Champions League
Liverpool, impresa epica!
Come dite? Pensavate di aver visto tutto nel calcio? Probabilmente non eravate ancora stati ad Anfield o non eravati seduti comodi sulla vostro divani a vedere ciò che è successo a Liverpool! I ragazzi di Klopp hanno compiuto un’impresa epica, leggendaria: con un 4-0 clamoroso hanno ribaltato il risultato di una settimana fa in cui il Barcellona del divino Messi aveva praticamente quasi raggiunto con il 3-0 la finale. Quasi, appunto, perché i Reds, pur privi di Firmino e Salah si sono attaccati, come cani rabbiosi, al collo del Barca e non l’hanno lasciato finché non si sono arresi.
La storia, la ruota quando deve girare lo fa nella maniera giusta, seguendo il corso degli eventi: un nome risalta sugli altri per questa impresa titanica, quello di Wjinaldum. Il centrocampista olandese entrato all’inizio del secondo tempo per l’infortunio di Robertson, che sembrava chiudere qualsiasi porta per il Liverpool viste già le assenze pesanti in attacco, nel giro di un paio di minuti dal 9′ al 11′ minuto della ripresa azzera le differenza reti con il Barca. Il primo gol era stato segnato dopo una manciata di minuti da Origi, che poi segnerà il gol della storia al 75′, ma Messi e compagni erano già in ko tecnico. Per il Barca altra uscita umiliante e di remuntada subìta, dopo quella che la Roma gli assestò nella scorsa Champions. Tanti rimpianti per i catalani..quanto è pesato l’errore di Dembelé sul fischio finale a porta spalancata.
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Klopp vuol sfatare la maledizione europea…
Il Liverpool si prensenta così alla nona finale di Champions della propria gloriosa storia, cercando di portare sotto la Kop la sesta Coppa e cantare insieme l’emozionante “You’ll never walk alone“! Klopp nel dopo gara, seppur convinto di poter fare una grande gara, è stato stupito lui stesso, nella capacità e concentrazione dei propri ragazzi di portare a casa un risultato storico, soprattutto nella difficoltà di tenere la porta inviolata contro Messi e Suarez. Per Jurgen Klopp ora la possibilità di riscrivere anche la propria storia: grande tecnico, grande personaggio ma perdente nelle finale europee in cui è arrivato. Klopp ha perso le finali di Champions col Borussia Dortmund nel 2013 e con il Liverpool nel 2018, sempre con i Reds ha perso quella di Europa League nel 2016. Ora l’appuntamento per sfatare la Storia è per il 1 giugno al Wanda Metropolitano di Madrid, in bocca al lupo Jurgen!
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
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Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
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