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Serie A

Bologna-Napoli: probabili formazioni e dove vederla

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Mercoledì 15 alle 19.30 al Dall’Ara c‘è la partita Bologna-Napoli valevole per il turno n. 33 del campionato. Una sfida tecnicamente interessante tra due formazioni che stanno attraversando un buon momento di forma e di risultati, e in questo momento, senza la pressione di una classifica a cui rispondere.

Indice

Qui Bologna

Mihajlovic deve fare a meno di Bani, Poli, Schouten, Santander squalificati. Al centro della difesa, accanto a Danilo, rientrerà Denswil, con Tomiyasu e Dijks terzini e Skorupski fra i pali. In mediana dovrebbe esserci la coppia composta da Medel e Dominguez, praticamente gli ultimi centrali rimasti insieme a Svanberg. In attacco potrebbe tornare Palacio, con Barrow a scalare sulla trequarti insieme a Soriano e Orsolini.

Qui Napoli

Gattuso potrebbe proporre qualche turnazione rispetto all’ultima sfida interna contro il Milan. In attacco potrebbero tornare dal primo minuto Milik, ancora lontano da un possibile rinnovo, e Politano. Lozano sarà con ogni probabilità un’arma in corso d’opera. Lobotka potrebbe rilevare Demme con Fabian Ruiz e Zielinski ai suoi lati. In porta giocherà Ospina, mentre in difesa Manolas e Koulibaly saranno la coppia centrale con Di Lorenzo e Hysaj favoriti come terzini.

Probabili formazioni

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Dijks; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. Allenatore, Mihajlovic.

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski; Politano, Milik, Insigne. Allenatore, Gattuso.

Precedenti

Sfida dalla lunga tradizione quella tra i felsinei e i partenopei, sotto le Due Torri ci sono 60 precedenti in Serie A con 31 vittorie bolognesi, 16 napoletane e 13 pareggi. L’anno scorso i rossoblu s’imposero con un rocambolesco 3-2.

Dove vederla

Bologna-Napoli è un’esclusiva DAZN, per cui la partita è visibile in streaming con l’applicazione per abbonati. In tv è trasmessa sul canale DAZN 1, sul numero 209 della piattaforma satellitare.

Serie A

Cagliari, Ranieri: “Con il Sassuolo sarà una battaglia. Sbagliato non giocare in contemporanea”

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Il mister del Cagliari, Claudio Ranieri, ha parlato in conferenza stampa, in vista del match contro il Sassuolo in programma domenica alle 12:30.

Cagliari, le parole di Ranieri

Cagliari, Ranieri

Di seguito le parole dell’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro il Sassuolo, in programma domenica alle 12:30.

Ultimi 180 minuti. Il Cagliari ha la possibilità di anticipare i tempi. Come arriva il Cagliari?

“Siamo carichi. La partita contro il Milan l’abbiamo giocata, è stato più bravo l’avversario”.

Quanto è stato importante allenarsi con i tifosi ieri e trovarne tantissimi domenica?

“Ci hanno chiesto di lottare. Il mio messaggio è passato. Noi andiamo a fare sempre la migliore prestazione possibile. Loro devono essere orgogliosi di noi”.

Può essere un vantaggio il fatto che il Sassuolo deve vincere a tutti i costi?

“Mi aspetto una squadra di grande qualità, noi dovremo essere forti e determinati”.

Come stanno i ragazzi?

“Tutti bene tranne Makoumbou e Jankto che hanno terminato la stagione”.

Come sarà giocare al Mapei come se si fosse in casa visti i tifosi?

“Sarà molto bello. Ragione in più per fare una grande partita, gagliarda, piena di voglia di portare a casa il risultato pieno”.

Come sta Mancosu?

“Tutti hanno la possibilità per fare minutaggio. Non ha i 90 minuti, sarà la partita a dirmi se avrò bisogno di lui o meno”.

Come cambia il Sassuolo rispetto alla gara di andata?

“Potrebbe cambiare anche modulo di gioco, siamo pronti ad ogni evenienza”.

Che modulo utilizzerà il Cagliari?

“Io lo so, voi no (risata, ndr”).

Sarà un Cagliari aggressivo come visto nell’allenamento di ieri?

