Roma: chi può partire?

La Roma inizia a stilare la lista riguardante le cessioni in vista della prossima stagione. Ingenti sono i danni economici che la società capitolina, e non solo, si trova costretta a fronteggiare a causa del Covid-19, e questo fa sì che la parola d’ordine in casa giallorossa sia una sola: risparmio.

L’intento del ds Petrachi risulta per l’appunto essere quello di aggiungere all’attuale rosa calciatori d’esperienza che, al contempo, risultino economicamente sostenibili per le casse societarie. Dal suddetto presupposto nasce l’idea di monetizzare il più possibile da eventuali cessioni o dalla decisione di non esercitare il diritto riscatto su alcuni calciatori attualmente in prestito.

La possibile lista

Il reparto dei portieri dovrebbe essere confermato in blocco con Pau Lopez titolare. L’unica modifica potrebbe essere rappresentata dal sorpasso nelle gerarchie da parte di Fuzato su Mirante che finirebbe a fare il terzo. Il reparto difensivo rappresenta ad oggi un rebus: Mancini dovrebbe essere riscattato dall’Atalanta, mentre Smalling

sembra sempre più orientato verso il ritorno al Manchester United, data l’esorbitante cifra richiesta dai Red Devils proprietari del cartellino.

Farraginosa appare la situazione Florenzi che, di ritorno dal prestito, potrebbe essere ceduto in via definitiva, considerato il tutt’altro che ottimo rapporto con Fonseca. Fazio probabilmente verrà confermato come prima alternativa alla coppia centrale titolare, mentre Juan Jesus è tra i sicuri partenti. Il centrocampo dovrebbe subire meno scossoni con le conferme di Pellegrini, Cristante e Diawara in aggiunta al riscatto di Veretout che verrà, probabilmente, esercitato.

Situazione opposta, invece, per Mkhitaryan, destinato a tornare all’Arsenal, e Pastore, relegato ai margini del progetto. In attacco le partenze certe ad oggi sembrerebbero essere due: Kalinic, che farà ritorno all’Atletico Madrid, e Perotti, per il fattore età. Sempre per il reparto offensivo si dovranno valutare anche i numerosi rientri dai prestiti come quelli di Schick e Defrel, oltre a chiarire in via definitiva la situazione Dzeko.