Europa League
Juventus: quando a Nantes la risolse Vialli
La partita di stasera rappresenta un crocevia decisivo per la stagione della Juventus. L’ultima volta che i bianconeri hanno affrontato il Nantes fu decisivo Vialli.
Juventus, ottavi di finale, accesso vietato da anni:
La Juventus non accede ai quarti di finale, nelle coppe europee ormai dalla stagione 18/19. In quella occasione in Champions League eliminò nella gara degli ottavi di finale l’Atletico Madrid, per poi essere eliminata nel turno successivo dall’Ajax.
Nelle due stagioni successive, con Sarri prima e Pirlo poi, sono arrivate due eliminazioni agli ottavi di finale. La Juventus è stata eliminata nel 19/20, con Sarri in panchina, dal Lione. I francesi la spuntarono grazie alla regola, ora cancellata, dei gol in trasferta.
La stagione 20/21, quella di Pirlo alla guida dei bianconeri, venne segnata dall’eliminazione, sempre agli ottavi di Champions League, contro il Porto. Ad eliminare la Juventus furono ancora i gol in trasferta, non bastarono infatti 3 gol di Federico Chiesa tra andata e ritorno. La Juventus fu eliminata ai supplementari dal gol di Sergio Oliveira.
Infine nella stagione scorsa, con Allegri tornato sulla panchina bianconera, è arrivata l’eliminazione più pesante. La Juventus infatti non è riuscita a superare il Villarreal, 1-1 il risultato all’Allianz Stadium e disfatta per 3-0 allo Stadio della Ceramica.
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La nuova avventura in Europa League:
La Juventus quest’anno ha fatto anche peggio. Infatti i bianconeri sono stati eliminati dalla Champions League nella fase a gironi, da Psg e Benfica, non succedeva dal 2013-2014. Sulla panchina della squadra torinese sedeva Antonio Conte, quell’anno poi i bianconeri arrivarono fino alla semifinale di Europa League, fermati ad un passo dalla finale disputatasi poi a Torino ancora dal Benfica.
Ora pensare ancora al 2013-2014 riporta anche al record della Juventus stabilito in campionato, 102 punti. Ma i bianconeri attuali non somigliano affatto alla squadra allora di Conte.
Tuttavia pensando agli avversari di oggi, il Nantes, nasce un sorriso sul volto dei tifosi della Vecchia Signora. Il ricordo riporta infatti all’ultimo trionfo della Juventus in Champions League. Era la stagione 1995-1996, la Juventus eliminò i francesi in semifinale, per poi vincere la finale a Roma contro l’Ajax.
Ma c’è una motivazione in più stasera, la squadra di Allegri deve onorare il ricordo di Gianluca Vialli. Il capitano che alzò nel cielo di Roma la coppa dalle grandi orecchie. Proprio Vialli fu grande protagonista nella doppia sfida al Nantes del 1996, quando il centravanti cremonese segnò due gol, uno all’andata ed uno al ritorno che contribuirono in modo sostanziale all’accesso alla finale.
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Conference League
Le formazioni ufficiali delle “altre” di Europa e Conference League
I quarti di finale di Europa League e Conference League si chiudono stasera. Di seguito, le formazioni ufficiali delle partite delle 21:00.
Conference League, le formazioni ufficiali
Di seguito, le formazioni ufficiali di Fenerbahce-Olympiacos:
Fenerbahce (4-2-3-1): Livakovic; Kadıoğlu, Becao, Djiku, Osayi-Samuel; Fred, Yusek; Tadic, Szymanski, Kahveci, Dzeko. Allenatore: Ismail Kartal.
Olympiacos (4-2-3-1): Tzolakis; Ortega, Carmo, ntoi, Rodinei; Hezze, Chiquinho; Fortounis, Jovetic, Podence; El Kaabi. Allenatore: José Luis Mendilibar.
Di seguito, le formazioni ufficiali di PAOK-Club Brugge:
PAOK (4-2-3-1): Kotarski; Jonny, Kedziora, Koulierakis, Baba; Schwab, Meité; Despodov, Murg, Taison; Brandon. Allenatore: Razvan Lucescu.
CLUB BRUGGE (5-3-2): Jackers; Skoras, Sabbe, Ordonez, Balanta, Meijer; Vetlesen, Onyedika, Vanaken; Jutglà, Nusa. Allenatore: Nicky Hayen.
Europa League, le formazioni ufficiali
Di seguito, le formazioni ufficiali di Marsiglia-Benfica:
MARSIGLIA (4-3-3): Pau Lopez; Mbemba, Balerdi, Gigot, Soglo; Veretout, Ounahi, Veretout; Ndiaye, Aubameyang, Harit. Allenatore: Jean-Louis Gasset.
BENFICA (4-2-3-1): Trubin; Bah, Antonio Silva, Otamendi, Aursnes; Joao Neves, Florentino; Di Maria, Rafa Silva, Neres; Tengstedt. Allenatore: Roger Schmidt.
Di seguito, le formazioni ufficiali di West Ham-Bayer Leverkusen:
WEST HAM (4-3-3): Fabianski; Coufal, Zouma, Aguerd, Cresswell; Ward-Prowse, Alvarez, Soucek; Bowen, Antonio, Kudus. Allenatore: David Moyes.
BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Kovar; Stanisic, Kossounou, Tah, Hincapie; Xhaka, Palacios; Tella, Wirtz, Grimaldo; Schick. Allenatore: Xabi Alonso.
Europa League
Atalanta-Liverpool, le formazioni ufficiali
Atalanta-Liverpool è la partita che potrebbe permettere alla Dea di scrivere la storia, ma i Reds sono una squadra che non muore mai.