“No, ho utilizzato tanti elementi difensivi per tenere sotto pressione le difese”.

Quanta voglia c’è di festeggiare già domenica?

“Non so se festeggeremo domenica. Mi aspetto una grande prova dei miei, poi si vedrà”.

Sarà un Cagliari più fisico o più tecnico?

“Lo vedrete domenica. Non dico nulla perchè non voglio avvantaggiare l’avversario. Sarebbe sciocco da parte mia dirvi determinate cose”.

La non contemporaneità sta condizionando il finale di campionato.

“E’ sbagliato, non è corretto. Non è concepibile che si giochi sapendo già il risultato delle altre avversarie”.

Mina?
“Le ho detto che sembra la batteria dei telefonini. Meglio preservarlo, ma sta bene”.

Quanto è mancato Viola?

“Sta bene, e non averlo è stato un peccato. Averlo ritrovato mi da ancora più forza”.

Cosa non vorrebbe rivedere di domenica scorsa?

“Non dobbiamo essere timidi, ma propositivi”.

Come sta Pavoletti?

“Ha un problema al piede. Se dovessi avere bisogno ci sarà”

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Serie A

Milan, Pioli: “Theo non si è allenato. Ultimi giorni qua? Cerco di non pensarci”

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Milan, Pioli - Depositphotos

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino di Juric, in programma sabato alle 20:45.

Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia della penultima gara del campionato di Serie A contro il Torino di Ivan Juric. I rossoneri arrivano dalla larga vittoria casalinga contro il Cagliari per 5-1.

Appuntamento allo Stadio Grande Torino sabato 18 maggio alle 20:45.

Milan

Milan, le parole di Pioli

Come si motivano i giocatori ad obiettivi raggiunti?

“È stata una buona settimana finalmente, perché non vincevamo da tanto tempo… Siamo più sereni e credo che la serenità ci possa aiutare a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato”.

Che tipo di Milan vedremo?

“Oggi non si è allenato Theo che ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Se riuscirò, farò giocare tutti in queste ultime due partite”.

Come vive quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni a Milanello?

“Chi? Giroud e Kjaer? (ride, ndr). Cerco di non pensarci. Poi mi incontrerò col club a fine stagione, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di essere concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole”.

Come commenta la vicenda Allegri?

“È sempre difficile giudicare da lontano. Allegri ha vinto tantissimo, è un grande allenatore. Sappiamo che per il ruolo che abbiamo dobbiamo gestire certi tipi di aspettative e di pressioni. Poi sono sempre esagerate tutte le cose nel nostro ambiente, i complimenti come le critiche”.

Un voto a lei e alla squadra?

“No. Abbiamo fatto sicuramente un campionato migliore dell’anno scorso, ma una Europa peggiore dell’anno scorso”.

Si sente protetto dai suoi dirigenti?

“Col Club ho sempre avuto un gran rapporto e sarà così fino alla fine, poi ognuno fa quello che deve fare”.

Favorevole al VAR a chiamata?

“Io sono per giocare di più. Avere altre interruzioni non so se sia la strada migliore…”.

Possibile che con quasi 100 gol in stagione non si possa vincere qualcosa?

“C’è chi ne ha fatti più di noi, ma anche e soprattutto chi ne ha presi meno di noi”.

Pensi di aver esaurito dopo 5 anni la tua carica propulsiva al Milan? Massaro ha detto che ‘se si prende un allenatore con incognito, tanto vale tenere Pioli’…

“Se Massaro voleva fare un complimento… Non è corretto il ragionamento: ‘Tanto vale tenere Pioli’. Ma: ‘È giusto tenere Pioli perché…’. Non commento”.

Non farti ammonire domani… (Pioli è diffidato, ndr)

“Eh questa me la sono segnata. Abbiate pazienza, avete aspettato fino ad ora rompendo le scatole parlando del futuro. Aspettate un’altra settimana”.

Questa squadra ha un futuro?

“Non dovete farle a me queste domande. Giroud giocherà l’ultima partita, non domani dall’inizio: mi auguro possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e avuto con i giocatori è veramente profondo, che va anche al di là di ciò che abbiamo fatto o non fatto… Non posso che essere grato e felice. Io faccio questo lavoro qua per emozionarmi e io mi sono emozionato qua; questo va al di là di qualsiasi risultato, di qualsiasi critica, di qualsiasi gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori”.

