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Milan: dal 2004 la stagione peggiore
La rivoluzione societaria sta un po’ mettendo in secondo piano le questioni legate al campo, al calcio giocato, ma il Milan non può e non deve accettare gli impietosi numeri di questo 2019/2020 che vede i rossoneri disputare la peggiore stagione dal 2004. Poco da stare allegri, l’inizio di campionato è stato pessimo con la gestione Gianpaolo che non ha fatto altro che ingabbiare i giocatori all’interno di schemi che non sentivano loro con i risultati che tutti abbiamo visto, ossia una squadra scollata, senza attributi né convinzione nei propri mezzi.
L’arrivo di Pioli, ma soprattutto quello di Ibrahimovic ha saputo risvegliare l’orgoglio ferito dei giocatori rossoneri e qualche vittoria in più, unita a maggiore cattiveria agonistica, si è vista, ma troppo poco per urlare al miracolo. Qualche rondine di certo non fa primavera e ci ha pensato il Genoa domenica scorsa a spegnere nuovamente la luce eliminando di fatto il Milan dalla corsa Champions. Dodici punti dall’Atalanta che ricordiamo avere una partita in meno sono veramente troppi per potere ancora tenere accesa la fiammella della speranza.
Un’imbarazzante media punti
Sono 36 i punti conquistati dai rossoneri dopo 26 gare, la media punti è di 1,4 a partita, veramente troppo poco per una squadra dal blasone del Milan. Un po’ meglio la posizione in classifica, i rossoneri al momento sono settimi, stessa posizione ottenuta nel 2015/2016. Le peggiori stagioni che ricordiamo nel recente passato sono quella del 2013/2014 con un ottavo posto e quella successiva con una decima posizione.
Impietosa anche la situazione delle reti segnate, per la prima volta da 15 anni il Milan ha una differenza reti negativa, il bilancio è -6, 28 gol fatti e 34 subìti. Da qualsiasi parte là si voglia guardare, il Milan sta facendo acqua da tutte le parti, i tifosi preoccupati chiedono a gran voce una pronta uscita da questo tunnel che anno dopo anno si rivela più lungo.
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Cerignola-Giugliano: si decide per i PlayOff
L’Audace Cerignola accoglie il Giugliano per l’epilogo della regular season del girone C di Serie C, con il calcio d’inizio previsto alle 18:30 di oggi, sabato 27 aprile.
Il Cerignola padrona stessa del suo futuro
Nella serrata lotta per garantirsi un posto nei playoff, l’Audace Cerignola si prepara ad affrontare il Giugliano nell’ultimo scontro della regular season del girone C di Serie C. In palio c’è molto più di una semplice vittoria; i gialloblù potrebbero migliorare la loro posizione in classifica e addirittura conquistare il settimo posto, a patto che Crotone e Latina non ottengano la vittoria nelle loro partite.
Il match si disputerà tra le mura amiche del “Monterisi“, un terreno di gioco che l’Audace Cerignola considera un vero e proprio fortino. Dopo la straordinaria vittoria nel derby contro il Foggia nella scorsa giornata, l’entusiasmo è alle stelle e la squadra è determinata a continuare su questa strada vincente. La vittoria ha portato i gialloblù in zona playoff, e ora si trovano ad un passo dalla qualificazione, con la possibilità di migliorare ulteriormente la loro posizione in classifica.
Il tecnico Giuseppe Raffaele dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, tra cui gli squalificati Krapikas e Tascone e l’infortunato Martinelli. Tuttavia, i sostituti Barosi e Bianchini hanno dimostrato di essere all’altezza delle aspettative nelle loro ultime apparizioni in campo. La coppia offensiva Vuthaj-D’Andrea si conferma sempre più convincente, pronta a guidare la squadra verso la vittoria.
Dall’altra parte del campo, il Giugliano si presenta come un avversario agguerrito, determinato a difendere il proprio posto nei playoff. Nonostante alcuni risultati altalenanti nelle ultime partite, la squadra si è già garantita un posto nella griglia playoff e cercherà di conservare quanto fin qui ottenuto. Il modulo adottato, un 4-3-3, evidenzia l’attitudine offensiva del Giugliano, con giocatori come Salvemini e Ciuferri pronti a mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Il precedente confronto tra le due squadre, avvenuto nella passata stagione, si concluse con la vittoria dell’Audace Cerignola per 1-0, grazie alla rete nel recupero di Malcore, segnando così un momento storico per il club.
Il fischio d’inizio è previsto per le ore 18:30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Mucera della sezione di Palermo. Sia per l’Audace Cerignola che per il Giugliano, sarà una partita cruciale che potrebbe determinare il loro futuro nella competizione.
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Milan, tuona Ravezzani: ”Questo è il vero rischio di prendere Lopetegui”
Milan, raccogliamo le parole del direttore di Telelombardia il quale ha voluto precisare il suo punto di vista.
Il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani, tramite il suo canale su X, ha detto la sua in merito alle voci che vedrebbero Julen Lopetegui sulla panchina del Milan. Le sue parole:
”La pista più calda sembra essere quella che porta a Lopetegui, ma i tifosi vogliono un solo nome, vale a dire Antonio Conte. Se ti chiami Conte e perdi 3 partite, l’ambiente interno ed esterno resta sereno e ti aspetta. Se ti chiami Lopetegui viene giù il mondo. Questo è il vero rischio”.
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Milan, il partito del Nopetegui alza la voce: ma è davvero tutto fatto?
Milan, il titolo di questa mattina della Gazzetta dello Sport ha scatenato un tam tam mediatico che non ricordavamo da tempo. Vediamo qui di seguito alcune nostre considerazioni.
La notizia in base alla quale Julen Lopetegui sarebbe ad un passo dalla firma del contratto ha destabilizzato l’intero ambiente Milan. Una vera e propria insurrezione da parte del partito Nopetegui, così abbiamo chiamato coloro i quali preferirebbero vedere un altro profilo sulla panchina. Una forma di protesta presente ovunque sui social e la minaccia, neppure troppo velata, di mettere in discussione i prossimi abbonamenti.
A questo aggiungiamo il forte comunicato della Curva Sud di Milano la quale, senza eccessivi giri di parole, scrive che la pazienza è finita. Un forte segnale che l’idillio tra squadra e tifoseria è giunto ai minimi termini. E di certo non migliorerà con l’acquisto di un allenatore mediocre o aziendalista.
Di questo dovranno sicuramente tenere conto sia la dirigenza che la proprietà. Stando tuttavia alle informazioni in nostro possesso, e sulle basi di quanto raccolto in queste ultimissime ore, l’arrivo di Lopetegui è tutt’altro che certo. Rimane una solida voce, un giocatore sondato e contattato da Furlani e Moncada, senza il benestare di Ibrahimovic come da molti erroneamente scritto.
La pista Antonio Conte non sembra ancora del tutto chiusa e pensiamo che la decisione non arriverà oggi. L’ultima parola spetta a Gerry Cardinale e l’ok del patron di Redbird non è ancora arrivato.
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