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Lazio: Milinkovic e luis Alberto, corpi estranei
Cerca di ripartire la lazio di Simone Inzaghi, dopo le due batoste subite nelle prime due giornate di campionato e la classifica deficitaria che vede la squadra biancoceleste ancora a zero punti, a parziale giustificazione si puo dire solamente che sono state affrontate le prime due della classe.
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Poca cattiveria rispetto all’anno passato
la problematica piu grande e sotto gli occhi di tutti è quella di aver visto una lazio un po spenta e soprattutto contro la juventus, senza neanche molte occasioni da rete, sembrava una partita che anche se fosse durata due giorni, la Lazio non avrebbe segnato, rispetto all’anno scorso sembra esserci meno cattiveria nel finalizzare l’azione, una squadra molto distante da quella ammirata da tutta italia l’anno scorso, che vinceva e soprattutto convinceva gli addetti ai lavori.
La preparazione e lo stato d’animo
Sicuramente la preparazione influisce su questo momento negativo, ma oltre alle gambe sembra non girare neanche la testa e quella è piu difficile da sistemare durante le sedute di allenamento. Una grossa mano ad Inzaghi potrà darla Angelo Peruzzi,stimatissimo da tutti,soprattutto dai giocatori,che già negli anni passati è stato molto utile per entrare nella testa dei giocatori e recuperare situazioni che sembravano perse, vedi keita che è passato da essere un corpo estraneo, praticamente un fuori rosa,a diventare un valore aggiunto per il proseguo del campionato, autore di 16 gol e del miglior rendimento da quando è in italia.
Luis e Sergej da aiutare
I due giocatori da risistemare a livello fisico e di testa sono luis alberto e milinkovic savic,due top player dello scorso anno e gli unici in grado di poter cambiare i ritmi e le prospettive di questa squadra, gli unici che sanno innescare Ciro Immobile in maniera impeccabile e renderlo un cecchino infallibile e non il giocatore che svaria ma non incide come a Torino o che deve inventare un super gol come contro il Napoli; il tecnico biancoceleste vuole continuare a lavorare e insistere sul 3-5-2, non sembra il modulo per ora il male di questa lazio, anche passando ad un altro modulo di gioco, senza cattiveria e voglia di combattere in campo,non si va lontano e anche una squadra come il Frosinone(l’avversario di domenica prossima)puó essere fastidioso e pericoloso.
La cabala
tornando indietro negli anni ci si puó appigliare alla cabalà e ricordare che nell’anno dopo calciopoli la Lazio inizió allo stesso modo con due sconfitte in due giornate,contro Milan e Palermo, e quell’anno a fine stagione la squadra allenata all’epoca da Delio Rossi,conquistó la Champions League, arrivando al terzo posto,ma questa è un altra storia, per raggiungere il tanto sognato quarto posto si dovrà fare molto di più, già da domenica prossima e ritrovare i propri big.
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Inter, Inzaghi verso un super rinnovo | I dettagli
Dopo la festa scudetto l’Inter inizia a preparare la prossima stagione a partire dai rinnovi. Primo tra tutti quello dell’allenatore Simone Inzaghi. Le cifre
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Inzaghi – Inter, la storia continua
Non si può prescindere da Simone Inzaghi. Lo sanno i giocatori nerazzurri, lo sanno i tifosi e ovviamente lo sa anche Marotta. Su indicazione di Zhang, come lo stesso direttore ha ammesso, si lavorerà presto per trovare un accordo. Il prolungamento del contratto è vicino e sarà senza precedenti. Più lungo, ovvero fino al 2027, e con un adeguamento dell’ingaggio che arriverà oltre i 6 milioni di euro a stagione.
I meriti di Inzaghi
Un super rinnovo, quindi. Perché la società ha apprezzato il lavoro del suo mister, ritenendolo il principale artefice di questa stagione più che positiva, nonostante il passo falso in Champions League contro l’Atletico Madrid.
