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Milan: Romagnoli è tentato dalla Juventus
Il rinnovo di Alessio Romagnoli non è di certo scontato, il Milan sta in queste settimane cercando di allestire la squadra della prossima stagione cercando di capire, insieme a tutti gli altri club, se terminerà o meno questo campionato e quando si giocherà. La dirigenza è molto attenta a vagliare giovani profili in grado di crescere una volta arrivati nel club, impresa sempre molto difficile, ma valuta anche attentamente i giocatori già in rosa per cercare di livellare verso il basso il monte ingaggi e non rinnovare i contratti più onerosi.
Il capitano rossonero è senz’altro un giocatore su cui il Milan del futuro vorrebbe ancora puntare, ma attenzione alle offerte che arriveranno in quanto la dirigenza non ha mai fatto tesoro che se arriveranno proposte sostanziose, e per sostanziose intendo dai 50 milioni di euro in su, la cessione sarebbe certa.
Romagnoli al Milan ha fatto bene, su questo penso che pochi possano obbiettare, ma rimane quel senso di incompiuto che non se ne va via, o meglio, il giocatore in questi anni non è riuscito a fare il passaggio sperato, quello che porta ad essere un top player. Al momento è un buon giocatore, un ottimo giocatore in certe gare, ma non un campione. Ed è per questo motivo che è un sacrificabile.
Le esigenze della Juventus
Alla finestra la Juventus che oltre a vantare ottimi rapporti con l’agente del difensore Mino Raiola, avrebbe anche reali necessità di potenziare la difesa ed avrebbe il grande vantaggio di conoscere molto bene Bonucci e Chiellini con cui da tempo condivide la maglia della nazionale. L’esigenza della Juventus di ringiovanire la difesa è reale, Chiellini va verso un’età che potrebbe non garantire un intero campionato e di fatto Romagnoli sarebbe il profilo ideale per sostituirlo.
Non si parla ancora di cifre in quanto una vera e propria trattativa non è iniziata, ma sappiamo che Romagnoli al Milan guadagna 3,5 milioni a stagione e, in ottica di rinnovo di contratto, Raiola di certo proverà a spingere verso un rialzo ad almeno 4, cosa che va ad incocciare contro il tetto massimo salariale rossonero imposto a 2,5 milioni. Ovvio che per il capitano Romagnoli si potrebbe fare un’eccezione, ma se la Juventus tirerà fuori gli argomenti giusti, ed intendo cash, il Milan lo libererà.
Un nome caldo per la difesa
Dovesse uscire Romagnoli, esclusivamente in questo caso, il Milan si fionderebbe senza indugi su Dayot Upamecano, centrale difensivo in forza al Lipsia ed uno dei talenti più interessanti del calcio europeo. Il gancio, scontato dirlo, sarebbe lo stesso Rangnick che conosce alla perfezione il giocatore e ne avrebbe avallato l’acquisto. Il classe 1998 è un difensore molto fisico, roccioso, spigoloso e che fa sentire la propria presenza agli avversari. Difficilmente rinnoverà con il Lipsia, ma attenzione anche all’Arsenal che lo sta seguendo con molta attenzione.
Il cartellino del giocatore è valutato intorno ai 35-40 milioni di euro, ma il Milan potrebbe offrire come contropartita tecnica Hakan Calhanoglu, giocatore molto gradito al Lipsia. Con la cessione di Romagnoli, che ricordiamo essere stato pagato dal Milan 25 milioni, i rossoneri potrebbero realizzare una sostanziosa plusvalenza da mettere a bilancio, una vera e propria manna dal cielo sicuamente molto gradita agli occhi della Uefa e del suo fair play finanziario ed al contempo si riporterebbe il monte ingaggi ad una soglia più sostenibile in quanto Upamecano non andebbe oltre i 2,5 milioni di stipendio, in linea con il salary cap imposto dalla proprietà Singer.
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Rassegna stampa: i quotidiani del 18 maggio
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’esonero di Allegri e l’anticipo di Serie A pari tra Fiorentina e Napoli in primo piano.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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