Champions League
Ajax-Juventus: probabili formazioni e dove vederla
In attesa di raccogliere l’ultimo punticino sabato prossimo a Ferrara per la aritmetica vittoria dell’ottavo campionato consecutivo, la Juventus si rituffa nella Champions che ancor di più diventa l’obiettivo dell’anno. I bianconeri, per l’andata dei quarti di finale, voleranno ad Amsterdam per affrontare i giovani d’oro dell‘Ajax che nel turno precedente hanno sovvertito i pronostici contro il Real Madrid con un gioco affascinante. Arbitro della sfida sarà lo spagnolo Carlos del Cerro Grande.
Indice
Qui Ajax
Per Ten Hag, allenatore dell’Ajax non dovrebbero esserci grandi novità a parte la già nota assenza di Mazraoui per squalifica. I biancorossi saranno in campo con il classico ed inossidabile 4-3-3 con Onana tra i pali, linea difensiva a quattro con Veltman e Tagliafico sugli esterni e la coppia di centrali Blind e De Ligt in mezzo, con quest’ultimo oggetto del desiderio del prossimo mercato bianconero. A centrocampo vedremo Van de Beek e De Jong interni con Schöne regista. In attacco il trio che sta stupendo tutta Europa con la classe di Tadic a supporto di Ziyech e Neres.
Qui Juventus
Allegri punta sull’abituale 4-3-3, con Szczesny in porta, quindi Cancelo a destra, Bonucci e Chiellini centrali, mentre a sinistra Alex Sandro sembra favorito su Spinazzola. A centrocampo molto probabile l’assenza di Emre Can, la leggera distorsione alla caviglia rimediata contro il Milan non lascia presagire la disponibilità. L’alternativa è Bentacur da affiancare a Pjanic e Mautidi. Il rebus più grande è nel tridente offensivo: CR7 ci sarà o no? Possibile la convocazione, meno la maglia dal primo minuto. Il suo posto nel caso non abbia la maglia da titolare sarà per Dybala, Mandzukic e Bernardeschi avranno le altre due maglie. Dovrebbe tornare ta i convocati Douglas Costa.
Probabili formazioni
Ajax (4-3-3): Onana; Veltman, Blind, De Ligt, Tagliafico; Van de Beek, Schöne, De Jong; Ziyech, Tadic, Neres. Allenatore, Ten Hag.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alez Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Dybala. Allenatore, Allegri.
Statistiche
L’Ajax e la Juventus si affronteranno per la nona volta in Coppa dei Campioni/Champions League, per la prima volta dal novembre 2004. La squadra olandese non batte i bianconeri nella competizione dalla finale di Coppa dei Campioni del 1973 a Belgrado. I bianconeri sono imbattuti in ciascuna delle ultime nove sfide europee contro l’Ajax, 5 vittorie e 4 pareggi, incluso il pareggio nella finale della Champions League del 1996, arrivato prima di alzare il trofeo grazie alla vittoria ai calci di rigore. Cristiano Ronaldo ha segnato sette gol nelle ultime quattro partite di Champions League contro l’Ajax, inclusa una tripletta per il Real Madid nella sua ultima visita alla Johan Cruijff Arena nell’ottobre 2012.
Dove vederla
La partita di mercoledì 10 aprile alle ore 21 tra Ajax e Juve sarà trasmessa sia in chiaro su RAI 1 che per i soli abbonati attraverso la piattaforma Sky, sui canali 201 e 252 del satellite e 382 del digitale terrestre. Inoltre sarà trasmessa in streaming e quindi visibile sui vari dispositivi: per tutti su RaiPlay, per i soli abbonati su Sky Go e Now Tv.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
Champions League
Quinta italiana in Champions League: tocca a Atalanta e Fiorentina per la matematica
Manca sempre meno alla matematica certezza che il prossimo anno la Champions League abbia ben 5 club italiani presenti. Tocca ad Atalanta e Fiorentina.
Siamo molti vicini al traguardo. Infatti, senza harakiri sportivi, l’Italia avrà per il prossimo anno il 5° posto per la Champions League. Dopo il ritorno dei quarti della massima competizione europea, l’Italia è ancora salda al primo posto in classifica del Ranking UEFA per Nazioni.
Con le uscite di Manchester City e Arsenal, l’Inghilterra ha molto complicato la sua lotta con la Germania per il secondo posto. Già nella giornata di oggi può arrivare la matematica certezza della quinta squadra in Champions: basterà che l’Atalanta non perda al Gewiss Stadium contro il Liverpool e che la Fiorentina passi il turno di Conference League.
Il conteggio tiene conto anche del passaggio sicuro di una fra Roma e Milan in semifinale di Europa League.