Il valore della rosa dell’Inter
Oltre ai risultati conquistati sul campo, uno dei grandi meriti di Inzaghi è stato sicuramente quello di essere riuscito a valorizzare quasi tutti i suoi giocatori. Come scrive Tuttosport, infatti, oggi la rosa nerazzurra vanta un valore di ben 180 milioni superiore rispetto a quello che aveva a inizio stagione. Un campionato da assoluta protagonista ha fatto bene all’Inter. I numeri lo dimostrano.
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“Caro Milan…perché?”, lettera di un tifoso deluso | L’editoriale di Mauro Vigna
Caro Milan, perché? Mi faccio probabilmente portavoce di un numero importante di rossoneri scrivendo questa lettera, che non vuole essere altro che uno sfogo nei confronti delle mosse della dirigenza.
Caro Milan, perché? Me lo chiedo in questi ultimissimi giorni quando sembrava che Zlatan Ibrahimovic avesse convinto tutti su Antonio Conte. Vero, io non ce lo vedo lo svedese in queste cose, la diplomazia forse non è di casa, tuttavia un uomo di campo con la sua esperienza poteva fare leva con effetti migliori.
Soprattutto perché era stato definito da Gerry Cardinale come la sua estensione in Italia. Un nome Ibra aveva proposto a gennaio, stringendo pure un accordo di massima: Antonio Conte. E invece nulla, la dirigenza ha parlato con almeno 5 o 6 altri allenatori diversi. Spaccatura totale.
Eppure Conte è ancora lì che aspetta una chiamata. È stato spesso visto a Milano con Ibrahimovic, si è pure incontrato con lo svedese a Montecarlo negli uffici di Rafaela Pimenta. Ammicca ad ogni post su Instagram, fa foto coi tifosi rossoneri, ha rifiutato tre volte il Napoli, ha rifiutato (ad oggi) il Bayern Monaco.
Eppure nulla…la Juventus prenderà Thiago Motta, l’Inter ha Inzaghi, se il Milan non si decide, Conte alla fine (ma proprio alla fine fine) accetterà Napoli e quindi? Lopetegui? Farioli? Tedesco? Rose? Van Bommel? No…io non ci sto a questa sconfitta ancora prima di giocare. Ed un esame di coscienza se lo dovrebbe fare la dirigenza.
C’erano tutte le basi per prendere Conte. Una squadra già robusta, un mercato importante. Prova a dare 200 milioni in mano a Conte e carta bianca sul mercato, al primo colpo vince lo scudetto. Ed è una brutta cosa? Questo vogliono i tifosi. Non rimanere tra le prime quattro, raggiungere la zona Champions e far passare la stagione come trionfale con zero titoli in bacheca. Perché così sta succedendo, e noi tifosi tristemente ci stiamo abituando alla mediocrità, senza nemmeno più lamentarci troppo.
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Milan, la dirigenza chiude il cerchio: Lopetegui o Tedesco in pole
Milan, continuano ad arrivarci indiscrezioni in merito al prossimo allenatore dei rossoneri. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
I tempi sono maturi e il Milan sta cercando di chiudere il cerchio. Nonostante Antonio Conte stia ancora aspettando una chiamata, sembra avere vinto la linea della dirigenza la quale da tempo ha bocciato il tecnico leccese per andare su un profilo meno invadente e più aziendalista.
I nomi a oggi sono due: Julen Lopetegui e Domenico Tedesco. Entrambi molto bravi e portati a lavorare coi giovani. Due profili fortemente seguiti e contattati da Geoffrey Moncada, che piacciono a Giorgio Furlani il quale ha direttamente conferito con Gerry Cardinale.
Fuori da tutto questo troviamo Zlatan Ibrahimovic il quale sembrerebbe non gradire le due proposte della dirigenza, continuando a proporre Conte a gran voce con Van Bommel possibile nome di riserva. Ma sia lo svedese che Conte, stanno perdendo speranze…e pazienza.
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