’apripista del business nei Paesi in cui aveva rapporti. Diego ha ricevuto decine di milioni di commissioni. Questi soldi finivano su un conto corrente svizzero che posso fornire alle autorità di Buenos Aires qualora me lo chiedessero, cointestato a Matias Morla e a Maradona a firma disgiunta che consentiva a Morla di poter disporre di questi soldi come e quando voleva. Inizialmente Diego aveva un conto corrente intestato solo a lui dove venivano versati gli importi alla commissione che lui aveva generato. Quando Morla cominciò a raffigurare Diego agli inizi del 2015, mi chiamò per dirmi che il corto corrente di Maradona è cambiato e di pregarmi di trasferire i soldi su quel conto. Rimasi interdetto in quel momento poiché era evidente che dietro questo interesse di Morla, c’era un suo secondo fine che era quello di poter mettere mano al capitale di Maradona e di poter disporre di quei soldi”.
MORLA
“Morla voleva controllare interamente il patrimonio di Maradona. Diego era molto debole e consapevole di non avere nessuno vicino che potesse aiutarlo. Morla è stato molto abile a convincerlo del contrario che lui potesse essere una forza per Maradona e che potesse diventare un aiuto per lui. Io ho provato a dire tante volte a Stefano di riportarlo in Italia, cercando di farlo vivere qui. Quando viveva a Dubai stava benissimo e quello fu il momento decisivo della vita di Maradona quando gli fu intimato di andarsene in Messico. In quel momento avevo capito che qualcosa di grosso stava accadendo. Quando arrivò il Covid Diego ebbe delle crisi, perché stava male e voleva uscire. Lui era stanco di vivere, me lo disse chiaramente”.
DE LAURENTIIS
“Un fenomeno assoluto. Quello che ha fatto a Napoli è eccezionale. Ha preso un squadra in Serie C inesistente e l’ha portata ai piani alti lottando per lo scudetto. Ha portato allenatori del calibro di Ancelotti e Benitez. Inizialmente a Diego non piaceva De Laurentiis, poi si sono conosciuti grazie a Stefano Ceci e da lì si sono frequentati. Diego aveva grande stima di De Laurentiis poiché è difficile parlare male di lui. De Laurentiis ha fatto diventare il Napoli una squadra importante. Lui ha grandi capacità anche se ha difetti come tutti gli esseri umani”.

Napoli, De Laurentiis
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Calcio in TV oggi: dove vedere i match in streaming gratis

Il palinsesto completo per seguire il calcio in TV oggi: ecco dove vedere tutti i match in streaming gratis sulle varie piattaforme.
La programmazione completa di tutto il calcio in diretta tv e streaming, con le partite di calcio in TV oggi tra le varie piattaforme Sky, DAZN, NOW, Sportitalia, MOLA TV ed emittenti in chiaro. In questa guida tv potete consultare dunque le partite di calcio oggi per tutti i dispositivi mobili (tablet, smartphone e perfino console da gioco) e tutti i device, ma anche per tv e smart tv. Guida alla diretta TV.
Di seguito l’elenco completo delle partite di calcio in TV oggi, in tutte le competizioni e i palinsesti trasmessi dalle emittenti italiane.

Jonathan Moscrop – LaPresse21 07 2012 Bari ( Italia )Sport CalcioInter FC vs AC Milan – 12esimo edizione Trofeo TIM 2012 – Stadio San Nicola di BariNella foto: Telecamera a bordocampoPhoto: Jonathan Moscrop – LaPresse21 07 2012 Bari ( Italy )Sport SoccerInter FC versus AC Milan – 12th TIM Trophy 2012 – San Nicola Stadium BariIn the photo: A pitchside television camera
Calcio in TV oggi, il programma del 27 marzo
18.45 Barcellona-Wolfsburg (Champions League femminile) – DAZN
21.00 Barcellona-Osasuna (Liga) – DAZN
21.00 Chelsea-Manchester City (Champions League femminile) – DAZN
Dove vedere il calcio in TV in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.
I programmi RAI sono visibili in streaming gratuito all’interno del territorio italiano su RaiPlay e relativa app.
I programmi di Sportitalia sono visibili in streaming gratuito su Sportitalia.com.
I programmi di Eurosport sono visibili in streaming solo per gli abbonati al servizio Eurosport Player.
I programmi di Eleven Sports sono visibili in streaming previa registrazione sul sito Eleven Sports.
Le partite trasmesse da OneFootball sono visibili in streaming gratuito sul sito web e tramite l’applicazione.
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Parma, Brianti: “Chivu o Pecchia, ecco le differenze. Scudetto? Dico Inter”