Ranking UEFA per Nazioni, la classifica
1 – Italia 18.857 (4 squadre ancora in corsa: Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina)
2 – Germania 17.642 (3 squadre ancora in corsa: Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen)
3 – Inghilterra 16.875 (3 squadre ancora in corsa: Liverpool, West Ham, Aston Villa)
4 – Spagna 15.312 (1 squadra ancora in corsa: Real Madrid)
5 – Francia 15.250 (3 squadre ancora in corsa: PSG, Lille, OM)
Champions League
Man.City – Real Madrid 1-1 (4-5 d.c.r.), Ancelotti vola in semifinale | Le pagelle del match
Il Real Madrid compie l’impresa ed elimina i campioni in carica del Manchester City ai calci di rigore. Per Carlo Ancelotti e’ semifinale, l’ennesima. Le pagelle.
Manchester City
Ederson 6: il City ha il dominio del possesso e questo implica che anche lui sia poco impegnato. Tap-in di Rodrygo impossibile da respingere due volte. Ai rigori dice di no a Modric.
Walker 6: bravo nel disimpegno e nella costruzione quando viene avviata l’azione.
Akanji 6,5: puntuale a chiudere in difesa, si fa notare spesso anche nelle azioni offensive dei Citizen (dal 112′ Stones sv).
Dias 6: anche per lui la serata e’ da sufficienza piena. Nessun intervento straordinario richiesto.
Gvardiol 6: non brillantissimo ma efficace. Si guadagna la sufficienza.
Rodri 6,5: determinante per organizzare il gioco, ci mette polmoni e precisione.
De Bruyne 7: il gol che impatta il vantaggio di Rodrygo e’ la punta dell’iceberg di una prestazione sontuosa, macchiata solo da un’occasione d’oro, gettata alle ortiche a porta spalancata (dal 112′ Kovacic 112′ 5: si fa ipnotizzare da Lunin nella lotteria dei rigori).
Bernardo Silva 5: errore fatale nella sequenza dei penalty. Oltre a una prestazione non eccellente, mette le sue impronte sull’uscita anticipata dei campioni in carica.
Foden 5: una conclusione velleitaria e poco altro da segnalare. E’ buio pesto per uno come lui, che dovrebbe accendere la fantasia della squadra.
Grealish 7: sempre sul pezzo e sempre pronto ad accompagnare l’azione sulla sinistra. Veloce e scattante, spesso pericoloso (dal 72′ Doku 7: ottimo impatto sul match).
Haaland 5: colpisce una traversa, ma e’ il solo pericolo che porta in una serata che lo vede, come spesso gli capita, marcare visita nelle sfide a eliminazione diretta (dal 91′ Alvarez 6: un paio di occasioni interessanti e il gol dal dischetto).
Pep Guardiola 5: i campioni d’Europa escono nonostante due prestazioni di livello, ma nelle quali e’ mancato il killer instinct.
Real Madrid
Lunin 8: serata di grazia, letteralmente. Solo il gol di De Bruyne lo sovrasta. Tiene a galla il Real su chiunque e respinge i rigori di Bernardo Silva e Kovacic.
Carvajal 6: bene in copertura, ancora meglio sulla spinta, la specialità della casa (dal 110′ Militao sv).
Nacho 7: mette la museruola ad Haaland, e non e’ poco. Implacabile anche dal dischetto.
Rudiger 7: il rigore decisivo che spedisce Ancelotti all’ennesima semifinale di Champions lo calciatori lui. Una sola sbavatura nell’arco del match, uno del destino.
Mendi 6: con difficoltà, ma regge al forcing del City nella seconda parte del match.
Valverde 7: non si ferma mai, soprattutto quando non ha il pallone tra i piedi. E’ sempre una opzione valida per gli spunti dei compagni.
Kross 6,5: fa il lavoro che più gli riesce, vincere contrasti e battagliare. Con la palla tra i piedi e’ precisissimo (dal 79′ Modric 5: il Real passa il turno, ma lui sbaglia il suo penalty).
Camavinga 7: sembra fresco anche dopo i supplementari. Resiste ai contrasti e si conquista tanti calci di punizione.
Bellingham 6: fa partire la cavalcata che porta al gol di Rodrygo. Non brillantissimo ma in partita fino alla fine.
Rodrygo 7,5: il suo tap-in fulmina Ederson e firma il vantaggio del Real. De Bruyne poi glielo pareggia, l’inerzia del match si disegna per merito suo (dall’84 Brahim Diaz 6: porta forza fresca in avanti e, soprattutto, fantasia).
Vinicius 7: costantemente spina nel fianco della difesa inglese, ci mette lo zampino sul vantaggio (dal 102′ Vazquez 6: bene l’ingresso, ancor meglio il rigore realizzato).
Carlo Ancelotti 7: il Real Madrid approccia il match in maniera intelligente. Cinismo sul vantaggio, freddezza dal dischetto. Re Carlo, ma non e’ una novità, sbarca tra le prime quattro d’Europa.
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