Champions League
Napoli: soldi fondamentali dalla Champions
Dopo la vittoria contro la Stella Rossa, il Napoli in Europa fino ad ora ha ottenuto solo risultati positivi, non avendo mai perso contro nessuna avversaria fino ad ora. Oltre a far sorridere e gioire i tifosi azzurri, prima di tutti fanno lievitare di un bel po’ le tasche della società, quindi del presidente De Laurentiis.
Indice
Napoli imbattuta in Champions
La Champions League è risultata la competizione che inaspettatamente ha fatto risaltare le doti degli azzurri e le sempre “fresche tattiche” di Ancelotti. Dopo la sconfitta contro il Manchester United di Mourinho della Juventus, il Napoli oggi è l’unica italiana ad essere imbattuta in Europa. Moto d’orgoglio questo che riempie di soddisfazione l’autostima dei giocatori, tenendo anche in considerazione la difficoltà del girone in cui i partenopei sono capitati.
I guadagni della Champions
Stando a delle cifre approssimative i partenopei avrebbero guadagnato fino ad ora di 45 milioni di euro (cifra che potrebbe aumentare di 10 milioni con la qualificazione agli ottavi). La Champions ovviamente, è sempre stata la competizione in cui più si hanno risultati positivi più si ha un guadagno estremamente alto. Secondo il nuovo regolamento UEFA, il budget totale di circa 1950 milioni di euro verrebbe stanziato in questo modo:
– Premi iniziali corrispondenti ad un 25% del totale del budget (488 milioni). Tutte le 32 squadre che hanno guadagnato la qualificazione alla fase a gironi percepiranno un introito di 15,25 milioni di euro (488/32 squadre).
– Premi partita e qualificazione corrispondenti ad un 30% del totale del budget (585 milioni). In pratica per ogni partita, sarà riconosciuto un premio di 2,7 milioni di euro per ogni vittoria o 900mila euro a squadra per il pareggio. Gli importi eccedenti i premi elargiti per i pareggi (900mila euro) saranno redistribuiti alle squadre alla fine della fase a gironi in modo proporzionale al numero di vittorie.
Inoltre ci sono i premi per le qualificazioni:
- ottavi (9,5 milioni a qualificata – totale 152 milioni),
- quarti (10,5 milioni a qualificata – totale 84 milioni),
- semifinale (12 milioni a semifinalista – totale 48 milioni),
- finale (15 milioni a finalista – totale 30 milioni), vincente (4 milioni alla squadra campione).
Infine, dei 585 milioni del budget riservato ai premi partita e qualificazione, le due partipanti alla Supercoppa Europea guadagnano 3,5 milioni di euro, con 1 milione di euro aggiuntivo a chi la vince.
– Premi dati in base a ranking degli ultimi 10 anni corrispondenti ad un 30% del totale del budget (585 milioni).
Questa è una novità di quest’anno. Viene stilata una classifica in base alle prestazioni nelle competizioni europee negli ultimi 10 anni. Un punteggio aggiuntivo viene assegnato a chi ha vinto in precedenza Champions League (o precedente Coppa Campioni), Europa League (o precedente Coppa UEFA) e Coppa delle Coppe.
In base ai dati sopra citati viene elaborata una classifica di tutte le squadre partecipanti. La prima squadra in classifica prenderà 32 quote e successivamente a scalare (la seconda 31, la terza 30 fino all’ultima con 1 quota). Considerando che è stato stabilito che una quota vale 1,108 milioni di euro, si redistruibiranno i premi del budget di 585 milioni.
– Premi forniti in base al market pool che prevede il 15% del budget totale (292 milioni di euro) .
Questo premio viene fornito alle squadre in base al mercato televisivo. Chiaramente i vari importi finali del market pool sono ridistruibuiti secondo diversi fattori.
In Inghilterra per gli ottavi
Il Napoli quindi avrebbe fino ad ora racimolato un bel gruzzolo che magari con l’eventuale qualificazione alla fase ad eliminazione lieviterebbe ancora. Si deciderà tutto nell’ultimo turno, quando il Napoli andrà a Liverpool: basterà un pareggio in terra in inglese per portare la squadra di Ancelotti al prossimo turno di Champions League assieme al PSG. La certezza del primo posto si avrebbe però solo in caso di vittoria nell’ultima giornata.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
Champions League
Quinta italiana in Champions League: tocca a Atalanta e Fiorentina per la matematica
Manca sempre meno alla matematica certezza che il prossimo anno la Champions League abbia ben 5 club italiani presenti. Tocca ad Atalanta e Fiorentina.
Siamo molti vicini al traguardo. Infatti, senza harakiri sportivi, l’Italia avrà per il prossimo anno il 5° posto per la Champions League. Dopo il ritorno dei quarti della massima competizione europea, l’Italia è ancora salda al primo posto in classifica del Ranking UEFA per Nazioni.
Con le uscite di Manchester City e Arsenal, l’Inghilterra ha molto complicato la sua lotta con la Germania per il secondo posto. Già nella giornata di oggi può arrivare la matematica certezza della quinta squadra in Champions: basterà che l’Atalanta non perda al Gewiss Stadium contro il Liverpool e che la Fiorentina passi il turno di Conference League.
