Categorie: Europei

Qatar, l’impero economico colpisce ancora: le ultime mosse

Il Qatar continua inesorabilmente la sua scalata al calcio mondiale. Che passa attaverso l’acquisto di squadre di calcio importanti e investimenti monstre.

Il Qatar si ripromette di diventare sempre di più una potenza mondiale. Non solo in ambito petrolifero ma anche in ambito calcistico.

Un obiettivo molto possibile, grazie allo strapotere economico dell’emirato. Emirato che non ha pressoché limiti di spesa.

Tutto è iniziato nel 2011, quando l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani ha comprato il Paris Saint Germain attraverso una società, la Qatar Sports Investment.

Anche la candidatura del Qatar e la successiva assegnazione dei Mondiali al Paese dimostra gli ingenti investimenti che si stanno facendo in questa direzione.

Indice

Qatar, gli occhi sul Manchester United

A novembre 2022 la famiglia Glazer, che attualmente detiene la proprietà del club di Premier League, ha annunciato di volerlo mettere in vendita.

A gestire la vendita è il The Raine Group, la stessa società che ha gestito la vendita del Chelsea. Questa ha stimato il valore del club in 6 miliardi di sterline. Una cifra enorme, ma non impossibile per il potente emiro qatariota.

Che, tuttavia, valuta il club una cifra inferiore: secondo lui, 4,5 miliardi sarebbero una cifra più accettabile, per portare a termine l’affare.

In corsa per l’acquisto del club c’è anche uno degli uomini più ricchi d’Inghilterra: Sir Jim Ratcliffe

, fan di lungo corso dei Red Devils.

Qatar, i possibili intoppi

L’affare, per il Qatar, potrebbe avere un intoppo. Un serio problema sarebbe rappresentato dalle norme Uefa, che non permetterebbero a uno stesso proprietario di detenere due o più club che partecipano alla stessa competizione.

L’eventuale estromissione del PSG e del Manchester United dalla Champions League costituirebbe, ovviamente, un grandissimo problema. Problema che bisogna trovare il modo di aggirare.

Le polemiche

Saputo dell’interesse mostrato per il club inglese da parte del Qatar, l’ong Amnesty International ha esortato la Premier League a rinforzare le regole sulla proprietà dei club.

Le accuse dei detrattori, sia nei confronti del Qatar che dell’Arabia Saudita, è quella di voler fare “sportwashing” per gettare un’ombra sul mancato rispetto dei diritti umani di entrambi di Paesi.

Non solo Qatar: l’avanzata saudita

Solo 18 mesi fa l’Arabia Saudita si comprava il Newcastle United, con un’operazione da 300 milioni di sterline.

I sauditi hanno la possibilità di attingere al ricchissimo PIF, il Fondo Sovrano Saudita che ha permesso anche l’acquisto del Newscastle.

Che non è l’unico investimento calcistico dei sauditi: tra i club da loro detenuti, figurano anche lo Sheffield United FC (Inghilterra), il K. Beerschot VA (Belgio), La Berrichonne de Châteauroux (Francia) e l’UD Almeria (Spagna).

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Pubblicato da
Giulia Bucelli

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