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Milan-Dinamo Zagabria 3-1, le pagelle di Calcio Style

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Milan-Dinamo Zagabria, i rossoneri si impongono per 3 reti a 1 grazie ad una gara convincente. Oltre alla sentenza Giroud, in rete anche Saelemaekers e Pobega. Vediamo qui di seguito le pagelle dei rossoneri.

Milan-Dinamo Zagabria

Maignan 6: completamente incolpevole sul gol del talento Orsic. Amministra la gara con la solita tranquillità. Buona la reazione sulla conclusione di Moharammi.

Calabria 6: non è al meglio e di vede. Non concede comunque nulla agli avversari e svolge il suo compito senza infamia né lode.

Kalulu 6: l’impressione è che soffra sulla velocità degli avversari, ma alla lunga si riprende il posto ed annulla Petkovic.

Tomori 6: idem come sopra. Petkovic non è un cliente facile, ma lo controlla. Dorme in occasione del gol di Orsic, ma prima ha il merito di mandare in porta Leao. Sufficienza strappata per il rotto della cuffia.

Theo Hernandez 6: un primo tempo sotto la sufficienza, meglio nella ripresa con diverse azioni interessanti.

Bennacer 7: la quantità di palloni che arrivano nelle sue zone è impressionante, li addomestica da par suo. Tiene bene le chiavi del centrocampo

Tonali 6: generoso fino al momento del cambio, ma poco più. Una serata dove la sua stella non brilla (dal 22’ st Pobega 7: una rete importante, consegna la vittoria al Milan)

Saelemaekers 7: due gare di Champions e due reti. Risponde sul campo, é questo che Pioli pretende da un giocatore. Voto di incoraggiamento, gara nel complesso più che sufficiente.

Brahim Diaz 6,5: vuole dimostrare il suo valore e questo lo porta a strafare. Gioca comunque con dovuta concentrazione.

Leao 7: proprio nei momenti di in cui non sembra in partita, si accende e diventa letale. Si procura il rigore e serve un pallone al bacio per Saelemaekers.

Giroud 7: una sentenza. Decisivo nonostante venga chiamato agli straordinari da inizio stagione. Trasforma con freddezza il calcio di rigore, la sua presenza di fa sempre sentire in area di rigore e non solo (dal 22’ De Ketelaere 6: impiegato in attacco, fa il suo senza sbavature)

Pioli 7: legge bene la partita, decisiva la scelta di buttare nella mischia Pobega. Tre punti forse scontati, ma guadagnati sul campo grazie ad una prestazione attenta e convincente.

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Champions League

Champions League, il nuovo format incuriosisce

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Champions League

La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti

Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.

Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.

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Champions League

Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”

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Guardiola

Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola 

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Guardiola, sogno Champions sfumato

A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.

Guardiola

Guardiola

La gratitudine di Guardiola

Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.

Romelu Lukaku ai tempi dell'Inter - guardiola

La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa

Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.

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Champions League

Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”

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Real Madrid

Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.

Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.

Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.

Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.

Jude Bellingham - Depositphotos

Real Madrid, le parole di Bellingham

“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.

Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:

“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.

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