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L’Inter: contro il Torino difesa nuova per vincere
I nerazzurri tornano a San Siro, e vogliono chiudere con una vittoria la prima casalinga di questo campionato. Il popolo nerazzurro non deludera’: nonostante la sconfitta di domenica, a Milano ci saranno infatti più di 60.000 mila spettatori, pronti a tifare ed incitare la propria squadra. C’é quindi tanto entusiasmo, complice una promettente campagna acquisti e gli ottimi risultati dell’anno scorso.
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In preparazione per il Torino
Mazzarri, sul fronte granata, ritorna in quella che una volta era la sua casa. I granata vengono da una buona prestazione contro la Roma e non vogliono certamente far di meno con la squadra di Mauro Icardi. Il capitano interista sarà sostenuto e servito dal rientro di Ivan Perišić: il croato ritorna e si riprende il posto sulla fascia sinistra, che a Reggio Emilia era stata occupata dal neo acquisto Asamoah.
Con il rientro del Croato i tifosi si aspettano un netto miglioramento del terminale offensivo che sarà completato dalle conferme di Politano e Lautaro Martinez, entrambi in cerca di riscatto dopo la opaca prestazione di domenica sera scorsa. A centrocampo Brozovic é sicuro del posto; duello invece tra Vecino e Gagliardini per spalleggiare il croato vicecampione del mondo, con l’uruguaiano in leggero vantaggio.
La nuova difesa é pronta
In difesa un altro importantissimo ritorno: Spalletti infatti ritrova una colonna del suo quartetto difensivo, Skriniar, lo slovacco farà coppia con De Vrij. A completare la difesa ci sarà l’arretramento, rispetto alla gara contro il Sassuolo, di Asamoah, che torna quindi nel suo ruolo originario e che ricopriva nella sua ex squadra, la Juventus. A destra potrebbe esserci l’esordio di un altro vicecampione del mondo: Vrsaljko, ulteriore importante innesto della ottima campagna acquisti nerazzurra.
L’anno scorso tra Inter e Torino finí 1-1 con i gol di Eder e Falqué, riusciranno i nerazzurri a riscattare il brutto esordio contro il Sassuolo?
Mercato ancora in fermento
A proposito del mercato, quello in uscita non é ancora del tutto chiuso: si lavora infatti per sistemare Joao Mario, ormai fuori dai piani della società, che dovrebbe essere vicino ad accordarsi con i turchi del Besiktas.
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Inter, Inzaghi verso un super rinnovo | I dettagli
Dopo la festa scudetto l’Inter inizia a preparare la prossima stagione a partire dai rinnovi. Primo tra tutti quello dell’allenatore Simone Inzaghi. Le cifre
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Inzaghi – Inter, la storia continua
Non si può prescindere da Simone Inzaghi. Lo sanno i giocatori nerazzurri, lo sanno i tifosi e ovviamente lo sa anche Marotta. Su indicazione di Zhang, come lo stesso direttore ha ammesso, si lavorerà presto per trovare un accordo. Il prolungamento del contratto è vicino e sarà senza precedenti. Più lungo, ovvero fino al 2027, e con un adeguamento dell’ingaggio che arriverà oltre i 6 milioni di euro a stagione.
I meriti di Inzaghi
Un super rinnovo, quindi. Perché la società ha apprezzato il lavoro del suo mister, ritenendolo il principale artefice di questa stagione più che positiva, nonostante il passo falso in Champions League contro l’Atletico Madrid.
Il valore della rosa dell’Inter
Oltre ai risultati conquistati sul campo, uno dei grandi meriti di Inzaghi è stato sicuramente quello di essere riuscito a valorizzare quasi tutti i suoi giocatori. Come scrive Tuttosport, infatti, oggi la rosa nerazzurra vanta un valore di ben 180 milioni superiore rispetto a quello che aveva a inizio stagione. Un campionato da assoluta protagonista ha fatto bene all’Inter. I numeri lo dimostrano.
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“Caro Milan…perché?”, lettera di un tifoso deluso | L’editoriale di Mauro Vigna
Caro Milan, perché? Mi faccio probabilmente portavoce di un numero importante di rossoneri scrivendo questa lettera, che non vuole essere altro che uno sfogo nei confronti delle mosse della dirigenza.
Caro Milan, perché? Me lo chiedo in questi ultimissimi giorni quando sembrava che Zlatan Ibrahimovic avesse convinto tutti su Antonio Conte. Vero, io non ce lo vedo lo svedese in queste cose, la diplomazia forse non è di casa, tuttavia un uomo di campo con la sua esperienza poteva fare leva con effetti migliori.
Soprattutto perché era stato definito da Gerry Cardinale come la sua estensione in Italia. Un nome Ibra aveva proposto a gennaio, stringendo pure un accordo di massima: Antonio Conte. E invece nulla, la dirigenza ha parlato con almeno 5 o 6 altri allenatori diversi. Spaccatura totale.
Eppure Conte è ancora lì che aspetta una chiamata. È stato spesso visto a Milano con Ibrahimovic, si è pure incontrato con lo svedese a Montecarlo negli uffici di Rafaela Pimenta. Ammicca ad ogni post su Instagram, fa foto coi tifosi rossoneri, ha rifiutato tre volte il Napoli, ha rifiutato (ad oggi) il Bayern Monaco.
Eppure nulla…la Juventus prenderà Thiago Motta, l’Inter ha Inzaghi, se il Milan non si decide, Conte alla fine (ma proprio alla fine fine) accetterà Napoli e quindi? Lopetegui? Farioli? Tedesco? Rose? Van Bommel? No…io non ci sto a questa sconfitta ancora prima di giocare. Ed un esame di coscienza se lo dovrebbe fare la dirigenza.
C’erano tutte le basi per prendere Conte. Una squadra già robusta, un mercato importante. Prova a dare 200 milioni in mano a Conte e carta bianca sul mercato, al primo colpo vince lo scudetto. Ed è una brutta cosa? Questo vogliono i tifosi. Non rimanere tra le prime quattro, raggiungere la zona Champions e far passare la stagione come trionfale con zero titoli in bacheca. Perché così sta succedendo, e noi tifosi tristemente ci stiamo abituando alla mediocrità, senza nemmeno più lamentarci troppo.
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Milan, la dirigenza chiude il cerchio: Lopetegui o Tedesco in pole
Milan, continuano ad arrivarci indiscrezioni in merito al prossimo allenatore dei rossoneri. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
I tempi sono maturi e il Milan sta cercando di chiudere il cerchio. Nonostante Antonio Conte stia ancora aspettando una chiamata, sembra avere vinto la linea della dirigenza la quale da tempo ha bocciato il tecnico leccese per andare su un profilo meno invadente e più aziendalista.
I nomi a oggi sono due: Julen Lopetegui e Domenico Tedesco. Entrambi molto bravi e portati a lavorare coi giovani. Due profili fortemente seguiti e contattati da Geoffrey Moncada, che piacciono a Giorgio Furlani il quale ha direttamente conferito con Gerry Cardinale.
Fuori da tutto questo troviamo Zlatan Ibrahimovic il quale sembrerebbe non gradire le due proposte della dirigenza, continuando a proporre Conte a gran voce con Van Bommel possibile nome di riserva. Ma sia lo svedese che Conte, stanno perdendo speranze…e pazienza.
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