Giroud lascerà il Milan…

“Lui, Kjaer, Ibrahimovic sono stati molto importanti con me e con i loro compagni. Poi nel frattempo tanti loro compagni sono cresciuti e avranno il compito di prendersi le responsabilità e di fare da traino”.

Cosa ne pensi di Giroud?

“Abbiamo vinto quello Scudetto perché tutti hanno fatto il massimo. Dovrei dire tante cose, fare tanti elogi su quell’anno… Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti si sono espressi al massimo, alcuni anche al di sopra delle loro potenzialità. Si era creata una magia tra di noi, con l’ambiente, con i tifosi, poi siamo stati premiati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Zlatan sono legato nel modo più assoluto”.

In cosa possono migliorare i suoi giocatori?

“I nuovi hanno qualità importanti e possono fare anche di più, anzi: sicuramente faranno di più. L’anno scorso, quando ci siamo applauditi insieme per il secondo posto in palestra, ho chiesto ai ragazzi la classifica nella loro squadra dell’anno scorso e nessuno, a parte Okafor, avevano raggiunto un livello così alto. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma non per mancata disponibilità, compattezza. Per questo voglio premiare tutti in queste ultime due partite. Non posso che essere grato a questo gruppo”.

Come mai il Torino balla sempre al decimo posto?

“Ci sono squadre di un livello molto alto, quindi per quelle squadre come il Torino è difficile star dentro. Dalla Champions quest’anno va fuori qualcuno di grosso eh. Per il Torino non è facile superare quelle squadre lì. Juric lo stimo tanto ed è difficile giocare contro di lui. Poi il Torino ha un blasone e una storia che per l’ambiente sia difficile accettare stagioni di medio livello”.

30 anni fa il Milan vinse la Coppa dei Campioni… Lei dov’era?

“Ero a Firenze, c’era l’amichevole Fiorentina-Milan con Capello che disse che aveva capito chi far giocare e chi no. Io giocavo nella Fiorentina. Mi ricordo benissimo la partita: un Milan stratosferico. Mi ricordo benissimo le frasi di Capello…”.

Può vincere il Milan la Champions League nei prossimi anni?

“È difficile. Io credo che il Milan ce la possa fare, anche se il livello è molto alto. Quest’anno, però, abbiamo avuto un esempio chiaro: il Dortmund è quinto a 25 punti dal Leverkusen ed è in finale, anche se il Real è favorito. Ora Ancelotti si toccherà (ride, ndr). Noi dobbiamo fare l’altro scalino”.

Ha pensato allo 0-7 di tre anni fa a Torino?

“Non è nella mia testa ancora riavvolgere tutto il nastro…”

Ha ripensato alla Roma?

“I rimpianti ci sono sempre. La squadra ha dato il massimo, però in quelle due partite con la Roma la squadra non è riuscita ad esprimersi come può”.

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Serie A

Udinese, Cannavaro: “Non dobbiamo pensare di essere già salvi. Con l’Empoli è come una semifinale”

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Udinese

L’allenatore dell’Udinese Fabio Cannavaro ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro l’Empoli, in programma domenica alle 15:00.

Udinese, le parole di Cannavaro

Udinese

Di seguito le parole dell’ex allenatore del Guangzhou e attuale tecnico dell’Udinese Fabio Cannavaro, in vista del match di campionato contro l’Empoli: in programma domenica alle 15:00 al Bluenergy Stadium:

I ragazzi domani sanno che in caso di mancato successo potrebbero essere problemi poi per Frosinone:

“Chi fa sport sa che deve vincere, non sono d’accordo nel pensare a quella dopo, dobbiamo pensare all’Empoli, concentrarci sull’Empoli e fare bene le nostre cose, se lo facciamo allora possiamo pensare all’obiettivo che sono i tre punti.

Se pensi a quello che c’è dopo, ai problemi, allora inizia ad arrivare la paura, che non ti fa avere una testa fresca che sarà un fattore fondamentale domenica perché arriva una squadra che per abitudine e cattiveria è alla pari nostro.