Dopo la ‘delusione’ italiana alla Nations League, c’è attesa non soltanto per il ritorno della Serie A bensì per il big-match di Champions League tra Bayern Monaco e Inter. “Innanzitutto dobbiamo dire che il Bayern è un ostacolo importante per i nerazzurri e che l’Inter è favorita per lo scudetto per quanto ha fatto vedere, e perché da più tempo lavora con continuità con una delle rose più forti dell’intera Serie A“. Parola del giornalista Simone Brianti, una delle giovani firme più apprezzate del panorama sportivo. Lo abbiamo raggiunto per un commento su Serie A, Champions League e Nazionale Azzurra. Una chiacchierata densa di spunti interessanti. “Allo stesso tempo non terrei fuori dalla corsa scudetto il Napoli“, prosegue Brianti. “Potendo giocare una volta alla settimana potrebbe avere più energie per questo finale di stagione”.
L’Inter pagherà soprattutto match importanti come la semifinale di Coppa Italia contro il Milan e i quarti di Champions con il Bayern Monaco. Inzaghi dovesse avere tutta la rosa a disposizione e, dunque, recuperare anche gli infortunati, potrebbe comunque giocarsela su più fronti. A chiudere non dimenticherei l’Atalanta. Vero la sconfitta nello scontro diretto l’ha messo a sei punti dalla vetta, ma con ancora nove giornate da giocare può succedere di tutto”.
Essendo Simone (firma di Gianlucadimarzio.com) un grande esperto del mondo Parma, non poteva mancare un commento sul team emiliano del nuovo mister Chivu. “Le differenze tra Chivu e Pecchia sono sostanzialmente nel modo di far giocare la squadra, al di là dei moduli. Il tecnico ex Inter Primavera cerca di giocare con un baricentro più basso per sfruttare la ripartenza veloce degli esterni. Dal suo canto l’ex tecnico gialloblù puntava più a tenere il pallino del gioco e a giocare con più qualità. Per quanto mi riguarda Pecchia è stato scaricato con troppo facilità dal club, non è stato supportato nei momenti difficili, soprattutto all’interno del gruppo. Ha pagato soltanto per i risultati perché per il lavoro fatto a Parma con la promozione dalla B e la crescita di tanti giovani meritava sicuramente un po’ più di riconoscenza”.
VERSO BAYERN MONACO-INTER: ‘PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE’
Passando alla corsa alla Champions League, sicuramente è bella e avvincente. Si attende con ansia Bayern Monaco-Inter, in programma martedì 8 aprile 2025. “Delle migliori otto sono rimaste tante formazioni importanti e che potrebbero vincerla. Certo che il Real Madrid è tra le favorite, anche per la sua storia nella competizione. L’Inter, presto impegnata col Bayern, può provare ad arrivare in fondo ma sicuramente deve trovare un incastro perfetto tra prestazioni e momenti. Già con il Bayern sarà un ostacolo importante. Sì, Bayern avversario duro. Attenzione a Barcellona e Psg con i loro ‘incoscienti giovani’ potrebbero sorprendere”.
ROBERTO MANCINI E JOSE’ MOURINHO TORNERANNO IN SERIE A NELLA STAGIONE 2025-2026?
Simone, vedresti bene allenatori come Roberto Mancini e José Mourinho nel prossimo futuro in Serie A? “Sono indubbiamente due allenatori importanti e in Italia porterebbero tanta esperienza. Penso sia difficile un loro ritorno imminente in Serie A soprattutto per gli avvicendamenti che potrebbero esserci da qui alla fine. Da capire chi prenderà il posto di Gasperini, dovesse andare via già quest’anno, o di Ranieri. Tra le big, però, sono poche quelle che andrebbero a cambiare. La Juve difficilmente andrà su Mancini, avendolo messo da parte ora. Mou a Torino non ce lo vedo proprio. Da capire il Milan cosa farà con il nuovo ds”.
Infine un commento sulla Nazionale Italiana di Luciano Spalletti, reduce dall’eliminazione (Nations League) contro la Germania. “L’Italia con Spalletti è in una fase di transizione. Il ct ha cercato di ringiovanire la rosa con i calciatori più utilizzati nei vari club. Sicuramente i giovani in Italia ce ne sono, devono soltanto trovare lo spazio per crescere ed emergere. Per il futuro ne vedo diversi che potrebbero fare al caso di Spalletti: Casadei, Comuzzo, Fabbian, Ndour, Baldanzi, Pio Esposito ma anche Sebastiano dovesse dare continuità nelle sue prestazioni in Serie A. Ma anche altri ragazzi come Pisilli o scendendo nelle altre categorie delle nazionali Under direi Camarda, Liberali, Fortini o Ekhator del Genoa“.
“IN ITALIA SI DOVREBBE CAMBIARE LA MENTALITA’. SU LUCIANO SPALLETTI…”
Italia problema di mentalità? “In Italia dovremmo cambiare la mentalità e iniziare a far giocare di più questi ragazzi, soltanto così può crescere il movimento e Spalletti avere più alternative convocabili per il futuro. Io sono fiducioso di questa Nazionale e può raggiungere il Mondiale nel 2026. Serve però giocare con un atteggiamento positivo, senza paura e, soprattutto, con la concentrazione al 100% perché Norvegia e anche Israele non regaleranno niente”. Ringraziamo Simone Brianti per la disponibilità e professionalità.
Giornalista pubblicista da diversi anni e con una passione smisurata per il calcio giovanile, Brianti è noto come Co-fondatore di Mondoprimavera.com nel 2014, oggi responsabile editoriale OA Calcio. Ha ampliato le sue collaborazioni negli ultimi anni per seguire il pianeta del pallone a 360°. Ciò collaborando nel contempo con diverse agenzie che gli permettono di scrivere su quotidiani nazionali come Tuttosport (seguendo il Parma da vicino e qualche club di B in zona Emilia). In più collabora con il network di Gianluca Di Marzio, sempre seguendo il Parma da vicino. Non resta che lanciare un forte in bocca al lupo all’Inter di Inzaghi per la sfida Champions contro il Bayern. Come sempre vinca il migliore!