Atalanta-Liverpool è una partita che si è giocata solo una volta nella storia di questi due club e, nel Novembre del 2020, terminò cinque a zero per gli inglesi. Tuttavia, dell’Atalanta che venne schiantata dalla tripletta di Diogo Jota e dalle reti di Salah e Mané, non è rimasto praticamente niente.
La Dea di oggi è una squadra più matura, più consapevole: soprattutto in ambito europeo. Ha acquisito un grado di esperienza tale da potersela giocare alla pari le squadre più forti del pianeta. Perché è vero (e va messo in cima a ogni discussione sul tema per onestà intellettuale) che all’andata Klopp si è letteralmente consegnato al feroce uomo-contro-uomo di Gasperini, schierando una squadra impresentabile sia dal punto di vista tattico che dell’approccio, e facendo un turnover inspiegabile.
Se ad Alisson (infortunato) aggiungiamo le esclusioni (per scelta tecnica) di Luiz Diaz, Salah, Robertson, Alexander-Arnold (lui nemmeno subentrato nel secondo tempo, a differenza dei suoi colleghi) e Szoboszlai è facilmente intuibile il perché siamo stati messi di fronte a un Liverpool francamente irriconoscibile.
Tuttavia, al netto di tutte le aggravanti (non attenuanti) del caso, rimane il fatto che pochissime squadre sarebbero in grado di giocare una partita del genere ad Anfield. Motivo per il quale una rimonta dei Reds non è certa, ma (nonostante i soliti proclami di cialtroni e pseudo-giornalisti che purtroppo infestano la comunicazione nostrana) neppure un passaggio del turno della formazione orobica è scontato.
La speranza di Gasperini deve essere che la sua squadra non si lascia influenzare dall’eccessiva deificazione della “impresa” di Anfield, che si faccia un bagno d’umiltà (che servirebbe anche a chi fa comunicazione in questo modo) e che si renda conto che il miracolo, finora, è avvenuto soltanto a metà. L’Atalanta è a novanta minuti da un sogno, ma non può ancora iniziare a goderselo o il risveglio rischia di rivelarsi traumatico.
Atalanta-Liverpool, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; Miranchuk, Scamacca. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Jones, MacAllister, Szoboszlai; Salah, Gakpo, Luis Diaz. Allenatore: Jurgen Klopp.
Europa League
Roma-Milan, le formazioni ufficiali
Roma-Milan decreterà quale fra queste due squadre italiane accederà alla semifinale di Europa League per poi sognare Dublino.
La notizia del giorno è che Daniele De Rossi è stato confermato sulla panchina della Roma. Il suo contratto, inizialmente semestrale e senza opzione di rinnovo, dovrà giocoforza essere rinnovato per farlo passare da semplice traghettatore a capo-allenatore a tutti gli effetti. Non si può dire che non se lo sia meritato, ma speculare sul lavoro fatto da altri e allenare davvero sono due cose diverse.
Un conto è arrivare in corso d’opera, con lo spogliatoio che rema (e remerà sempre) dalla tua parte perché non sopportava più quello che c’era prima, e un conto è preparare una stagione. De Rossi rischia di passare alla storia come un personaggio shakespeariano. E no, non parlo di William Shakespare (poeta britannico) ma di Craig Shakespare: ex-allenatore ad interim del Leicester poi promosso (anche lui) in pianta stabile.
Shakespare rilevò Claudio Ranieri (perché sì, gli ammutinamenti li subiscono anche i signori) a Febbraio e salvò la squadra senza fare nulla di eccezionale. Certo, se ci si ricorda le condizioni in cui versavano le foxes al momento del suo arrivo (a rischio retrocessione da campioni uscenti) è chiaro che portarle al 12esimo posto in Premier League e a uscire dignitosamente ai quarti di Champions (contro l’Atletico) è un ottimo risultato.
Tuttavia, il problema sta a monte e sta tutto nella forma avuta dalla squadra nella prima parte di stagione e non tanto in quella scintillante della seconda. Di questo De Rossi ne deve essere consapevole perché la Roma pre-esonero di Mourinho era troppo brutta per essere vera, idem dicasi per il Leicester pre-esonero di Ranieri. E ai tempi di social ci si mette pochissimo a deificarti ma ancor meno a farti passare da eroe a mostro, Marco Travaglio a Muschio Selvaggio ipse dixit.
Tuttavia, sarebbe ingeneroso ridurre quanto di buono fatto vedere dall’allenatore romano a un semplice lascito testamentario del suo illustre predecessore. Infatti, nonostante la giovane esperienza da allenatore, De Rossi sembra già più abile del suo più esperto collega Pioli nel leggere le partite.
Se Daniele è già certo della conferma, lo stesso non si può dire del tecnico emiliano. Il quale, salvo miracoli che passeranno inevitabilmente dal match di stasera, rischia di chiudere la propria esperienza da tecnico del Milan con una precoce eliminazione ai quarti di finale di Europa League (poco male, chiunque passi uscirà in semifinale contro il Bayer Leverkusen) e con la seconda stella alzata in faccia dai cugini dell’Inter.
Per il dispiacere di nessuno, soprattutto tra i milanisti, l’epopea di Pioli al Milan è finita e difficilmente questo finale di stagione potrà cambiare il suo futuro. Un allenatore che spesso e volentieri è stato criticato oltre i propri demeriti, ma che involontariamente rappresenta l’esempio perfetto da (non seguire) per De Rossi se quest’ultimo vorrà imporsi come l’allenatore di livello che può legittimamente ambire a diventare.
Roma-Milan, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
Di seguito, le formazioni ufficiali di Roma-Milan:
ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Smalling, Mancini, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; El Shaarawy, Lukaku, Dybala. Allenatore: Daniele De Rossi.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, T. Hernandez; Musah, Bennacer; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Stefano Pioli.
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