Nicola è allenatore abituato a queste partite, hanno mezzi per andare a giocare in trasferta e punire nel momento in cui le cose non dovessero essere fatte bene”.

Pereyra sarebbe fondamentale domenica per l’Udinese:

“Sicuramente è un giocatore fondamentale per noi, ma come tutti quanti, non posso concentrarmi solo su un giocatore. Sicuramente vanno gestiti, sulla carta vedo tanti ragazzi, poi però so che vanno gestiti, so cosa mi possono dare.

Mi è piaciuto a Lecce però l’atteggiamento di tutti, quello degli attaccanti, del portiere, dei difensori, di tutti, noi andremo ad affrontare una squadra, dovremo essere altrettanto squadra.

Ehizibue è uscito un po’ acciaccato a Lecce, come sta?

Ehizibue era stanco, deve imparare a gestire le sue qualità, è un quinto, è meglio andare solo tre volte sul fondo e fare tre cross che farne dieci senza cross”.

Il peso della sfida contro l’Empoli:

“Questa è come una semifinale, diciamo così, se fai bene vai alla finale, se non fai bene vai al terzo quarto posto. Loro lo sanno il peso dei punti in palio domenica, affronteremo però una squadra che sa gestire queste gare.

Se ti viene paura, ansia perchè sei ancora sullo 0-0 magari a fine primo tempo magari ti innervosisce e non va bene, le partite si vincono anche allo scadere, sono gare che si decidono sui dettagli.

Io sono molto esigente su questo, non sulla vittoria, ma sul fargli capire che se andiamo in campo con una buona organizzazione abbiamo più chance di vincere”.

Forse c’è un po’ di scaramanzia ancora per questa domanda, ma ha pensato già a un’eventuale permanenza?

“Forse sono più abitudinario che scaramantico, pur essendo di Napoli. Son sincero non mi sono posto la cosa perchè sono totalmente focalizzato sull’obiettivo, sono venuto qui chiamato la sera prima e ho subito pensare al lavoro, mi sono concentrato solo sul lavoro trovando tante persone che sanno cosa devono fare.

Non siamo riusciti purtroppo a recuperare degli infortunati che sarebbero importanti per la squadra, speriamo che per l’ultima rientrino perché abbiamo bisogno di tutti. Non dobbiamo pensare che con la vittoria di Lecce siamo salvi, dobbiamo preparare anche un eventuale spareggio.

Devo stare vicino all’infortunato che può servire per l’ultima e lo spareggio, vicino a chi gioca, a tutti, al futuro ancora non ho pensato”.

A livello di mentalità a che punto è la squadra?

“A Lecce a tratti siamo tornati a pensare a livello individuale, uno faceva una pressione uno no, uno spingeva e l’altro non aiutava, però vedo che su certi concetti sia in possesso di palla che non stiamo migliorando.

I gol sono situazioni dove stiamo lavorando, il gol che fa Lucca prima era un po’ più complicato ma perchè c’era paura. Delle cose positive le ho viste, ma da lavorare c’è tanto”.

Aver recuperato due attaccanti comunque vi permette di giocare più aggressivi:

“Penso debba essere la forza di questa squadra, per questo dobbiamo avere forza in possesso. L’ho detto dal primo giorno in cui sono arrivato, se aspettiamo che l’avversario si butti in porta la palla diventa difficile, devi essere più aggressivo”.

L’Empoli? Che corde ha toccato con Success?

“Dobbiamo essere bravi noi ad avere una logica, altrimenti sbatteremo su un muro e ci esporremo alle transizioni. Per quanto riguarda Isaac ho parlato con tutti, non solo con lui e tutti hanno dato grande partecipazione, non solo lui che ha avuto un’annata difficile.

Ha 28 anni e può dare ancora tanto a questa squadra. Se in allenamento vedo ragazzi che si impegnano anche quando non hanno la casacca diventano un valore aggiunto, da quando sono qui ho avuto grande disponibilità da tutti i ragazzi, questo è lo spirito che deve avere un gruppo, prima devo lavorare individualmente poi avere un gruppo, che è quello che ci fa vincere le partite”.

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