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Atalanta, Retegui in dubbio: spazio a Maldini?

Grande punto interrogativo per la Dea: Mateo Retegui, infortunatosi nell’andata di Nations League, potrebbe non essere tra i convocabili di Gasperini.
L’Atalanta lavora in vista della ripresa del campionato con la difficile sfida contro la Fiorentina. Il grande punto interrogativo per Gian Piero Gasperini riguarda la presenza o meno di Mateo Retegui. Il centravanti si è infortunato durante i primi giorni di ritiro con l’Italia, prima dell’andata contro la Germania.

DANIEL MALDINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )Chi
Atalanta, chi al posto di Retegui?
Secondo la Gazzetta dello Sport, considerando la possibile assenza dell’italoargentino, non è da escludere la presenza di Daniel Maldini al centro dell’attacco atalantino come centravanti. Il ragazzo ex Monza, in campo a Dortmund con l’Italia, non ha impressionato positivamente e cerca riscatto.
Per le 9 partite di campionato che mancano, Gasperini chiederà al giocatore di aumentare il proprio contributo dal punto di vista realizzativo. Dal giorno del suo arrivo a Zingonia 3 presenze senza gol.
Ma per la Dea, purtroppo, non si conta solo l’Italoargentino come indisponibile. Da valutare ci sarebbero anche: il difensore Kossounou, che ieri ha lavorato sul campo per la prima volta dall’infortunio. Sulemana, invece, ha lavorato parzialmente in gruppo. Ancora terapie infine anche per Cuadrado e Posch. Come non bastasse, si è fermato anche il giovane Palestra per un problema muscolare.
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