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Europa League, il sogno della Roma s’infrange ai rigori

Europa League, ieri è andata in scena una finale all’ultimo sangue. Nella stanchezza generale, ai rigori gli spagnoli sono riusciti a mantenere la lucidità.

Indice

Una partita da record

La finale di Europa League di ieri sera rimarrà negli annali come la partita più lunga di sempre: ben 146 minuti di gioco. Più della finale dei Mondiali tra Argentina e Francia, che pure ci ha tenuti con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.

Lo stadio scelto per la finale, la Puskás Arena di Budapest, era gremito, con ben 35.000 tifosi giallorossi a dare manforte ai propri beniamini e una tifoseria avversaria pari circa a un terzo. Il match tra Siviglia e Roma è stato molto teso, come era prevedibile.

Questa finale è stata una partita tra grandi, con un Siviglia avvezzo alle finali di Europa League (ne ha giocate ben 7, ndr) e una Roma che con tutte le sue fragilità è riuscita a conquistare presto il vantaggio grazie al bellissimo gol della Joya Paulo Dybala al 34′ (su assist di Mancini) e a tenere botta, malgrado le molte penalità, i molti cartellini gialli e i molti errori (specialmente di Roger Ibanez).

Una Roma che è poi andata in svantaggio per colpa non di una rete avversaria ma di un autogol (di Mancini al 55′, ndr). E ha continuato a combattere per tutti e 90 minuti più i 20 minuti complessivi di recupero prima, ai supplementari poi.

Europa League, le note dolenti: l’arbitro Taylor

Il fischietto designato per questa finale, l’inglese Anthony Taylor, si è reso protagonista di diversi episodi arbitrali controversi.

Nella fase finale dei tempi regolamentari, sono avvenuti due episodi controversi, entrambi legati a un potenziale calcio di rigore. Partendo dal secondo episodio, Spinazzola ha crossato un pallone in area dalla sinistra, che è stato deviato da Fernando.

Immediatamente tutti i giocatori della Roma, la panchina e il pubblico hanno protestato vivacemente, lamentandosi del tocco di mano del centrocampista del Siviglia. L’arbitro Taylor, gestendo la situazione con gesti ampi, ha spiegato che non era un calcio di rigore, cercando di dissipare ogni dubbio.

Mentre Matic e i suoi compagni chiedevano all’arbitro di consultare il Var, quest’ultimo ha spiegato che Fernando aveva il braccio attaccato al corpo. Osservazione che, riguardando le immagini alla moviola, lascia decisamente perplessi.

Il Var non è intervenuto, fidandosi della valutazione del direttore di gara che era in una buona posizione, ma sono state comminate delle sanzioni alla panchina della Roma. Foti

, collaboratore di Mourinho, ha ricevuto un cartellino giallo per aver fatto un gesto mimando il numero 7 in direzione di Taylor.

L’altro episodio riguarda un errore che avrebbe potuto costare caro alla Roma se non fosse stato per l’intervento del Var: durante una percussione di Ocampos, è intervenuto Ibanez e l’attaccante è caduto a terra.

L’arbitro ha fischiato un calcio di rigore, ma è stato richiamato dai suoi assistenti che avevano visionato le immagini al monitor. I replay sono stati chiari, mostrando che il difensore giallorosso ha toccato appena il pallone prima di colpire Ocampos. Quindi, alla fine, nessun rigore è stato concesso.

Sull’arbitro si sono pronunciati diversi commentatori, tra i quali Alfredo Pedullà di Sportitalia, che ha commentato così la sua prestazione: “Io all’arbitro darei 5. Ci stava qualche sanzione disciplinare in più nei confronti del Siviglia, soprattuto a Rakitic.

Il rigore ribattuto non l’avevo mai visto. L’arbitro ad un certo punto ha perso completamente il controllo. L’interpretazione disciplinare dei cartellini è andata in sfavore della Roma“.

Siviglia, Yassine Bounou

Europa League, i protagonisti

Lato Siviglia, il protagonista assoluto è stato il portiere, che ha fatto meraviglie anche ai Mondiali nella Nazionale marocchina: Yassine Bounou alias Bono capace di parare pressoché qualsiasi tiro, inclusi 2 rigori su 3 calciati dai giallorossi quando si è giunti alla resa dei conti. Degni di menzione anche Rakitic e Fernando, che hanno sfiorato alcune concrete occasioni di gol.

Lato Roma, i protagonisti indiscussi sono stati Paulo Dybala, Chris Smalling, che ha fatto sfiorare alla Roma il 2-1, Bryan Cristante, autore dell’unico rigore andato a segno nell’ultima fase di gioco, e Nemanya Matic. Pieni di effort anche Celik e Belotti, entrato a sostituire Tammy Abraham. Quest’ultimo, assieme a Gini Wjnaldum, di palloni praticamente non ne ha toccati.

I giallorossi dopo la sconfitta

Delle ultime immagini di questa sfida cruciale rimarranno le lacrime di Paulo Dybala, il cerchio di Mourinho con i suoi ragazzi e i segni di affetto verso Gianluca Mancini da parte dei suoi tifosi.

Che lo amano comunque, e sembrano dirgli, parafrasando un capolavoro di De Gregori: “Mancio non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore“. Neanche quando commette un involontario, letale, autogol.

Aggiornato al 01/06/2023 1:29

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Pubblicato da
Giulia Bucelli

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