Il conteggio tiene conto anche del passaggio sicuro di una fra Roma e Milan in semifinale di Europa League.
Ranking UEFA per Nazioni, la classifica
1 – Italia 18.857 (4 squadre ancora in corsa: Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina)
2 – Germania 17.642 (3 squadre ancora in corsa: Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen)
3 – Inghilterra 16.875 (3 squadre ancora in corsa: Liverpool, West Ham, Aston Villa)
4 – Spagna 15.312 (1 squadra ancora in corsa: Real Madrid)
5 – Francia 15.250 (3 squadre ancora in corsa: PSG, Lille, OM)
Champions League
Man.City – Real Madrid 1-1 (4-5 d.c.r.), Ancelotti vola in semifinale | Le pagelle del match
Il Real Madrid compie l’impresa ed elimina i campioni in carica del Manchester City ai calci di rigore. Per Carlo Ancelotti e’ semifinale, l’ennesima. Le pagelle.
Manchester City
Ederson 6: il City ha il dominio del possesso e questo implica che anche lui sia poco impegnato. Tap-in di Rodrygo impossibile da respingere due volte. Ai rigori dice di no a Modric.
Walker 6: bravo nel disimpegno e nella costruzione quando viene avviata l’azione.
Akanji 6,5: puntuale a chiudere in difesa, si fa notare spesso anche nelle azioni offensive dei Citizen (dal 112′ Stones sv).
Dias 6: anche per lui la serata e’ da sufficienza piena. Nessun intervento straordinario richiesto.
Gvardiol 6: non brillantissimo ma efficace. Si guadagna la sufficienza.
Rodri 6,5: determinante per organizzare il gioco, ci mette polmoni e precisione.
De Bruyne 7: il gol che impatta il vantaggio di Rodrygo e’ la punta dell’iceberg di una prestazione sontuosa, macchiata solo da un’occasione d’oro, gettata alle ortiche a porta spalancata (dal 112′ Kovacic 112′ 5: si fa ipnotizzare da Lunin nella lotteria dei rigori).
Bernardo Silva 5: errore fatale nella sequenza dei penalty. Oltre a una prestazione non eccellente, mette le sue impronte sull’uscita anticipata dei campioni in carica.
Foden 5: una conclusione velleitaria e poco altro da segnalare. E’ buio pesto per uno come lui, che dovrebbe accendere la fantasia della squadra.
Grealish 7: sempre sul pezzo e sempre pronto ad accompagnare l’azione sulla sinistra. Veloce e scattante, spesso pericoloso (dal 72′ Doku 7: ottimo impatto sul match).
Haaland 5: colpisce una traversa, ma e’ il solo pericolo che porta in una serata che lo vede, come spesso gli capita, marcare visita nelle sfide a eliminazione diretta (dal 91′ Alvarez 6: un paio di occasioni interessanti e il gol dal dischetto).
Pep Guardiola 5: i campioni d’Europa escono nonostante due prestazioni di livello, ma nelle quali e’ mancato il killer instinct.
Real Madrid
Lunin 8: serata di grazia, letteralmente. Solo il gol di De Bruyne lo sovrasta. Tiene a galla il Real su chiunque e respinge i rigori di Bernardo Silva e Kovacic.
Carvajal 6: bene in copertura, ancora meglio sulla spinta, la specialità della casa (dal 110′ Militao sv).
Nacho 7: mette la museruola ad Haaland, e non e’ poco. Implacabile anche dal dischetto.
Rudiger 7: il rigore decisivo che spedisce Ancelotti all’ennesima semifinale di Champions lo calciatori lui. Una sola sbavatura nell’arco del match, uno del destino.
Mendi 6: con difficoltà, ma regge al forcing del City nella seconda parte del match.
Valverde 7: non si ferma mai, soprattutto quando non ha il pallone tra i piedi. E’ sempre una opzione valida per gli spunti dei compagni.
Kross 6,5: fa il lavoro che più gli riesce, vincere contrasti e battagliare. Con la palla tra i piedi e’ precisissimo (dal 79′ Modric 5: il Real passa il turno, ma lui sbaglia il suo penalty).
Camavinga 7: sembra fresco anche dopo i supplementari. Resiste ai contrasti e si conquista tanti calci di punizione.
Bellingham 6: fa partire la cavalcata che porta al gol di Rodrygo. Non brillantissimo ma in partita fino alla fine.
Rodrygo 7,5: il suo tap-in fulmina Ederson e firma il vantaggio del Real. De Bruyne poi glielo pareggia, l’inerzia del match si disegna per merito suo (dall’84 Brahim Diaz 6: porta forza fresca in avanti e, soprattutto, fantasia).
Vinicius 7: costantemente spina nel fianco della difesa inglese, ci mette lo zampino sul vantaggio (dal 102′ Vazquez 6: bene l’ingresso, ancor meglio il rigore realizzato).
Carlo Ancelotti 7: il Real Madrid approccia il match in maniera intelligente. Cinismo sul vantaggio, freddezza dal dischetto. Re Carlo, ma non e’ una novità, sbarca tra le prime quattro d’Europa.
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