Paolo Maldini avrà sicuramente guardato la partita di ieri sera tra Atalanta e Psg, gara valida per i quarti di finale di Champions League. Nelle file dei francesi c’era quel Thiago Silva indimenticato ex rossonero che ha sfoggiato una prestazione d’altri tempi, annullando Zapata e comandando la difesa con classe e personalità. Ed è forse proprio per questo che nella testa dell’ex capitano rossonero è tornata a circolare la voglia e l’idea di provarci davvero a riprendere Thiago. Andiamo però con ordine.
A marzo, poco prima dello scoppio della pandemia legata al Covid, Leonardo annunciò la volontà di separarsi dopo 8 anni dallo storico capitano dei francesi. Una doccia fredda per Thiago Silva convinto ormai di terminare la carriera in Francia e invece costretto alla soglia dei 36 anni a riprogrammare gli ultimi anni di carriera. E proprio nel mese di marzo, prima che al Milan scoppiasse fragorosa la concreta ipotesi Rangnick, l’area tecnica del Milan capeggiata da Maldini e Massara aveva sondato la disponibilità del brasiliano al ritorno offrendo un contratto annuale a 3 milioni di euro più bonus con rinnovo automatico di un ulteriore anno in caso di qualificazione Champions. Tanta dunque la voglia di riunire al Milan nove anni dopo la coppia Ibra-Thiago, le cui cessioni hanno inevitabilmente coinciso con la perdita dello status di grande squadra per i rossoneri. La risposta del brasiliano, arrivata tramite l’agente Tonietto, era stata di apertura a parlarne nonostante andasse chiaramente rivista la base economica dell’operazione.
I dialoghi tuttavia si interruppero bruscamente quando a Casa Milan si cominciò a fare sempre più seria la pista che portava alla promozione del tedesco Ralf Rangnick come plenipotenziario rossonero con inevitabile addio di Maldini e Pioli. A quel punto la candidatura di Thiago SIlva era andata scemando volendo l’ex Lipsia puntare su un mercato più giovane e meno improntato all’esperienza. E quindi, col calciatore libero di poter firmare con chiunque non avendo raggiunto ancora accordi con nessuno, l’Everton dell’ex mentore Ancelotti aveva inoltrato al nazionale verdeoro una proposta per un lauto biennale a 6 milioni netti a stagione. Cifre che ingolosiscono certo, ma competitività e appeal di una squadra che naviga stabilmente a metà classifica in Premier non all’altezza dell’ambizione di Thiago Silva. Oggi la situazione è totalmente cambiata: ancora valida la proposta degli inglesi, ma sempre più salda la posizione di Maldini
a Casa Milan. L’idea di riprovarci con Thiago (che preferirebbe i rossoneri all’Everton) si sta facendo nuovamente strada. Si tratta sempre sulla base di un annuale a cifre però leggermente più alte di quelle contemplate nell’offerta di marzo. Il Milan ci prova. Magari con un certo Zlatan a fare da intermediario..
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