L’Italia Femminile si prepara per l’esordio agli Europei, domani contro la Francia. Il Corriere della Sera per l’occasione ha intervistato Cristiana Girelli.
L’attaccante della Juventus e della Nazionale Femminile Cristiana Girelli è stata intervistata dal noto quotidiano nazionale. Le domande hanno spaziato dai suoi esordi fino ad oggi. Qui di seguito riporteremo le più interessanti.
L’attaccante bresciana parla innanzitutto della gioia di fare goal: “Ho scoperto la bellezza di segnare già maggiorenne. Prima giocavo mezzala o seconda punta, quando Rita Guarino alla Juve ebbe l’intuizione di schierarmi centravanti. A quel punto mi sono detta: sai che c’è? A fare gol ci sto bene!”
Su come si diventa “La Girelli” partendo da un paesino come Gavardo: “Con la passione per il proprio lavoro. Sì, lavoro: consideravo tale il calcio anche prima dell’avvento del professionismo. Mi sento ancora la ragazzina piena di sogni che giocava con i maschi al campo di Nuvolara.” E sulle possibili difficoltà di inserimento risponde così: “No, accolta subito bene. A volte mi davano pure la fascia di Capitano.”
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Il goal più bello per lei: “Se proprio devo scelgo il penultimo, quello su punizione contro la Svizzera a casa loro: vincere era l’unica strada per sperare nella qualificazione al Mondiale 2023.”
Nell’intervista ci svela anche il suo essere superstiziosa: “Oh sì. Ascolto sempre la solita playlist di canzoni segretissime prima di scendere in campo e, se va bene, top e mutande poi rimangono gli stessi per tutta la stagione.”
Le aspettative di Cristiana Girelli
su come sarà questo Europeo: “Di alto livello. I quarti del Mondiale sono un’etichetta che ci teniamo appiccicata volentieri però ha ragione Milena Bertolini, la nostra c.t.: è passato. È tempo di andare avanti. Non siamo più le stesse del 2019 ma l’entusiasmo è immutato. C’è grande voglia di scrivere pagine di calcio nuove.”TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Italia Femminile, Bergamaschi: “Non molleremo fino alla fine”
La domanda su chi possa essere la favorita alla vittoria finale è di rito: “L’Inghilterra, che viene dalla feroce delusione degli uomini l’anno scorso a Wembley con l’Italia di Mancini. In seconda fascia c’è anche la Francia, che avrei preferito affrontare più avanti, non al debutto. Sarebbe stato un ingresso più morbido.”
L’attaccante parla anche di chi potrebbe diventare capocannoniere: “La Spagna storicamente segna tanto, peccato per Alexia Putellas che si è rotta il crociato. Mi aspetto Vivianne Mediema vogliosa di riscatto con l’Olanda dopo una stagione non brillante all’Arsenal e, magari, una di noi in cima alla classifica dei gol: vorrebbe dire che siamo andate avanti.”
Sul suo futuro, un domani quando appenderà gli scarpini al chiodo, potrebbe esserci quello di allenatrice: “Tengo tutte le porte aperte, non si sa mai. Penso calcio, parlo di calcio, mangio calcio tutti i giorni
, cercando di migliorarmi: senza, non ci so stare. Torno in stanza dopo l’allenamento e mi guardo un match. È la mia vita, non saprei immaginarla diversa.”TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Milan Femminile, tre rinnovi in arrivo
Aggiornato al 09/07/2022 10:46
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